Lamentele sulla Sala Riviste

Sempre chiusa, materiale indisponibile ed impossibilità di lavorare con il proprio portatile, come avviene in qualsiasi altra Biblioteca, sebbene ci siano i tavoli e le prese già predisposte. Sono le lamentele di un gruppo di studenti relativamente alla Sala Riviste della Biblioteca Centrale di Economia. “Questo non è un luogo di studio ma di consultazione. Molti di coloro che si lamentano sono in cerca di un posto dove studiare perché non sanno far rispettare il silenzio nelle aule studio”, replicano i dipendenti della Sala Letture, i dottori Mirco Giacchetti e Paola Baioni, mostrando il foglio delle registrazioni, pieno delle firme di persone che hanno chiesto di consultare materiale. La sala, pur essendo comunicante con la segreteria della Biblioteca, ha un accesso riservato. Poco dopo mezzogiorno lo troviamo chiuso nonostante un cartello informi che la chiusura, per quel giorno, è fissata alle 13.45. “Siamo in organico ridotto, ci aiuta il personale ADISU che però, un po’ alla volta, sta rientrando alla sede d’origine. I ragazzi lo sanno che se trovano chiuso devono bussare in segreteria”.
Trasporti, disagi 
per gli studenti 
dell’area vesuviana
In concomitanza con i disordini contro la discarica di Terzigno, gli studenti provenienti dall’area vesuviana hanno registrato disagi con gli autobus dell’EAV -Ente Autonomo Volturno- che fanno servizio alla volta del Complesso di Monte Sant’Angelo. Mancato rispetto degli orari e sovraffollamento -“usuali anche senza situazioni eccezionali”, sottolinea Nadia Tessitore, studentessa di Economia che viene da San Giuseppe Vesuviano- si sono accentuati in seguito alla rivolta che ha determinato anche la soppressione della linea che attraversa Terzigno, Boscoreale e Torre Annunziata. “Dieci giorni fa siamo riusciti ad arrivare all’università solo perché l’autista è stata molto deciso, ma è stato tremendo c’era spazzatura dovunque e lanciavano pietre”, racconta ancora Nadia. Altre linee soggette a disagi sono quelle che  fanno servizio tra Scafati, Ottaviano e San Giuseppe. “Non rispettano gli orari e l’ultima corsa parte prima della fine dei corsi. Pare che agli autisti non paghino gli straordinari perciò non aggiungono altre corse”, racconta Maria Rosaria Nappi, studentessa di Economia che viene da Ottaviano. A prescindere dagli eventi contingenti, in altre zone non si registrano gli stessi problemi di ritardi e sovraffollamento. “Vengo qui con gli autobus della stessa società, ma passano regolarmente”, conferma Cristina Viola, studentessa di Chimica di Pomigliano.
 
 
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