Una forte passione per lo studio delle lingue e la predisposizione a viaggiare: sono questi i requisiti fondamentali che, secondo il Preside Augusto Guarino, uno studente dovrebbe avere per iscriversi alla Facoltà di Lingue e Letterature Straniere. “E’ partendo da queste basi che si può pensare di affrontare un certo tipo di studi. Gli sbocchi occupazionali sono nel campo della comunicazione interculturale, ovvero in tutti i settori in cui è possibile rapportarsi con culture diverse. La prima chiave di accesso è appunto la lingua. Naturalmente, ciò non vuol dire solamente imparare il registro linguistico basilare, ma andare oltre. Non è necessario, cioè, imparare a chiedere a una persona come si chiama, ma capire anche a chi lo si può domandare e a chi invece no”. Un esempio relativo al mondo degli affari: “accade che una trattativa salti perché il modo di rapportarsi di un italiano nei confronti di un tedesco, un cinese o un polacco non rispetti determinati codici comportamentali, appartenenti ad ogni singola cultura”.
Lingue si presenta ai nastri di partenza del nuovo anno con un’offerta formativa decisamente modificata per effetto di indicazioni ministeriali. “Abbiamo evitato la frammentazione dei corsi, compattando gli esami e i Corsi di Laurea stessi”, dice Guarino. I Corsi di Laurea Triennali previsti sono, dunque, complessivamente tre: ‘Lingue, Letterature e Culture dell’Europa e delle Americhe’, che intende preparare gli studenti alle professioni in cui si richiedono buone capacità negli ambiti di traduzione e redazione; ‘Mediazione Linguistica e Culturale’, rivolta essenzialmente alla formazione della figura tradizionale del traduttore; ‘Plurilinguismo e Interculturalità nel Mediterraneo’, che nasce dalla fusione dei curricula tra i Corsi di Lingue, Culture e Letterature e Plurilinguismo e Culturalità. Le Lauree Magistrali saranno, invece, cinque: ‘Lingue e Letterature Europee e Americane’; ‘Traduzione Letteraria, Linguistica e Traduzione Specialistica; ‘Lingue e Comunicazione Interculturale in area Euro-mediterranea’.
Un aspetto positivo del nuovo ordinamento 270, fa notare il Preside, è la flessibilità dei percorsi. “Per fare un esempio pratico: oggi uno studente che abbia come requisiti un tot di crediti necessari può passare da un Corso di primo livello in Lettere a uno di secondo livello in Lingue e Letterature Straniere”. La possibilità di mutare rotta è molto importante: “a 18 anni è difficile avere le idee chiare sul proprio futuro. Io stesso, prima di iscrivermi all’Università, ero combattuto tra diverse opzioni di scelta. In questo senso, è giusto che si possa avere la possibilità di cambiare il proprio percorso di studi, anche dopo avere conseguito il titolo di primo livello”.
Tra i progetti in cantiere, la Facoltà ha quello di attivare nuove lingue: “le comunità romena e ucraina sono tra le più folte in Italia. Stiamo pensando di attivare nuovi insegnamenti, affinché si esca definitivamente dall’idea errata secondo la quale ormai tutti parlano l’inglese. E’ sicuramente importante conoscere la lingua internazionale, ma quando si ha a che fare con un Paese straniero è bene cercare di entrarci in contatto nel modo più stretto possibile”.
Lingue si presenta ai nastri di partenza del nuovo anno con un’offerta formativa decisamente modificata per effetto di indicazioni ministeriali. “Abbiamo evitato la frammentazione dei corsi, compattando gli esami e i Corsi di Laurea stessi”, dice Guarino. I Corsi di Laurea Triennali previsti sono, dunque, complessivamente tre: ‘Lingue, Letterature e Culture dell’Europa e delle Americhe’, che intende preparare gli studenti alle professioni in cui si richiedono buone capacità negli ambiti di traduzione e redazione; ‘Mediazione Linguistica e Culturale’, rivolta essenzialmente alla formazione della figura tradizionale del traduttore; ‘Plurilinguismo e Interculturalità nel Mediterraneo’, che nasce dalla fusione dei curricula tra i Corsi di Lingue, Culture e Letterature e Plurilinguismo e Culturalità. Le Lauree Magistrali saranno, invece, cinque: ‘Lingue e Letterature Europee e Americane’; ‘Traduzione Letteraria, Linguistica e Traduzione Specialistica; ‘Lingue e Comunicazione Interculturale in area Euro-mediterranea’.
Un aspetto positivo del nuovo ordinamento 270, fa notare il Preside, è la flessibilità dei percorsi. “Per fare un esempio pratico: oggi uno studente che abbia come requisiti un tot di crediti necessari può passare da un Corso di primo livello in Lettere a uno di secondo livello in Lingue e Letterature Straniere”. La possibilità di mutare rotta è molto importante: “a 18 anni è difficile avere le idee chiare sul proprio futuro. Io stesso, prima di iscrivermi all’Università, ero combattuto tra diverse opzioni di scelta. In questo senso, è giusto che si possa avere la possibilità di cambiare il proprio percorso di studi, anche dopo avere conseguito il titolo di primo livello”.
Tra i progetti in cantiere, la Facoltà ha quello di attivare nuove lingue: “le comunità romena e ucraina sono tra le più folte in Italia. Stiamo pensando di attivare nuovi insegnamenti, affinché si esca definitivamente dall’idea errata secondo la quale ormai tutti parlano l’inglese. E’ sicuramente importante conoscere la lingua internazionale, ma quando si ha a che fare con un Paese straniero è bene cercare di entrarci in contatto nel modo più stretto possibile”.