Matricole in laboratorio

Iniziare fin da subito il laboratorio, incrementando rispetto al passato il numero di incontri. Un proposito che a Biotecnologie per la salute sta acquisendo concretezza nel corso di questo secondo semestre. A marzo il primo passo con un training sull’ABC del lavoro di ricerca. “È stata un’esperienza molto formativa”, dice Vincenzo, studente del primo anno. Una didattica sulla sicurezza articolata in molteplici aspetti, a partire da concetti di base, quali abbigliamento e norme igieniche, fino a casi particolari. Lo spiega Rocco: “ci hanno mostrato alcuni comportamenti da tenere abitualmente, come indossare camice, guanti e occhiali o lavarsi le mani, e atteggiamenti da assumere in circostanze straordinarie, come l’incendio di una sostanza infiammabile”. Gerarchie in laboratorio, organizzazione ed equipaggiamento: le altre dritte. Acquisite le basi, via alla fase operativa. Quattro gli incontri in programma divisi tra laboratori di Biologia e di Genetica. Ad aprile l’esordio, con appuntamenti che si protrarranno fino a tutto maggio. Armando: “l’arrivo in laboratorio è stato preceduto da una serie di lezioni teoriche che ci hanno introdotto alle attività che avremmo svolto. È stato un bell’approccio pratico. Io ho avuto modo di cambiare una lente al microscopio. La capacità massima è di 25 persone, quindi c’è modo di seguire bene. Nei prossimi incontri ci occuperemo di elettroforesi su DNA e su proteine”. Un suo collega: “abbiamo osservato un tessuto al microscopio ottico e le diverse parti di una cellula attraverso quello a fluorescenza. È stato un approccio molto utile. Quando si legge sul libro cos’è l’apoptosi, resta quasi tutto campato in aria, in laboratorio l’impatto è diverso perché diverse sono le domande che ci si pone”. Francesca: “non avevo idea dell’esistenza del microscopio a fluorescenza. Abbiamo osservato due differenti proteine ed è stato bello vedere come fossero definite le cellule. Attraverso quello ottico abbiamo osservato le cellule tumorali. Sicuramente l’esperienza ci ha dato una marcia in più nello studio”. Sorpresa dai macchinari Emma: “ricordo una specie di incubatrice all’interno della quale si inserivano le mani per non entrare a contatto diretto con il materiale oggetto di studio”. Sul rapporto teoria-pratica insiste Donatello: “le due fasi si stanno amalgamando molto bene. Abbiamo messo in pratica le cose spiegate durante le lezioni teoriche. È un approccio nuovo e molto affascinante per noi. Finora siamo andati una sola volta in laboratorio, aspetto con molta curiosità i prossimi appuntamenti”. Curiosità la parola del momento anche per Antonio: “durante il primo incontro ho visto all’interno del microscopio com’è formato il nucleo e i vari tipi di proteine. Sono curioso della parte di Genetica sul DNA”. Rita Bianco: “divisi in gruppi abbiamo avuto l’opportunità di essere operativi. In Biologia abbiamo osservato al microscopio, in Genetica, invece, abbiamo lavorato sui batteri. Poi gli altri gruppi hanno proseguito il lavoro iniziato da noi. È stato molto interessante. È un semestre tosto, visto che con il laboratorio restiamo qui anche di pomeriggio, ma molto piacevole”. 
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