La ricerca e l’estero

Assodata l’importanza di avere una certa predisposizione per le discipline scientifiche e la necessità di porre attenzione al test, di sbarramento per i Corsi a numero programmato o di autovalutazione, la preoccupazione principale delle future aspiranti matricole riguarda, naturalmente, il mondo del lavoro. L’interesse si concentra soprattutto su quelle professioni considerate più innovative. Chimica/polizia scientifica è il binomio più nominato. Può funzionare? “Uno dei miei studenti è nei RIS. Quindi direi che questo percorso può andar bene” (Pedatella, Federico II). Un’idea che attira è anche quella della ricerca, meglio se all’estero. “Gli interessi scientifici e culturali di un Ateneo si proiettano sempre anche all’estero” (Di Onofrio, Parthenope). “Un pezzetto del vostro percorso fuori dall’Italia potete seguirlo grazie al programma Erasmus. Ciascuno di noi oltre a professore è ricercatore e ha svariati contatti. Anche per la tesi, potreste scegliere un docente che ha un contatto che a voi interessa coltivare. Sono favorevole alla vostra partenza, ma spero che vogliate poi ritornare nel Paese in cui vi siete formati” (Rosanna Del Gaudio, Federico II). Un certo appeal verso altre regioni sembra già esserci in partenza. Una studentessa, ad esempio, si dichiara indecisa tra Napoli e Milano. “Dovete scegliere liberamente, soprattutto senza interferenze da parte di altre persone. Noi non dobbiamo porci nell’ottica della competizione. Se resterete a Napoli avrete l’opportunità di studiare in un ambiente per voi familiare e di entrare in una realtà che è molto collegata con il mondo del lavoro sia nazionale che internazionale” (Pedatella, Federico II). “Pensare al lavoro è importante, ma pensate anche che la professione del futuro, ad oggi, forse ancora non c’è. Queste discipline vi aprono la mente a 360 gradi portandovi a cose che magari ora non immaginate. Per cominciare cercate di capire cosa vi piace, studiate, e il lavoro dei vostri sogni lo avrete creato da voi, anche interagendo con le varie professionalità che incontrerete. Il futuro della scienza è integrazione e apertura” (Del Gaudio, Federico II). “L’apertura mentale è l’arma vincente di ognuno di noi” (Di Onofrio, Parthenope).

Scarica gratis il nuovo numero di Ateneapoli su www.ateneapoli.it

- Advertisement -




Articoli Correlati