Occupati e ben retribuiti i laureati in Ingegneria

Un appassionato e un curioso, un professionista che ha competenze e conoscenze adeguate ad affrontare, e risolvere, ogni problema che gli si presenti. Si tratteggia così la carta d’identità dell’ingegnere, delineata nel corso dell’incontro di presentazione del Dipartimento di Ingegneria. Iscriversi all’università è un investimento. Parola del prof. Luca Comegna, delegato all’orientamento: “Un laureato, indipendentemente dalla disciplina, si abitua ad imparare e a confrontarsi. Rispetto ad un non laureato, inoltre, ha prospettive di inserimento migliori”. I Corsi di Ingegneria, poi, sono particolarmente attrattivi, “proprio perché formano figure professionali sempre più richieste dal mercato del lavoro. A cinque anni dal conseguimento della laurea, gli ingegneri hanno i tassi di occupazione, ma anche di retribuzione, più alti. E gli immatricolati, di questo, si accorgono”. Le Ingegnerie, a cui si accede superando il test TOLC, si dividono nei rami Edile-civile-ambientale, dell’Informazione e Industriale. Al di là delle diverse discipline di cui si occupano, in comune hanno due parole chiave, “aggiornamento e networking – spiega il prof. Armando Cartenì – Il mondo in cui viviamo si evolve. Non dobbiamo insegnarvi cose che, tra cinque anni, saranno già vecchie, dobbiamo essere un passo avanti a raccontarvi quali sono le sfide del futuro e come prepararsi ad affrontarle”. Sull’Area Edile-civile-ambientale: “Ci occupiamo, ad esempio, di pericolosità sismica, manutenzione del costruito, grandi opere. Un tema fondamentale è lo sviluppo sostenibile. Ricordo che l’ingegnere ha una formazione polivalente e, per questo, è spesso chiamato a gestire team multidisciplinari in una prospettiva di contaminazione”. Area dell’Informazione: ne parlano i professori Aldo Minardo e Massimiliano Rak. “L’Ingegneria Elettronica offre le basi teoriche e pratiche che si possono sfruttare in diversi scenari del mondo tecnologico del futuro – comincia il prof. Minardo – Pensiamo alla domotica, alle applicazioni per la casa intelligente e per il risparmio energetico”. Non solo l’ingegnere elettronico guarda al futuro, allo stesso modo anche l’ingegnere informatico per cui “non è questione di imparare ad usare una specifica tecnologia, piuttosto bisogna avere una base per affrontarle tutte”, come precisa il prof. Rak. Presentano l’Area Industriale, con i relativi curricula, il prof. Giuseppe Lamanna e l’ing. Salvatore Saputo. In merito al curriculum energetico, “la domanda in termini di occupazione è alta”. Curriculum meccanico: “È un’ingegneria classica, trasversale”. Curriculum aerospaziale: “All’ingegnere aerospaziale diamo tre tipi di competenze. Progettazione, come si fa, come si pensa. Produzione, come si costruisce. Manutenzione, cosa si controlla, come, quando e perché”. L’incontro si conclude con un saluto del rappresentante degli studenti Angelo Bamundo: “La Vanvitelli ha cambiato molto la mia forma mentis. Per crescere bisogna vivere l’università a 360 gradi”.

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