La parola alle matricole: “c’è un forte squilibrio fra primo e secondo semestre”

Lezioni giunte al termine e sessione di esami in corso: le matricole tracciano un bilancio di questo primo anno di studi che ha visto tornare all’annualità Diritto Costituzionale e Istituzioni di Diritto Privato. Un ‘revival’ che ha permesso di seguire i corsi da fine settembre a maggio (con una pausa da gennaio a marzo) così da spalmare lo studio nell’arco di 8 mesi. I pro e i contro individuati da Diego Della Corte. Il vantaggio: “la possibilità di diluire lo studio di Privato in più mesi, mi sono sempre chiesto come facessero prima con il semestre”. Lo svantaggio: “nella sessione estiva abbiamo due esami semestrali e due annuali, di conseguenza è difficile gestire i tempi. Qualcosa sarà lasciato indietro”. Tra gennaio e febbraio “ho dato i due esami del primo semestre: Economia e Storia, li ho trovati semplici e infatti a gennaio avevo già terminato la sessione. Così ho preso tre settimane di pausa, vedevo il  secondo semestre lontano. Con il trascorrere dei giorni ho realizzato che avevo 4 esami da preparare e da febbraio ho ripreso i programmi. La pausa che intercorre fra l’inizio e la fine dei corsi annuali è deleteria. Confrontandomi con altri amici, ho scoperto che avevano avuto lo stesso problema e hanno dovuto poi recuperare”. A giugno  sosterrà Diritto Privato: “Dopo l’infarinatura iniziale, ho assistito agli esami di gennaio e mi sono accorto che lo studio era un’altra cosa. Darò prima Privato. La prof.ssa Barbara Salvatore, durante il corso, ci ha fatto analizzare delle sentenze, la parte concreta della disciplina mi ha appassionato”. A luglio: “Costituzionale, ma non so. Mi riservo dicembre come data paracadute se non dovessi farcela”. Anche per Gaia Florio: “Ci sono troppe discipline da studiare fra maggio e luglio, mentre nel primo semestre la situazione è più soft. A maggio darò Storia del diritto medioevale e moderno, a luglio Privato e a settembre Costituzionale. Il programma deve essere rispettato altrimenti rischio di restare indietro”. L’impatto con Giurisprudenza: “Non è stato come me l’aspettavo. Le discipline che si incontrano nei primi mesi non entrano nel vivo del diritto, la parte storica è bella per conoscere le origini, ma amo le materie concrete che purtroppo sono tutte concentrate nei mesi successivi”. Perché Privato come prima annualità e non Costituzionale? “Ho scelto Privato perché mi piace di più, l’ho studiato dal primo giorno e amo il confronto con il Codice”. Ha seguito in presenza fino a quando è stato possibile Valentina De Luca Cicale, che racconta: “L’approccio con i docenti è stato positivo e utile, ho trovato professori disponibili e preparati. Mi ha colpito molto il lavoro di gruppo sul diritto privato della prof.ssa Salvatore, è stato impegnativo da matricola prendere una sentenza di diritto fra le mani, ma l’esperienza ha dato i suoi frutti. A causa del COVID e dell’isolamento si può perdere la voglia di studiare. L’incontro, seppur virtuale, mi ha tenuta impegnata”. Secondo la studentessa: “C’è un forte squilibrio fra primo e secondo semestre con 2 esami contro 4. Avrei preferito darne tre prima e tre dopo perché nei primi mesi si rischia di studiare molto meno. Da gennaio sono stata ferma due mesi mentre ora mi ritrovo a fare le corse in estate per preparare Costituzionale per settembre e Storia medioevale ad ottobre”. Costituzionale: “l’ho trovato più semplice a livello di contenuti e ho preferito studiarlo in estate, per godermi dopo tanti mesi anche un po’ di libertà. A maggio darò Filosofia e a luglio Privato che è uno scoglio importante e richiede più tempo maggiore per prepararlo”.  Noemi De Frede non ha trovato vantaggioso “studiare Costituzionale e Privato in contemporanea. Una matricola, che arriva dalle superiori e non ha acquisito un sistema di studio, non può affrontare insieme le due discipline”. Questo sistema “ha dato spazio fra gennaio e febbraio solo agli esami del primo semestre, specialmente ad Economia che ho trovato più complicato. Solo durante la pausa ho iniziato ad utilizzare il tempo per riprendere le due annualità dando precedenza all’esame di Privato. Costituzionale è più semplice e ho preferito lasciarlo per settembre ma il tempo che si perde è davvero troppo”. Forse il vantaggio “l’ho trovato solo per Privato che è un esame complicato. Costituzionale si potrebbe lasciare al primo semestre, non credo crei problemi. Provengo da un Liceo Linguistico e non ho basi di diritto, occorre pensare anche a studenti come me. Giurisprudenza mi ha accolto benissimo però inserirei un numero maggiore di appelli d’esame per avere più chance”. L’esperienza di Sara Di Cicco è stata positiva: “Alla fine della sessione invernale con due esami all’attivo ho iniziato a preparare Privato. Sono 5 mesi che studio in maniera ininterrotta e credo che con meno tempo sarebbe stato complicato. Condivido quindi la scelta delle annualità, naturalmente le discipline non possono essere studiate insieme e sosterrò Privato a giugno e Costituzionale a settembre”. La studentessa mira a voti alti, quindi non esclude “di sostenere Costituzionale a dicembre”, qualora si rendesse conto di aver bisogno di più tempo. “Mi piace dedicarmi agli esami ed essere preparata. In questi mesi ho seguito le lezioni e nel corso delle settimane è stato sempre più semplice studiare e approfondire dettagliatamente gli Istituti. Fino a quando ho potuto, sono andata in presenza e ho trovato professori gentili e disponibili. Poi sono rimasta a casa e mi sono dedicata completamente allo studio”. Valeria D’Elia viene da Cagliari e ha scelto la Federico II come meta dei suoi studi: “A settembre vivevo a Napoli e seguivo i corsi in presenza, il percorso si è mostrato complesso ed interessante. Quando c’è stato il picco dei contagi sono ritornata in Sardegna dove ho sostenuto entrambi gli esami del primo semestre”. Durante la pausa, “ho iniziato a studiare Privato perché ho capito che occorreva un po’ di tempo in più. Lo stacco è stato utile perché mi ha permesso di recuperare quello che avevo tralasciato nei mesi precedenti. Così come l’annualità, la trovo importante perché permette di approfondire gli argomenti”. Di contro: “L’impossibilità di sostenere le due annualità nella sessione estiva. Da matricola è difficile e ci si può concentrare solo su una materia. Darò prima Privato e credo che Costituzionale possa ritornare ad essere un esame semestrale, per recuperare del tempo. D’altronde, se fino allo scorso anno le matricole sostenevano la disciplina tra gennaio e febbraio, avremmo potuto farcela anche noi”.
Susy Lubrano
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