Mostre tematiche per illustrare l’offerta formativa

Ritorna ad Architettura la due giorni di accoglienza per spiegare agli studenti delle scuole superiori cosa si studia, dove lo si fa, come e per diventare chi. Una iniziativa che il Dipartimento ha attuato tra i primi, ormai alcuni anni fa, e che punta soprattutto a mettere i maturandi in condizione di capire, qualora siano interessati all’architettura, in che modo trascorreranno i loro anni universitari. L’appuntamento del 2020 si svolgerà l’undici ed il dodici febbraio nell’edificio di via Forno Vecchio, quello che ospita la gran parte delle lezioni e dei laboratori dei vari Corsi di Studio che afferiscono al Dipartimento. “Un anno fa – dice la prof.ssa Federica Visconti, che è la Coordinatrice del Corso di Laurea in Scienze dell’Architettura – ospitammo complessivamente circa un migliaio di ragazzi. Nell’edizione di quest’anno i numeri dovrebbero più o meno essere gli stessi, stando alle prenotazioni che sono arrivate”. La novità della prossima edizione, prosegue la docente, “è che ci sarà una presentazione unica. Credo la terrà il professore Michelangelo Russo, il Direttore del Dipartimento, e riguarderà l’intera offerta formativa. Abbiamo pensato a questa soluzione per non disorientare gli studenti, in considerazione del fatto che l’offerta formativa si è molto arricchita negli ultimi anni. Ai piani saranno poi allestite mostre tematiche. Su un piano mostre che spiegano chi è un architetto, chi un pianificatore e chi un designer attraverso temi come il patrimonio, l’abitare, il cambiamento climatico. Le diverse professioni saranno illustrate attraverso l’esplicazione di come le varie professionalità affrontano specifici temi. Ci è parso fosse un approccio stimolante per i ragazzi, perché, al di là degli aspetti burocratico-formali, li aiuterà a capire in che modo potranno spendere le competenze che acquisiranno. Ad un altro piano sistemeremo le mostre su che cosa deve fare uno studente per diventare architetto, pianificatore, designer, e lì ci saranno anche aule dedicate a ciascun Corso di studio con studenti e docenti  per interloquire in maniera più diretta con le ragazze ed i ragazzi delle scuole che parteciperanno all’Open Day”. Come nelle precedenti edizioni, un contributo importante alla riuscita dell’iniziativa arriverà dagli studenti dei vari Corsi di Laurea che sono stati reclutati a gennaio attraverso una sorta di bando: “ne abbiamo presi circa sessanta. Più che in passato. Avranno vari compiti. Certamente ci aiuteranno a gestire i flussi, ad indirizzare le classi in una o nell’altra aula, a fronteggiare le esigenze di logistica che non sono mai banali quando arrivano in Dipartimento tante persone. Chiederemo loro, inoltre, di darci una mano nell’allestimento delle mostre. Soprattutto, però, vogliamo che i nostri studenti siano attivi e presenti nel dialogare con i ragazzi delle scuole. Sono le persone giuste per dare consigli, suggerimenti e per invogliare gli allievi delle superiori a porre domande senza imbarazzi, timidezze o remore”.
Durante la due giorni di presentazione dell’offerta formativa si parlerà anche del Corso di Laurea Triennale in Design, che è stato recentemente approvato e che sarà attivo sin dal prossimo anno accademico. Lo coordinerà il professore Massimo Perriccioli. Si completa, dunque, il percorso che Architettura della Federico II aveva avviato qualche anno fa con l’attivazione di una Laurea Specialistica in Design. “Non è così matura – prosegue la prof.ssa Visconti – la discussione in merito ad un’altra proposta didattica, quella della Laurea di secondo livello in Progettazione Architettonica focalizzata sui temi del patrimonio. C’è la volontà del Dipartimento di attivarla, ma in questo momento non sono sicura che accadrà già nel prossimo anno accademico. Relativamente alle Lauree Magistrali, la linea di Ateneo è  piuttosto prudente per cercare di evitare duplicazioni, e bisogna anche capire se la nuova Laurea in Progettazione architettonica focalizzata sul patrimonio sarà tutta in inglese oppure no”.
Sono in corso, intanto, esami di fine semestre e sedute di laurea. “Il 27 gennaio – racconta Visconti – ho partecipato in qualità di presidente di Commissione ad una seduta di laurea in Scienze dell’Architettura. Ho avuto il piacere di constatare che sette laureandi erano perfettamente in corso, avevano concluso in tre anni. Comincia ad essere alla Triennale una cosa non così eccezionale. I ragazzi cominciano a capire che oggi, senza perdere d’occhio la qualità della formazione, il fattore tempo ha un valore che in passato non si attribuiva ad Architettura”.
Fabrizio Geremicca
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