Entrerà in vigore dal prossimo anno accademico il nuovo Regolamento, recentemente approvato dal Consiglio di Amministrazione, in materia di contribuzione economica degli studenti. Anche in questo caso, “come per lo Statuto, una Commissione mista di docenti e studenti ha lavorato in un clima di grande affiatamento e serenità. Ho riscontrato personalmente un impegno serio e motivato da parte dei nuovi rappresentanti di esaminare le ricadute delle normative recenti e d’altra parte la volontà congiunta di contenere il più possibile gli eventuali effetti negativi del nuovo sistema di tassazione”. È l’unione di intenti il fulcro sul quale si concentrano le osservazioni della Rettrice Elda Morlicchio. Quanto alle novità, sono esonerati dal pagamento dei contributi gli studenti che appartengono a un nucleo familiare il cui ISEE è inferiore o uguale a 13 mila euro. “Questa per noi è una vittoria importantissima – afferma con entusiasmo la rappresentante degli studenti Angela Chianese – non solo perché va incontro alle esigenze delle fasce di popolazione studentesca più deboli, che fino all’anno scorso avevano enormi difficoltà a pagare le tasse, ma soprattutto perché rende finalmente l’Università accessibile a tutti, anche a chi prima escludeva a prescindere l’idea di potersi iscrivere”. Tutto ciò grazie all’introduzione della ‘No Tax Area’, ossia la soglia di reddito al di sotto della quale non può avvenire la tassazione. Questo aspetto, “previsto dalla nuova Legge di Stabilità e frutto di una nostra lunga battaglia a livello nazionale, rappresenta sicuramente una grande conquista, in controtendenza rispetto alle logiche che negli anni hanno trasformato l’Università in un luogo elitario”. Fa eco alla voce di Angela la testimonianza di Francesco Spena, anch’egli rappresentante degli studenti al CdA. “Sicuramente l’introduzione della No Tax Area rappresenta un importante avanzamento per quanto riguarda il diritto allo studio universitario. L’esenzione
per questa fetta di studenti potrebbe realmente permettere un incremento degli iscritti, cosa non trascurabile nel periodo storico in cui viviamo”. Sono invece esclusi dal provvedimento la tassa regionale, l’imposta di bollo e qualsiasi altra contribuzione connessa a servizi specifici forniti su richiesta dello studente per esigenze individuali. Va precisato, però, che la contribuzione per studente può essere differenziata a seconda dei diversi Corsi di Laurea Triennale e Magistrale. Tra i punti più innovativi, inoltre, “la modifica del sistema di tassazione per gli studenti appartenenti a un nucleo familiare il cui ISEE sia compreso tra 13.000 e 30.000 euro, per i quali il contributo onnicomprensivo annuale non potrà superare il 7% della quota ISEE eccedente 13.000 euro”, aggiunge Angela. “Restano comunque da discutere alcuni punti che consideriamo critici come la maggiorazione del contributo per i fuori corso”, insiste Francesco. La Rettrice risponde: “Quando avvengono delle modifiche di questo genere, ci sono sempre studenti che vedranno diminuire le proprie tasse e altri che inevitabilmente vedranno aumentarle. In ogni caso, siamo pronti a rivedere il Regolamento una volta verificati concretamente i suoi effetti”. La parola agli studenti
“Chi ha un reddito inferiore ai 13 mila euro, quindi, non paga le tasse? Mi sembra troppo bello per essere vero”, chiede esterrefatta la studentessa Cristiana Arpaia, al secondo anno di Lingue e Culture Orientali e Africane. “Bisogna versare comunque la tassa regionale per il diritto allo studio di 140 euro all’inizio del primo semestre e se si va fuori corso c’è un contributo extra da pagare”, chiarisce Luca Cicale, di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali. In fin dei conti, però, “si tratta di un risultato ottimo: è meno di quanto paghiamo ora”. Questa, insieme a tante altre, una delle novità più significative apportate: per esempio, l’esonero per coloro che sono iscritti presso l’Ateneo da un numero di anni accademici inferiore o uguale alla durata normale del Corso di Studio (aumentata di uno) e coloro che nel caso di iscrizione al 2° anno, sia per la Triennale che per la Magistrale, abbiano conseguito entro la data del 10 agosto del 1° anno almeno 10 crediti. Intanto, esoneri a parte, è utile far presente che difatti “con la nuova normativa le riduzioni si applicano già sulla prima rata”, riprende Luca, ferrato sull’argomento. In ogni caso, il mancato rispetto delle scadenze
di pagamento (nei mesi settembre – novembre) comporta il pagamento supplementare di un’indennità di mora. Per questo motivo, “è fondamentale
avere il modello ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) già pronto all’atto dell’iscrizione”.
Sabrina Sabatino
per questa fetta di studenti potrebbe realmente permettere un incremento degli iscritti, cosa non trascurabile nel periodo storico in cui viviamo”. Sono invece esclusi dal provvedimento la tassa regionale, l’imposta di bollo e qualsiasi altra contribuzione connessa a servizi specifici forniti su richiesta dello studente per esigenze individuali. Va precisato, però, che la contribuzione per studente può essere differenziata a seconda dei diversi Corsi di Laurea Triennale e Magistrale. Tra i punti più innovativi, inoltre, “la modifica del sistema di tassazione per gli studenti appartenenti a un nucleo familiare il cui ISEE sia compreso tra 13.000 e 30.000 euro, per i quali il contributo onnicomprensivo annuale non potrà superare il 7% della quota ISEE eccedente 13.000 euro”, aggiunge Angela. “Restano comunque da discutere alcuni punti che consideriamo critici come la maggiorazione del contributo per i fuori corso”, insiste Francesco. La Rettrice risponde: “Quando avvengono delle modifiche di questo genere, ci sono sempre studenti che vedranno diminuire le proprie tasse e altri che inevitabilmente vedranno aumentarle. In ogni caso, siamo pronti a rivedere il Regolamento una volta verificati concretamente i suoi effetti”. La parola agli studenti
“Chi ha un reddito inferiore ai 13 mila euro, quindi, non paga le tasse? Mi sembra troppo bello per essere vero”, chiede esterrefatta la studentessa Cristiana Arpaia, al secondo anno di Lingue e Culture Orientali e Africane. “Bisogna versare comunque la tassa regionale per il diritto allo studio di 140 euro all’inizio del primo semestre e se si va fuori corso c’è un contributo extra da pagare”, chiarisce Luca Cicale, di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali. In fin dei conti, però, “si tratta di un risultato ottimo: è meno di quanto paghiamo ora”. Questa, insieme a tante altre, una delle novità più significative apportate: per esempio, l’esonero per coloro che sono iscritti presso l’Ateneo da un numero di anni accademici inferiore o uguale alla durata normale del Corso di Studio (aumentata di uno) e coloro che nel caso di iscrizione al 2° anno, sia per la Triennale che per la Magistrale, abbiano conseguito entro la data del 10 agosto del 1° anno almeno 10 crediti. Intanto, esoneri a parte, è utile far presente che difatti “con la nuova normativa le riduzioni si applicano già sulla prima rata”, riprende Luca, ferrato sull’argomento. In ogni caso, il mancato rispetto delle scadenze
di pagamento (nei mesi settembre – novembre) comporta il pagamento supplementare di un’indennità di mora. Per questo motivo, “è fondamentale
avere il modello ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) già pronto all’atto dell’iscrizione”.
Sabrina Sabatino