Si è aperta il 30 aprile quella che potrebbe essere l’ultima edizione della Lectura Dantis organizzata dal prof. Vincenzo Placella, docente di Letteratura Italiana alla Facoltà di Lettere de L’Orientale. L’evento ormai consueto ed atteso dai dantisti, giunto alla sua ottava edizione, con il prossimo pensionamento del suo ideatore potrebbe non avere un seguito negli anni a venire. Nell’augurio che possa continuare ad accogliere studiosi da tutto il mondo, come ha fatto dal 2001 ad oggi, si è inaugurata, quindi, l’edizione 2009 della Lectura Dantis presso Palazzo Du Mesnil. A porgere i saluti all’iniziativa Rettore, Presidi e Direttori di Dipartimenti; è seguita una prima lettura tematica del prof. Rino Caputo (Università di Roma Torvergata), dal titolo ‘Digital Dante’, ovvero le più recenti accessioni dantologiche multi-mediali.
Con i suoi quindici appuntamenti spalmati fino al mese di dicembre, anche l’edizione di quest’anno vedrà una prima fase di letture tematiche che si protrarranno fino al 4 giugno, ed una seconda fase di letture dei Canti che si svolgerà dal mese di ottobre. “Questa è l’unica Lectura Dantis organizzata nella nostra provincia – ricorda il prof. Placella – e si avvale del contributo e dell’adesione dell’Istituto Italiano di Studi Filosofici, nonché del patrocinio della Provincia di Napoli e della Fondazione BancoNapoli”. La caratteristica che rende unico questo ciclo di incontri è la presenza di studiosi nazionali ed internazionali di chiara fama che, con i loro studi di ‘prima mano’ e di altissimo livello, presentano un Dante del tutto nuovo, visto attraverso lo specchio della multiculturalità e del plurilinguismo, rispettando quella che è la caratteristica degli studi portati avanti all’Orientale. Conferma Placella: “il suo pregio è quello di coniugare diverse culture e lingue e di legarle a Dante. Abbiamo visto, in questi anni, la Commedia in relazione a culture di tutto il mondo e ne sono venuti fuori tanti studi rilevanti con il contributo di alcuni tra i migliori studiosi del mondo, tra cui voglio ricordare il prof. Picone, recentemente scomparso”.
E tra gli interventi di quest’anno, come sempre, sono da segnalare alcuni studiosi stranieri che offriranno il loro contributo con letture tematiche: il 28 maggio Zygmunt Baranski, dell’Università di Cambridge, terrà la lezione ‘Tra lode e vituperio: la dottrina in Par. XXVII-XXIX’; Sandra Debenedetti Stow, della Bar Ilan University di Tel Aviv, il 26 novembre interverrà su ‘La mistica ebraica come chiave per l’apertura del livello anagogico del testo dantesco’; tra gli studiosi italiani da segnalare la relazione di Massimo Bon, docente all’Università di Macerata e all’Orientale, che, come anticipa Placella, “da grande esperto di Urdu e di Hindi, ci parlerà di una cosa sconosciuta, davvero straordinaria e molto stimolante”, nel suo intervento dal titolo ‘Dante in India: note sulla traduzione in Urdu della prima cantica della Comedìa’.
Con le Letture dei Canti si arriverà a chiudere il trentaquattresimo dell’Inferno, per un totale – sottolinea il prof. Placella – “di 130 letture dalla prima edizione; di queste, la prima serie è stata già pubblicata, mentre si aspetta, tra diverse difficoltà, la pubblicazione delle altre”. Novità: i lavori a più mani nei quali si alterneranno maestri e allievi. Ad inaugurare l’esperimento, la prof.ssa Encarnacion Sanchez Garcia de L’Orientale che, il 12 novembre, si alternerà con il giovane dottorando Roberto Mondola nella lettura ‘Burgos 1515: cultura rinascimentale e ricezione della Comedìa’; il 19 novembre, invece, il ProRettore dell’Ateneo Elda Morlicchio leggerà ‘I germanismi in Dante’ con due giovani studiosi: Carolina Stromboli (L’Orientale) e Francesco Montuori (Federico II).
L’iniziativa come sempre è rivolta a docenti e studenti, alle scuole, alla città e agli appassionati di Dante. Per gli studenti della Facoltà di Lettere dell’Ateneo c’è anche la possibilità di acquisire 4 crediti formativi.
Valentina Orellana
Con i suoi quindici appuntamenti spalmati fino al mese di dicembre, anche l’edizione di quest’anno vedrà una prima fase di letture tematiche che si protrarranno fino al 4 giugno, ed una seconda fase di letture dei Canti che si svolgerà dal mese di ottobre. “Questa è l’unica Lectura Dantis organizzata nella nostra provincia – ricorda il prof. Placella – e si avvale del contributo e dell’adesione dell’Istituto Italiano di Studi Filosofici, nonché del patrocinio della Provincia di Napoli e della Fondazione BancoNapoli”. La caratteristica che rende unico questo ciclo di incontri è la presenza di studiosi nazionali ed internazionali di chiara fama che, con i loro studi di ‘prima mano’ e di altissimo livello, presentano un Dante del tutto nuovo, visto attraverso lo specchio della multiculturalità e del plurilinguismo, rispettando quella che è la caratteristica degli studi portati avanti all’Orientale. Conferma Placella: “il suo pregio è quello di coniugare diverse culture e lingue e di legarle a Dante. Abbiamo visto, in questi anni, la Commedia in relazione a culture di tutto il mondo e ne sono venuti fuori tanti studi rilevanti con il contributo di alcuni tra i migliori studiosi del mondo, tra cui voglio ricordare il prof. Picone, recentemente scomparso”.
E tra gli interventi di quest’anno, come sempre, sono da segnalare alcuni studiosi stranieri che offriranno il loro contributo con letture tematiche: il 28 maggio Zygmunt Baranski, dell’Università di Cambridge, terrà la lezione ‘Tra lode e vituperio: la dottrina in Par. XXVII-XXIX’; Sandra Debenedetti Stow, della Bar Ilan University di Tel Aviv, il 26 novembre interverrà su ‘La mistica ebraica come chiave per l’apertura del livello anagogico del testo dantesco’; tra gli studiosi italiani da segnalare la relazione di Massimo Bon, docente all’Università di Macerata e all’Orientale, che, come anticipa Placella, “da grande esperto di Urdu e di Hindi, ci parlerà di una cosa sconosciuta, davvero straordinaria e molto stimolante”, nel suo intervento dal titolo ‘Dante in India: note sulla traduzione in Urdu della prima cantica della Comedìa’.
Con le Letture dei Canti si arriverà a chiudere il trentaquattresimo dell’Inferno, per un totale – sottolinea il prof. Placella – “di 130 letture dalla prima edizione; di queste, la prima serie è stata già pubblicata, mentre si aspetta, tra diverse difficoltà, la pubblicazione delle altre”. Novità: i lavori a più mani nei quali si alterneranno maestri e allievi. Ad inaugurare l’esperimento, la prof.ssa Encarnacion Sanchez Garcia de L’Orientale che, il 12 novembre, si alternerà con il giovane dottorando Roberto Mondola nella lettura ‘Burgos 1515: cultura rinascimentale e ricezione della Comedìa’; il 19 novembre, invece, il ProRettore dell’Ateneo Elda Morlicchio leggerà ‘I germanismi in Dante’ con due giovani studiosi: Carolina Stromboli (L’Orientale) e Francesco Montuori (Federico II).
L’iniziativa come sempre è rivolta a docenti e studenti, alle scuole, alla città e agli appassionati di Dante. Per gli studenti della Facoltà di Lettere dell’Ateneo c’è anche la possibilità di acquisire 4 crediti formativi.
Valentina Orellana