Una convention per rilanciare il Corso di Laurea in Scienze dell’amministrazione. L’ha organizzata – il 29 marzo, mentre andiamo stampa- il neo presidente del Consiglio di Coordinamento Didattico del Corso, prof. Federico Alvino che ci ha anticipato le questioni che sarebbero state affrontate durante l’incontro. “Il Corso di Laurea è stato riattivato quest’anno dopo due anni – ha spiegato- sia la Facoltà di Giurisprudenza che l’Ateneo vogliono dargli molta importanza. Perciò è giunto il momento di rilanciarlo”. Spazi, servizi agli studenti e rapporti con la Pubblica Amministrazione sono i temi all’ordine del giorno. “Il Corso ha bisogno di spazi dedicati, senza andare in conflitto con orari e spazi della Facoltà di Economia. Anche per gli adempimenti amministrativi occorrerebbe un presidio in via Acton (Scienze dell’amministrazione è un corso della Facoltà di Giurisprudenza, con segreteria a Nola, mentre le lezioni si tengono a Napoli, ndr). Per questo motivo è stata avanzata richiesta di nuovo personale”.
Gli studenti di Scienze dell’Amministrazione sono circa 500, ogni anno se ne iscrivevano sui 150. Quest’anno si è ripartiti con 80 nuove matricole. “E’ evidente che un Corso che si apre e si chiude desta preoccupazione nei potenziali studenti. Inoltre dovremmo trovare il modo di garantire un percorso dopo la triennale, dal momento che non c’è la specialistica. Ho pensato ad un Master sull’organizzazione dell’azienda pubblica, che consenta di acquisire un titolo superiore e al contempo attribuisca i crediti necessari per iscriversi ad una specialistica di Giurisprudenza o di Economia. Chi si laurea in Scienze dell’amministrazione, infatti, ha dei debiti formativi da colmare per l’iscrizione al corso di laurea di secondo livello”.
I rapporti con la P.A. vanno molto curati. “Più del 50% degli studenti sono dipendenti pubblici. Cercheremo di avviare corsi serali almeno per gli insegnamenti di base e per quelli più complessi. Inoltre, abbiamo già attivato una convenzione con il Consiglio Regionale, mentre trattative sono in corso con la Giunta della Campania e con la Provincia di Napoli, per organizzare dei corsi di formazione rivolti ai dipendenti. Chi li seguirà sostenendo regolarmente gli esami acquisirà 60 crediti per iscriversi a Scienze dell’Amministrazione”. E’ un’idea che ha trovato largo consenso tra i lavoratori. “La Regione Campania ha fatto un sondaggio in merito, rilevando che sarebbero 1400 le persone interessate a seguire il corso di formazione. Se solo il 10% di questi soggetti interessati si immatricolasse, avremmo dai 200 ai 300 studenti in più”.
Scienze dell’amministrazione può dare validi sbocchi occupazionali, soprattutto se andrà in porto il programma del prof. Alvino, che prevede il rafforzamento di tutto il sistema di rapporti e tirocini con la Pubblica Amministrazione (Regioni, Comuni, Province, enti vari, Agenzie delle Entrate e del Territorio). Si comprende inoltre benissimo come possa essere anche uno strumento importante di riqualificazione per chi lavora già. Il 29 marzo si è parlato di questo ed è stato anche presentato il programma di tutorato curato dal prof. Luigi Moschera, con l’assegnazione di un tutor per ciascuno studente.
Gli studenti di Scienze dell’Amministrazione sono circa 500, ogni anno se ne iscrivevano sui 150. Quest’anno si è ripartiti con 80 nuove matricole. “E’ evidente che un Corso che si apre e si chiude desta preoccupazione nei potenziali studenti. Inoltre dovremmo trovare il modo di garantire un percorso dopo la triennale, dal momento che non c’è la specialistica. Ho pensato ad un Master sull’organizzazione dell’azienda pubblica, che consenta di acquisire un titolo superiore e al contempo attribuisca i crediti necessari per iscriversi ad una specialistica di Giurisprudenza o di Economia. Chi si laurea in Scienze dell’amministrazione, infatti, ha dei debiti formativi da colmare per l’iscrizione al corso di laurea di secondo livello”.
I rapporti con la P.A. vanno molto curati. “Più del 50% degli studenti sono dipendenti pubblici. Cercheremo di avviare corsi serali almeno per gli insegnamenti di base e per quelli più complessi. Inoltre, abbiamo già attivato una convenzione con il Consiglio Regionale, mentre trattative sono in corso con la Giunta della Campania e con la Provincia di Napoli, per organizzare dei corsi di formazione rivolti ai dipendenti. Chi li seguirà sostenendo regolarmente gli esami acquisirà 60 crediti per iscriversi a Scienze dell’Amministrazione”. E’ un’idea che ha trovato largo consenso tra i lavoratori. “La Regione Campania ha fatto un sondaggio in merito, rilevando che sarebbero 1400 le persone interessate a seguire il corso di formazione. Se solo il 10% di questi soggetti interessati si immatricolasse, avremmo dai 200 ai 300 studenti in più”.
Scienze dell’amministrazione può dare validi sbocchi occupazionali, soprattutto se andrà in porto il programma del prof. Alvino, che prevede il rafforzamento di tutto il sistema di rapporti e tirocini con la Pubblica Amministrazione (Regioni, Comuni, Province, enti vari, Agenzie delle Entrate e del Territorio). Si comprende inoltre benissimo come possa essere anche uno strumento importante di riqualificazione per chi lavora già. Il 29 marzo si è parlato di questo ed è stato anche presentato il programma di tutorato curato dal prof. Luigi Moschera, con l’assegnazione di un tutor per ciascuno studente.