Palazzo Melzi restituito a studenti e docenti

Bella, come solo gli antichi edifici carichi di storia e di tradizione possono essere, ma anche funzionale, almeno così raccontano le ragazze ed i ragazzi che la frequentano ogni giorno. La nuova sede della Facoltà di Giurisprudenza della Seconda Università, a Santa Maria Capua Vetere, è stata inaugurata ufficialmente il 27 gennaio, nel corso di una cerimonia alla quale hanno preso parte il Rettore Antonio Grella, il Preside Lorenzo Chieffi, il professor Alfonso Gambardella, già Preside ad Architettura e prorettore dell’ateneo, i Direttori dei Dipartimenti Giuliano Balbi (Discipline giuridiche ed economiche) e Giuseppe Limone (Scienze giuridiche), quasi tutti i presidi delle facoltà dell’ateneo casertano. Ugo Villani, ordinario di Diritto dell’Unione europea, ha tenuto una conferenza sul tema dei principi democratici e dei diritti umani nell’ordinamento comunitario.
E’ stata, quella del 27 gennaio, una inaugurazione attesa da tempo ed è significativo che si sia tenuta nell’aula intitolata a chi, più di ogni altro, si è sempre battuto affinché la Facoltà avesse spazi adeguati al prestigio ed al numero di iscritti: l’ex Preside Gennaro Franciosi, scomparso un paio di anni fa. Ripetutamente, anche ad Ateneapoli, l’ex preside, aveva denunciato i ritardi, le difficoltà, le delusioni che hanno caratterizzato tutta la vicenda dei lavori di ristrutturazione ed adeguamento dei due lotti della nuova sede. Quegli stessi ritardi ai quali ha fatto cenno anche il Rettore Grella. “Più che una inaugurazione – ha detto- oggi vorrei parlare di una festa di liberazione. Liberazione da un incubo! Per condurre questi lavori in porto sono stati necessari moltissimi anni. Inadeguatezza degli uffici tecnici? L’ateneo ce l’ha messa tutta, ma ancora una volta è stato appesantito da una burocrazia mortale. Queste inefficienze pesano anche in termini economici, perché una cosa è avere investito dieci anni fa 12 miliardi di vecchie lire, altro è aver dovuto affrontare con la stessa somma lavori che si sono protratti per dieci anni, con relativa svalutazione”. 
E’ dal 1992 che la facoltà di Giurisprudenza ha sede a Palazzo Melzi, ma in pratica solo da un anno studenti e docenti hanno messo piede nello storico edificio. I lavori di ristrutturazione, iniziati circa dieci anni fa, sono infatti proseguiti a passo di lumaca, per entrambi i lotti. L’edificio fu edificato alla fine del 1500 dal cardinale Camillo Melzi a ridosso del Duomo, per accogliere la mensa arcivescovile. Dal 1809 ha ospitato gli uffici del Tribunale. Dal 1985, dopo la costruzione del nuovo palazzo di Giustizia, ha ospitato per sette anni uffici dell’amministrazione di Santa Maria. Fino a quando, appunto nel 1992, passò all’Università. “Per ristrutturarlo e renderlo idoneo alla sua nuova funzione – quantifica Grella- sono stati spesi quasi sei milioni di euro, su fondi regionali ed europei. Altri 13 milioni circa di euro sono stati impiegati per realizzare l’aulario, che però è in un’altra zona di Santa Maria”. Quest’ultimo garantisce due grandi aule, per complessivi 700 posti, e 20 aule medie e medio piccole. La sede inaugurata a fine gennaio, quella di Palazzo Melzi, ospita invece 10 aule medio o medio piccole, 32 studi per i docenti, un’aula informatica con collegamento satellitare, un’aula linguistica ed una biblioteca ricca di 45000 volumi. “Con queste nuove strutture la Facoltà di Giurisprudenza volta pagina – ha proseguito Grella- Ricordo come fosse ieri le condizioni di partenza, nel 1992. Docenti e studenti – s’iscrissero 999 persone – studiavano e lavoravano in condizioni pionieristiche. Mancava un po’ tutto, a volte anche l’essenziale. Oggi mi piace ringraziare anche loro, quelli che hanno creduto nell’avventura di una facoltà a Santa Maria e sono ora ottimi professionisti del diritto, nonostante abbiano dovuto affrontare sacrifici di ogni genere, durante gli anni della loro carriera universitaria”. Il Rettore avrebbe voluto inaugurare, in contemporanea al secondo lotto ristrutturato di Palazzo Melzi, anche l’aulario. Non ha potuto, però, perché mancano ancora gli arredi. Un inconveniente che gli ha offerto lo spunto per un’altra riflessione piuttosto critica sui meccanismi di appalto per le forniture universitarie: “ogni volta che bandiamo una gara per gli arredi apprendo sempre con stupore che arrivano da Domodossola. Sembra incredibile, ma è proprio così. Altro tempo sprecato, perché non è semplice far viaggiare materiali ingombranti da un capo all’altro dell’Italia”. 
Lorenzo Chieffi, il Preside della Facoltà di Giurisprudenza, il giorno dell’inaugurazione ha sul viso l’espressione di uno che ancora stenta a credere ai suoi occhi. “Abbiamo vissuto momenti di grande emergenza – ricorda- pareva che questi lavori non dovessero arrivare mai alla conclusione. Finalmente la Facoltà ha una struttura adeguata al prestigio scientifico ed alla forte richiesta del territorio. Ogni anno s’immatricolano ormai oltre un migliaio di ragazze e di ragazzi. Complessivamente, abbiamo circa 8000 iscritti. Adesso, tra Palazzo Melzi e l’aulario che è in fase di completamento, potremo garantire un servizio davvero adeguato agli studenti ed ai 58 docenti, tra ordinari, associati e ricercatori”. 
Inaugurata la nuova sede e in attesa che l’aulario sia completato anche con gli arredi, un’altra tappa importante sarà l’inaugurazione della nuova Casa dello Studente, realizzata a pochi metri da Palazzo Melzi. 
Fabrizio Geremicca
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