La Specialistica, “una delusione”

Un argomento spinoso quello delle Lauree Specialistiche, partite quest’anno con molti problemi. “La Specialistica è una delusione per tutti. Ci sono stati riproposti, in pratica gli stessi esami che non abbiamo sostenuto al triennio”, dice con molta rabbia Annamaria Argentino, iscritta alla Specialistica in Economia. La programmazione didattica delle lauree specialistiche, che ha richiesto lunghi mesi di affannose discussioni in Consiglio di Facoltà, non sembra soddisfare gli studenti, che protestano perché, dicono, non c’è nessuna specializzazione. Il carico di lavoro è anche superiore rispetto a quello del triennio: ci sono moltissimi corsi da seguire, spesso insieme ai colleghi della triennale, in aule affollatissime. “Sostenere tutti gli esami di base che mancano al nostro curriculum in cui abbiamo dei debiti, questa è la specialistica della Federico II”, incalza ancora Annamaria. Non è neanche possibile trasferirsi in un altro ateneo perché i debiti formativi sono eccessivi. Come se non bastasse, alcuni esami del biennio che vengono definiti ‘avanzati’ prevedono, in realtà, un programma di base. Coloro che hanno già sostenuto l’esame, dovrebbero ripetere il programma. Neanche i professori sanno cosa fare. “Devo colmare le mie lacune in Diritto Tributario, Diritto Commerciale e nelle materie aziendali, perché i docenti di corsi come Microeconomia non riescono a trasmettere appieno la materia. Questo pregiudica le scelte degli studenti. Io, per questo motivo, non seguo Macroeconomia Avanzata o Economia Industriale”, conclude Annamaria. E, purtroppo, il suo non è un caso isolato. “Mi laureo a fine marzo. Mi iscriverò alla Laurea Specialistica in Economia – dice Ramona Sepe – Inizialmente avevo scelto il Corso in Analisi Economica e Finanziaria, poi ho abbandonato per Teoria della Finanza. Si tratta di Microeconomia Avanzata e avendo, non per colpa mia, pessime basi di Microeconomia, ho dovuto cambiare curriculum e ho scelto Sistemi Territoriali”. “Gli orari di lezione cambiano ogni giorno, soprattutto all’inizio di ogni bimestre. I corsi si sovrappongono. Eppure in aula siamo solo un centinaio di persone”, dice Mario Tani, iscritto alla Laurea Specialistica in Economia Aziendale, curriculum di Dottore Commercialista. Un centinaio di persone in aula, per la Facoltà di Economia, sono poche. Dovrebbe essere facile organizzare gli orari di lezione ma le possibilità della struttura sono limitate e la sinergia tra gli uffici scarsa. Così, alcuni corsi si svolgono alla stessa ora in luoghi diversi e, sulla carta, prevederebbero lo stesso docente. I ragazzi aspettano fuori le aule, in attesa di scoprire quale docente si presenterà o quale corso si svolgerà. “C’è grande confusione tra gli orari di lezione”, conclude con sconforto Mario. Per sopperire alla carenza di spazi, i corsi del biennio che hanno solo una decina di iscritti si svolgono direttamente negli studi dei docenti più disponibili. Il giudizio negativo non è, però, condiviso proprio da tutti. C’è anche chi è contento del lavoro che sta svolgendo: “mi piacciono sia i programmi che gli esami – dichiara Maria Della Sala, iscritta alla Laurea Specialistica in Finanza – C’è un po’ di disorganizzazione ma, d’altronde, siamo i primi, quindi, siamo delle cavie. La distribuzione dei crediti è buona, al secondo anno ce ne sono pochi e quindi c’è la possibilità di fare una tesi più elaborata”.
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