Tutto secondo programma: aula stipata al Laboratorio di Scrittura Teatrale, il progetto curato dai professori Pasquale Sabbatino e Giuseppina Scognamiglio. Alla prima del 10 marzo scorso, è intervenuto il prof. Bruno Coppola, che ha parlato di come si costruisce un dramma. “Ha spiegato da che cosa parte l’autore. Un flusso di coscienza in cui l’artista traspare attraverso la voce dei suoi personaggi. L’attrice Roberta D’Agostino – racconta la professoressa Scognamiglio – ha declamato i brani di Coppola, di cui è, per sua stessa affermazione, la musa, colei che lo ispira per penetrare la personalità dei personaggi femminili, come Artemisia Gentileschi, pittrice ribelle del barocco”. Altro appuntamento, il 17 marzo con la presenza di Marco Lombardi, giornalista della redazione culturale del quotidiano “La Repubblica”, che ha parlato degli scritti teatrali di Nicola Chiaromonte e Lello Masuccci, responsabile di un atelier multimediale, “in cui – spiega Scognamiglio – gli spettatori diventano spetta–attori, cioè partecipano al testo, che rimane aperto. Il finale è deciso dal pubblico. Autore, attori e pubblico diventano parte integrante di un unico circuito. Tre componenti che danno vita ad un evento teatrale dinamico”. Prossime iniziative, quella del 7 e del 14 aprile. “Abbiamo invitato Ernesto Salemme, fratello del più famoso Vincenzo, impegnato a scrivere testi e ad insegnare didattica in una scuola di teatro, per raccontare la sua esperienza artistica ed attrezzare gli studenti per la costruzione di un monologo per partecipare al concorso di drammaturgia ‘Fabrizio Romano’, patrocinato dal presidente della Repubblica, e dagli assessorati alla Cultura della Regione Campania e della Provincia di Napoli”. Infine, il 28 aprile, è la volta di Manlio Santanelli, noto drammaturgo. (Elviro Di Meo)