Per ottenere dei buoni risultati “bisogna lavorare duramente”

“Dopo tanti sacrifici è stato giusto concludere il nostro percorso universitario lì dove è cominciato – commenta Luigi Guida, anche lui corona d’alloro con 110 e lode, il 26 maggio, in Piazzale Tecchio – Con me c’erano mio padre e mia cugina e sono lieto che mi abbiano accompagnato a questo che è uno dei traguardi più importanti della mia vita”. Appassionato di disegno tecnico sin dal liceo, “sono un unicum in famiglia, dove sono tutti insegnanti di Italiano – scherza – A monte di un’iniziale indecisione tra Ingegneria Edile e Civile ho scelto la prima, focalizzandomi man mano sulla progettazione e sulle strutture e trovando, quindi, la naturale prosecuzione dei miei studi nel Corso STReGA”. I percorsi Triennali di Ingegneria “sono contenutisticamente più ampi e, quindi, capita sempre di incappare in qualche insegnamento per cui non ci sente portati – il suo scoglio, ad esempio, l’esame di Meccanica Razionale alla Triennale – Alla Magistrale, invece, si va nello specifico delle proprie passioni e, nel mio caso, posso dire di aver sostenuto un esame più stimolante dell’altro”. Stimolante, comunque, “non è sinonimo di facile. Per ottenere dei buoni risultati bisogna lavorare duramente. Ingegneria Strutturale e Geotecnica ha esami corposi perché richiedono lo svolgimento di molti progetti, il segreto è non farsi cogliere dal panico e imparare ad organizzarsi. La mia fortuna, purtroppo ante-Covid, è stata avere un bel gruppo di studio”. Il confronto “è sempre una strada vincente perché, laddove uno di noi non arrivi immediatamente alla soluzione, ci pensa un altro. Studiare da soli è proficuo solo fino ad un certo punto”. Per il futuro, Luigi non ha ancora le idee chiare: “In fondo mi sono laureato da pochissimo. Al momento sto studiando per conseguire l’abilitazione e accedere all’Albo degli Ingegneri, sezione A, settore Civile e Ambientale. Poi comincerò ad inviare curricula. Durante gli studi ho svolto spesso qualche lavoretto, ma nulla di impegnativo, e ora sono pronto per il mio primo incarico”. Aziende che si occupano di progettazione o focalizzate sulle costruzioni saranno le sue favorite, “ma non si può mai dire. Chi sceglie il nostro campo di studi sa che sta per entrare in un mondo sconfinato. Il Corso di Laurea non potrà mai preparare su tutto; dovrà dare le basi che ci metteranno in condizioni di approfondire da soli. Se c’è voglia e curiosità di farlo, naturalmente”. Poi confessa: “Tra pochi giorni avrò il mio primo colloquio. Incrociamo le dita”.
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