Lingue, eletta la prof.ssa Silvana La Rana

Terminato il mandato della prof.ssa Silvia Disegni, la carica di Presidente del Corso di laurea della triennale di Lingue passa alla prof.ssa Silvana La Rana. Un cambiamento che non sembrerebbe introdurre però nessuna forte discontinuità rispetto al mandato precedente, dato l’alto livello di coesione che ha caratterizzato negli ultimi tempi l’operato del gruppo di docenti di Lingue. La prof.ssa La Rana esordisce infatti manifestando “riconoscenza alla prof.ssa Disegni per la tenacia con cui ha svolto il suo ruolo, per tutte le volte che, da ‘vera francese’, ha puntato i piedi con insistenza per ottenere quello che era importante per il Corso di Laurea”. Ma nonostante appunto l’ottimo clima creatosi tra colleghi, “resi partecipi e responsabili dei problemi comuni”, rimangono tutti i forti problemi strutturali di un Corso che a volte sembra funzionare per miracolo, proprio grazie alla disponibilità non solo dei docenti ma anche dei lettori, collaboratori preziosi che continuano a fare ben più di quanto sarebbe loro dovuto, come d’altra parte fanno i docenti a contratto. I problemi del Corso si riassumono infatti essenzialmente in poche parole: drastica carenza di personale. Una questione non più risolvibile soltanto all’interno della Facoltà: “questo è per tutti un anno di passaggio, e anzi ringraziamo il Preside per aver comunque mantenuto le nostre richieste nell’ultima programmazione. Ma rimangono veri e propri buchi istituzionali su cui intervenire al più presto, soprattutto per quanto riguarda le cattedre di lingua – spiega la prof.ssa La Rana- Quelle di letteratura sono grossomodo coperte, ma ci sono situazioni davvero critiche come quella di Spagnolo, il cui insegnamento viene retto da un docente di letteratura e, per la parte di lingua, soltanto da un ricercatore, senza alcun docente che coordini”. La presenza di almeno due docenti per ogni lingua, uno di letteratura e uno di lingua, che siano responsabili della programmazione – supportati poi in questa da lettori e ricercatori – dovrebbe essere peraltro scontata da quando l’insegnamento della lingua è stato scisso e reso autonomo da quello della letteratura. E se la situazione continua ad essere grave, rischia di diventare del tutto insostenibile con la rimodulazione degli esami prevista per l’anno prossimo nell’ambito della quale gli esami di lingua potrebbero passare da 8 a 12 crediti, il che comporterebbe un aumento delle ore di insegnamento non affrontabile se non con un numero di figure professionali adeguato. Se quest’anno quindi è condannato a rimanere sostanzialmente precario, è essenziale che vengano però fissate delle priorità da inserire nel riordino complessivo dei Corsi di laurea che entrerà in vigore dal 2008/2009.
(Vi.Sa.)
- Advertisement -




Articoli Correlati