Tre aule da novanta posti, due laboratori audio-linguistici da trentasei e diciotto posti, una sala self-access capace di ospitare una sessantina di studenti impegnati nell’autoapprendimento delle lingue: alcuni dei numeri del Cila, il Centro interdipartimentale laboratorio audiovisivo de L’Orientale, che dallo scorso novembre ha trovato una nuova sede al quarto e quinto piano del Palazzo del Mediterraneo. “Il Centro linguistico adesso funziona a regime, tranne per qualcosina ancora da mettere a punto”, dice il suo direttore tecnico, Nicola De Carlo.
Nel passaggio dalla vecchia alla nuova sede, il Cila ha mantenuto la stessa conformazione originaria, sebbene implementata dall’acquisizione di nuove macchine. “La sala di self-access, ubicata al quarto piano, è stata attrezzata con pc su cui sono montati processori Pentium 3 e monitor da quindici pollici a cristalli liquidi – riferisce il dott. De Carlo – Inoltre, ogni postazione è dotata di cuffie per garantire riservatezza e tranquillità all’interno dell’aula”. La self-access è la sala preferita dagli studenti: “di norma, i ragazzi usano i computer anche per consultare prodotti multimediali in lingua oppure per sfruttare il collegamento ad Internet, ma solo per fini legati allo studio delle lingue. Sia ben chiaro, non è un Internet point, anche se nessuno vieta loro di controllare la posta elettronica”. Sempre nell’aula di autoapprendimento ci sono postazioni video collegate a dvd e videoregistratori per la visione di film e documenti in lingua.
Al quarto piano dell’ex Fimoper, inoltre, sono situati due laboratori audio linguistici, trasferiti a via Marina così come erano assemblati nel palazzo di piazza Borsa. “Ai laboratori – afferma De Carlo – fanno capo quattro cabine per i Master in Traduzione ed interpretariato attivati dall’Ateneo”. Accanto, la videoteca, “il cui trasloco di cassette ed altri supporti multimediali va completandosi”.
Un paio di scalinate e si arriva al quinto piano del Palazzo del Mediterraneo, dove s’incontrano le tre aule didattiche del Cila, di cui due da ventiquattro ed una da cinquanta posti, attrezzate con videoproiettori, impianti di amplificazione, dvd e videoregistratori delle migliori tecnologie. “Sia queste aule che i laboratori sono stati collocati lato mare ed offrono agli studenti un belvedere che pure ha la sua importanza”, commenta il direttore. Al quinto piano trova ubicazione anche lo studio di regia e di riprese, “dove gli studenti si dedicano ad attività di monitoraggio sia analogico che digitale”.
“Il Cila – aggiunge il dott. De Carlo – gode d’impianti di ricezione satellitare, grazie a cui è possibile sintonizzarsi su tantissimi canali tematici, da quelli giapponesi, ai francesi, agli inglesi, ai russi. Insomma, possiamo contare su un’antenna motorizzata che riesce ad accontentare un po’ tutte le esigenze delle diverse anime linguistiche che compongono questo Ateneo”.
L’ingresso al Cila è libero. “Ogni inizio anno accademico – spiega De Carlo – gli studenti possono iscriversi compilando un modello distribuito al quarto piano del Mediterraneo. A ciascuno viene consegnato un tesserino, una user name e una password che consentirà loro di accedere a tutte le attività di internet e intranet erogate dal Centro”.
Il Cila è aperto tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 17.
Nel passaggio dalla vecchia alla nuova sede, il Cila ha mantenuto la stessa conformazione originaria, sebbene implementata dall’acquisizione di nuove macchine. “La sala di self-access, ubicata al quarto piano, è stata attrezzata con pc su cui sono montati processori Pentium 3 e monitor da quindici pollici a cristalli liquidi – riferisce il dott. De Carlo – Inoltre, ogni postazione è dotata di cuffie per garantire riservatezza e tranquillità all’interno dell’aula”. La self-access è la sala preferita dagli studenti: “di norma, i ragazzi usano i computer anche per consultare prodotti multimediali in lingua oppure per sfruttare il collegamento ad Internet, ma solo per fini legati allo studio delle lingue. Sia ben chiaro, non è un Internet point, anche se nessuno vieta loro di controllare la posta elettronica”. Sempre nell’aula di autoapprendimento ci sono postazioni video collegate a dvd e videoregistratori per la visione di film e documenti in lingua.
Al quarto piano dell’ex Fimoper, inoltre, sono situati due laboratori audio linguistici, trasferiti a via Marina così come erano assemblati nel palazzo di piazza Borsa. “Ai laboratori – afferma De Carlo – fanno capo quattro cabine per i Master in Traduzione ed interpretariato attivati dall’Ateneo”. Accanto, la videoteca, “il cui trasloco di cassette ed altri supporti multimediali va completandosi”.
Un paio di scalinate e si arriva al quinto piano del Palazzo del Mediterraneo, dove s’incontrano le tre aule didattiche del Cila, di cui due da ventiquattro ed una da cinquanta posti, attrezzate con videoproiettori, impianti di amplificazione, dvd e videoregistratori delle migliori tecnologie. “Sia queste aule che i laboratori sono stati collocati lato mare ed offrono agli studenti un belvedere che pure ha la sua importanza”, commenta il direttore. Al quinto piano trova ubicazione anche lo studio di regia e di riprese, “dove gli studenti si dedicano ad attività di monitoraggio sia analogico che digitale”.
“Il Cila – aggiunge il dott. De Carlo – gode d’impianti di ricezione satellitare, grazie a cui è possibile sintonizzarsi su tantissimi canali tematici, da quelli giapponesi, ai francesi, agli inglesi, ai russi. Insomma, possiamo contare su un’antenna motorizzata che riesce ad accontentare un po’ tutte le esigenze delle diverse anime linguistiche che compongono questo Ateneo”.
L’ingresso al Cila è libero. “Ogni inizio anno accademico – spiega De Carlo – gli studenti possono iscriversi compilando un modello distribuito al quarto piano del Mediterraneo. A ciascuno viene consegnato un tesserino, una user name e una password che consentirà loro di accedere a tutte le attività di internet e intranet erogate dal Centro”.
Il Cila è aperto tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 17.