Odontoiatria va in Polonia A Infermieristica un seminario sulla violenza di genere

“Stiamo cercando di favorire il più possibile l’internazionalizzazione”. Si prepara a parlare polacco il Corso in Odontoiatria e protesi dentaria della Federico II. Merito di un recente accordo bilaterale raggiunto con l’Università di Lodz, città situata al centro della Polonia. Lo spiega il prof. Sandro Rengo, Presidente del Corso di Laurea: “porterà uno scambio di docenti e discenti, quindi un incremento delle conoscenze. Trattandosi di una tra le novità più recenti, le prime partenze sono ancora da programmare”. Alla voce obiettivi è arrivata anche “la riqualificazione in senso pratico della didattica. Gli insegnamenti previsti dal piano di studi restano tutti uguali rispetto al passato, ma stiamo cercando di incrementarne la qualità seguendo le indicazioni degli studenti che ci pervengono tramite le commissioni paritetiche”. La direzione da seguire: “incrementare la frequenza nei laboratori, sia per le materie professionalizzanti sia per le altre”. Proprio da qui, però, emerge una difficoltà.
Problemi di 
manutenzione
per l’aula banchetti
Mentre nuovi progetti sono in fermento e aspettano solo di sbocciare, infatti, rischia di appassire prematuramente uno dei fiori all’occhiello del Corso di Laurea, quell’aula banchetti che proprio il prof. Rengo ha definito in passato “una tra le più aggiornate d’Europa”. Qualcosa, evidentemente, si è bloccato: “al momento la stiamo utilizzando, ma senza riuscire a sfruttare interamente le sue potenzialità per problemi con la manutenzione. Cerchiamo di sopperire con l’ambulatorio, per non trascurare un approccio che ci veda sempre più vicini agli studenti”. Studenti ai quali non mancheranno le date da segnare in rosso sul calendario del secondo semestre che, confermato negli insegnamenti e nella rosa dei docenti rispetto all’ultimo Anno Accademico, ha avuto il taglio del nastro il 5 marzo. Avranno modo di incontrare realtà professionali di settore: “tra aprile e maggio sono previsti incontri con importanti associazioni di categoria. Tratteranno le problematiche legate alla professione, quali pensioni, assicurazioni, sistema di autorizzazioni e previdenziale. Insomma, tutto ciò che riguarda i laureati”. Per il terzo anno consecutivo arriveranno al Policlinico, in tre appuntamenti diversi, la CAO (Commissione Albo Odontoiatri) che parlerà di “Etica e deontologia, le funzioni dell’ordine”, l’Associazione Italiana Odontoiatri, che si occuperà di “Professione odontoiatrica e relative modalità di esercizio. Responsabilità professionale. Previdenza odontoiatrica” e l’ANDI, l’Associazione Nazionale Dentisti Italiani, che porterà sul tavolo di discussione “Il nuovo sistema autorizzativo per apertura studi odontoiatrici alla luce del nuovo Decreto della Regione Campania”. 
È ancora lontano, invece, l’inizio delle lezioni al Corso di Laurea Triennale di Infermieristica. Lo rende noto il Presidente del CdL, il prof. Nicola Ferrara: “le lezioni frontali iniziano il 5 aprile e durano otto settimane. Dal 28 maggio al 29 giugno e dal 3 al 14 settembre, invece, si svolgeranno le attività professionalizzanti”. A ospitare parte dell’attività sarà ancora la sede universitaria di via De Amicis: “le aule di Biotecnologie ci hanno permesso di raggiungere elevati standard sul piano della logistica. Colgo l’occasione per ringraziare il prof. Gennaro Piccialli – Direttore del Centro di servizio di Ateneo per le Scienze e Tecnologie per la Vita (CESTEV) – e tutto il suo staff per l’accoglienza che i nostri docenti e allievi hanno ricevuto”. Novità didattica: “terremo un seminario sulla violenza di genere, tema di straordinaria attualità che coinvolge in prima persona gli infermieri, spesso i primi a intercettare i bisogni  delle vittime”. Da definire la data precisa. L’obiettivo: “mai come in questa area è necessario sviluppare particolari sensibilità e competenze nell’ambito del saper essere”. Al calendario della seconda parte dell’anno si aggiungerà anche “un seminario sull’utilizzo delle basi dati scientifiche internazionali più frequentemente utilizzate per la ricerca Biomedica”. 
Ciro Baldini
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