Anche la Scuola di Medicina è, in queste settimane, attraversata dal fermento che ha invaso, sembra, l’intero Ateneo e che porterà a grandi riforme. A far discutere in particolare i medici è la volontà, espressa più volte dal Rettore Paolisso, di arrivare ad una riduzione dei Dipartimenti. La Commissione di Ateneo, coordinata dal prof. Antonio D’Onofrio, Direttore del Dipartimento di Matematica e Fisica, che nasce proprio per occuparsi dell’ottimizzazione delle risorse interne, lavorerà anche su questa questione.
“Il discorso non è solo relativo alla riduzione o meno del numero di Dipartimenti – commenta il prof. Silvestro Canonico, membro della Commissione – ma riguarda l’idea di rendere più funzionale l’organizzazione della Scuola. La Commissione dovrà valutare la possibilità di avanzare delle proposte in tal senso. Si sta, per ora, analizzando la situazione nel suo complesso e considerando le logiche che si dovranno utilizzare per migliorare l’offerta formativa, la collocazione dei docenti, e razionalizzare al massimo le risorse, che sono già scarse”. Va considerata che l’età media dei docenti di Medicina è molto alta, visto che la maggior parte rientra in quella generazione che vide la nascita della seconda Facoltà di Medicina nel ’74, e quindi nei prossimi anni ci saranno diversi pensionamenti. “C’è la necessità di introdurre nuova linfa con giovani ricercatori, e questo è sicuramente uno dei nostri obiettivi”, aggiunge Canonico.
Insomma l’idea è quella di passare dagli attuali 9 Dipartimenti ad un numero più ridotto che però dia vita a realtà dipartimentali più robuste e che abbiano anche maggiore possibilità di accedere a finanziamenti.
“Sicuramente quello attuale è un numero impegnativo dal punto di vista delle risorse, e quindi credo che una riduzione sia necessaria. Sono convinto che il Rettore abbia saputo esprimere un’esigenza reale della nostra Scuola, che lui naturalmente conosce bene”, commenta anche il prof. Paolo Golino, Direttore del Dipartimento di Scienze Cardio-Toraciche e Respiratorie.
Il riordino della Scuola di Medicina, come sottolinea il prof. Angelo Itro, Direttore del Dipartimento di Specialità Medico-Chirurgiche ed Odontoiatriche, “rientra in una revisione a catena dell’intero Ateneo. Con la Commissione Statuto, di cui faccio parte, stiamo lavorando nell’ottica di un miglioramento generale della nostra organizzazione interna. Vogliamo uno Statuto che abbia più ‘cuore’ e soprattutto che sia attualizzato e che offra la possibilità di lavorare più facilmente. In Ateneo, oggi, c’è sicuramente un grande fermento, grazie all’impulso dato dal Rettore, e se si parla di Dipartimenti possiamo dire che questi saranno sicuramente ridotti in tutta la Seconda Università, per avere unità più forti, anche per ciò che riguarda la sostenibilità delle spese e l’accesso a fondi, e quindi probabilmente anche a Medicina si seguirà questa logica”.
Dal Policlinico si resta, quindi, in attesa dei primi documenti elaborati dalla Commissione e si aspetta di aprire un dialogo proficuo. “Credo che si sia identificata una volontà di ridurre il numero dei nostri Dipartimenti, legandola anche alla necessità di una riduzione dei costi- commenta la prof.ssa Laura Perrone, Direttrice del Dipartimento della Donna, del Bambino e di Chirurgia Generale e Specialistica- Non abbiamo avuto ancora contatti con i membri della Commissione e, quindi, è ancora presto per noi poter dare un giudizio nel merito. Sicuramente in questa situazione, senza conoscere quali saranno le prospettive del Dipartimento, è impossibile attivare qualunque tipo di programmazione”.
Va.Or.
“Il discorso non è solo relativo alla riduzione o meno del numero di Dipartimenti – commenta il prof. Silvestro Canonico, membro della Commissione – ma riguarda l’idea di rendere più funzionale l’organizzazione della Scuola. La Commissione dovrà valutare la possibilità di avanzare delle proposte in tal senso. Si sta, per ora, analizzando la situazione nel suo complesso e considerando le logiche che si dovranno utilizzare per migliorare l’offerta formativa, la collocazione dei docenti, e razionalizzare al massimo le risorse, che sono già scarse”. Va considerata che l’età media dei docenti di Medicina è molto alta, visto che la maggior parte rientra in quella generazione che vide la nascita della seconda Facoltà di Medicina nel ’74, e quindi nei prossimi anni ci saranno diversi pensionamenti. “C’è la necessità di introdurre nuova linfa con giovani ricercatori, e questo è sicuramente uno dei nostri obiettivi”, aggiunge Canonico.
Insomma l’idea è quella di passare dagli attuali 9 Dipartimenti ad un numero più ridotto che però dia vita a realtà dipartimentali più robuste e che abbiano anche maggiore possibilità di accedere a finanziamenti.
“Sicuramente quello attuale è un numero impegnativo dal punto di vista delle risorse, e quindi credo che una riduzione sia necessaria. Sono convinto che il Rettore abbia saputo esprimere un’esigenza reale della nostra Scuola, che lui naturalmente conosce bene”, commenta anche il prof. Paolo Golino, Direttore del Dipartimento di Scienze Cardio-Toraciche e Respiratorie.
Il riordino della Scuola di Medicina, come sottolinea il prof. Angelo Itro, Direttore del Dipartimento di Specialità Medico-Chirurgiche ed Odontoiatriche, “rientra in una revisione a catena dell’intero Ateneo. Con la Commissione Statuto, di cui faccio parte, stiamo lavorando nell’ottica di un miglioramento generale della nostra organizzazione interna. Vogliamo uno Statuto che abbia più ‘cuore’ e soprattutto che sia attualizzato e che offra la possibilità di lavorare più facilmente. In Ateneo, oggi, c’è sicuramente un grande fermento, grazie all’impulso dato dal Rettore, e se si parla di Dipartimenti possiamo dire che questi saranno sicuramente ridotti in tutta la Seconda Università, per avere unità più forti, anche per ciò che riguarda la sostenibilità delle spese e l’accesso a fondi, e quindi probabilmente anche a Medicina si seguirà questa logica”.
Dal Policlinico si resta, quindi, in attesa dei primi documenti elaborati dalla Commissione e si aspetta di aprire un dialogo proficuo. “Credo che si sia identificata una volontà di ridurre il numero dei nostri Dipartimenti, legandola anche alla necessità di una riduzione dei costi- commenta la prof.ssa Laura Perrone, Direttrice del Dipartimento della Donna, del Bambino e di Chirurgia Generale e Specialistica- Non abbiamo avuto ancora contatti con i membri della Commissione e, quindi, è ancora presto per noi poter dare un giudizio nel merito. Sicuramente in questa situazione, senza conoscere quali saranno le prospettive del Dipartimento, è impossibile attivare qualunque tipo di programmazione”.
Va.Or.