Lettere dedica una giornata alla poesia

Chi l’ha detto che per i ragazzi non esiste la poesia? Certo oggi la veicolano con smartphone e social network e non con pergamene ingiallite o fogli strappati ai quaderni della scuola, ma sempre di poesia si tratta. Sono proprio questi ragazzi, provenienti dalla Ragioneria di Santa Maria Capua Vetere, ad aver affollato l’Aula 4 del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali, confondendosi con gli universitari nella ‘Giornata della Poesia Contemporanea’ dedicata a Rainer Maria Rilke, nel 90esimo anniversario della sua morte, che si è tenuta il 18 maggio presso l’Aulario della città del Foro. Un evento che ha sottolineato un aspetto importante della poesia e dell’arte in generale, concepite come modi di relazionarsi alle cose e agli altri e come possibilità di apertura dello
sguardo verso nuovi orizzonti. “Qui siamo ognuno come un fresco sorso”, prende in prestito un verso di Rilke il titolo dell’incontro che ha visto la preziosa ed illustre presenza del filosofo Aldo Masullo e una performance estemporanea degli allievi dell’istituto superiore sammaritano che hanno riempito di versi e pensieri liberi uno striscione lungo 20 metri, confortandoci che la poesia non è affatto scomparsa ma che è ancora un faro di speranza per un futuro incerto. “È un altro esperimento nato dal basso, come amiamo dire – commenta il ProRettore Rosanna Cioffi, nonché docente ordinario di Storia della critica d’arte – e realizzato su iniziativa di Angela Della Valle. Non è una lezione accademica ma una forma di celebrazione della poesia attraverso i linguaggi letterario e iconico”. A tal proposito, nelle vesti di lettore, il poeta Lello Agretti che è intervenuto con un reading di poesie e lettere di Rilke sulla cui opera hanno avviato una riflessione a tutto tondo. Far conoscere Rilke ai giovani è stato l’obiettivo principale della giornata e degli interventi delle professoresse Elena Porciani, docente di Critica
Letteraria e Letteratura comparata, e Gaia Salvatori, docente di Storia dell’arte: i sonetti ad Orfeo, la centralità
del mito greco, le Elegie Duinesi, il rapporto del poeta praghese con l’arte e, in particolare, con l’artista francese Rodin. La poesia non è qualcosa di superato, obsoleto, non al passo coi tempi: essa è legata indissolubilmente alla giovinezza e per questo sempre valida, attuale. Lo ha detto Masullo durante il suo intervento per le nuove generazioni. “La poesia è il fare se stessi ed implica per questo una ricerca – ha spiegato – che non è affatto introspettiva o intimistica ma viene condotta guardando alla realtà che ci circonda, fatta di cose e di persone.
Ed è questo in breve il lavoro poetico svolto da Rilke che, lungi dal compiere uno sforzo di artigiano e incastrarsi tra un sentimentalismo manieristico e una finzione di sentimenti, ha costruito la propria personalità attraverso una vana ma spasmodica ricerca dell’anima”. Il poeta dunque ha la consapevolezza di non trovarla mai ed eppure continua a cercarla: ecco perché la poesia è un luogo drammatico e in questo suo aspetto abbracciato da Rilke si
assapora il pensiero di Eraclito. E si torna di nuovo ai classici greci. “La poesia è essenzialmente grazia – ha concluso Masullo – un qualcosa che ci viene donato senza che ce lo meritiamo e che si materializza dopo tanto lavoro sotto forma di improvvisazione”. La poesia in definitiva è lavoro senza fine e in un momento storico come quello che viviamo ci regala forse l’unico spazio di libertà. Con questa e con molte altre perle del filosofo, ma anche con pensieri nati spontaneamente al momento dell’attacco d’arte, i ragazzi hanno riempito lo spazio bianco del telone che nei prossimi giorni sarà esposto al primo piano dell’Aulario insieme alle altre opere contemporanee in mostra permanente. Un momento ludico e poetico allo stesso tempo che ha coinvolto emotivamente anche i docenti che si sono mescolati con gli adolescenti condividendo pensieri e parole. Accanto allo striscione c’è anche una casetta della poesia, una specie di buca delle lettere nella quale gli studenti ogni giorno potranno inserire le proprie composizioni. La poesia così non si ferma mai.
Claudia Monaco
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