Tante le declinazioni per chi voglia studiare le scienze

Interesse per l’origine della vita e per le sue evoluzioni, applicazione di queste conoscenze in ambiti estremamente variegati, predisposizione verso lo studio della materia e delle sue trasformazioni. Tra Biologia, Chimica, Biotecnologie e tutte le loro varie declinazioni ce n’è per tutti i gusti, come ben si evince dall’offerta erogata, in questi settori, da Federico II, Vanvitelli e Parthenope. Punti in comune, la forte componente attiva e sperimentale degli insegnamenti sin dalla Triennale. Apre questa panoramica la Federico II. Chi è lo studente ideale per il Corso di Laurea in Biologia? Risponde la prof.ssa Angelina Cordone, ricercatore di Microbiologia: “È chi è affascinato da tutto ciò che è la vita. Studiare la biologia significa comprendere la vita nelle sue varie versioni, approcciarsi al mondo dell’invisibile, come batteri e virus di cui oggi si parla così tanto, fino ad arrivare al più osservabile come animali, piante e umani”. Trattasi “di una materia moderna, sempre in aggiornamento perché gli organismi sono in continua evoluzione. Il lavoro del biologo non diventerà mai obsoleto, ma richiede di essere sempre al passo con i tempi”. Il biotecnologo “è in grado di impiegare i sistemi biologici con finalità applicativa. Una volta che questi vengono appresi, a livello ad esempio cellulare e molecolare, li si utilizza per progettare e produrre prodotti biotecnologici, per sviluppare nuovi bioprocessi”, prosegue la prof.ssa Angela Arciello, docente di Biochimica, presentando la Triennale in Biotecnologie biomolecolari e industriali. Disciplina molto attuale: “pensiamo allo sviluppo delle bioplastiche, biocarburanti, biomateriali innovativi”. Punto di forza del Corso: “l’attività sperimentale. La pratica laboratoriale inizia sin dal primo anno”. Specificità federiciana e di lunghissima tradizione è il Corso in Chimica Industriale. “Tutti voi avete studiato a scuola la Chimica e vi hanno insegnato che è quella disciplina che studia la struttura, le proprietà fi siche, le trasformazioni della materia – dice la prof.ssa Odda Ruiz De Ballesteros, docente di Chimica Industriale – La Chimica Industriale è quella branca che si occupa delle trasformazioni su scala industriale delle materie prime per la produzione di sostanze chimiche e di materiali di varia natura, attraverso lo studio sia dei processi e degli impianti chimici che del loro impatto economico sull’industria e sul costo dei materiali finiti”. È facile capire, ascoltando le presentazioni dei docenti, quanto la Chimica sia oggi una materia estremamente viva e quanto intorno debba sapersi guardare un chimico: “In passato si ricollegava un po’ agli alchimisti – ricorda la prof.ssa Silvana Pedatella, ricercatore di Chimica Organica – che interviene sulla Triennale in Chimica – Oggi questa figura si è trasformata perché lo ha richiesto il mercato del lavoro in modo da continuare ad indagare la materia. Il chimico ha il compito di guardarsi intorno e chiedersi il perché di quello che accade”. Non mancano mai di sottolineare, i docenti della Parthenope, il collegamento dei loro Corsi di Laurea con l’elemento che è il cuore della loro istituzione, il mare. Lo è per Scienze Biologiche di cui la prof.ssa Valeria Di Onofrio, ricercatore di Igiene generale e applicata, mette in risalto l’aspetto pratico grazie alla presenza di numerose attività laboratoriali e il naturale sbocco nella nuova Magistrale in Biologia per la Sostenibilità: “un Corso innovativo, unico nel panorama campano. Offre uno studio improntato alla sostenibilità nel suo significato globale. Il nostro Ateneo nasce con il mare e al mare rivolge sempre un grande interesse. Nel nuovo Corso, molto spazio è dedicato proprio a questo elemento”. Su Conduzione del Mezzo Navale, il prof. Vincenzo Piscopo, ricercatore di Costruzioni e impianti navali e marini: “Parliamo di un Corso professionalizzante, a numero chiuso, caratterizzato da ben un anno di tirocinio che gli studenti devono sostenere a bordo delle navi. Prima, però, c’è da seguire un corso di addestramento perché la vita a bordo richiede delle competenze molto specifiche”. Scienze nautiche, aeronautiche e meteo-oceanografi che, spiega il prof. Stefano Pierini, docente di Oceanografi a e Fisica dell’atmosfera: “È il Corso che è nato insieme al nostro Ateneo, ne ha percorso tutta la storia ed è un unicum in Italia. Si compone di tre percorsi: Navigazione e Rilievo, Gestione e Sicurezza del volo e Meteorologia e Oceanografi a, con insegnamenti di base comuni”. Presenta Scienze Biologiche per la Vanvitelli la prof.ssa Brigida D’Abrosca, docente di Chimica Organica e Delegata all’Orientamento del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali, Biologiche e Farmaceutiche: “Si è già detto che è un Corso che favorisce la conoscenza della vita in tutti i suoi aspetti e il cui punto di forza è l’attività laboratoriale”. Sul Corso Triennale in Biotecnologie, il prof. Luigi Russo, ricercatore: “Alla base delle Biotecnologie troviamo sia la ricerca di base che la ricerca applicata. Vi segnalo la presenza di una Magistrale interamente in lingua inglese, lingua fondamentale in questo campo di studi, e del progetto Clorofilla che prevede una forte interazione con le aziende. Si vuole colmare in questo modo il gap tra industria e università. I ragazzi possono svolgere il loro periodo di tesi direttamente in azienda e molti, alla fine, vengono anche assunti”.

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