Nuovo Presidente di Consiglio di Corso di Laurea, a Conservazione dei Beni Culturali. Alessandra Perriccioli Saggese è stata eletta all’unanimità e subentra a Stefania Giglio Quilici, a sua volta passata, circa un mese fa, alla presidenza della facoltà di Lettere della Seconda Università.
Napoletana, cinquantatré anni, la Perriccioli insegna Storia della miniatura e Storia dell’arte medioevale. Si è laureata presso la Facoltà di Lettere della Federico II, corso di laurea in Lettere Moderne.
Un mandato, il suo, che coincide con una fase fondamentale, quella della trasformazione di Conservazione da corso di laurea quadriennale in corso di laurea articolato su una laurea triennale di primo livello ed una di secondo livello, da conseguire in cinque anni. “Questo è certamente l’appuntamento più importante del mio mandato- sottolinea la docente- Noi a Conservazione abbiamo già avviato sperimentalmente la riforma, sin da quest’anno. Abbiamo adottato per le matricole i moduli ed i crediti. Adesso dobbiamo proseguire nel lavoro intrapreso. Tra l’altro bisognerà approntare una serie di meccanismi che, sin dal prossimo anno, consentano agli studenti del vecchio ordinamento che lo desiderino di passare al nuovo sistema”.
Il mandato della professoressa Perriccioli coincide anche con un’altra tappa importante, per il Corso di laurea: il trasferimento nella nuova sede, all’interno dell’ex carcere borbonico di Santa Maria Capua Vetere. “Ad aprile, se non si verificheranno intoppi, passeremo nella nuova sede. La segreteria è già lì. Attendiamo con ansia questo momento, perché nella sede attualmente occupata la situazione non è delle migliori, sotto il profilo logistico. Ci mancano aule e spazi per la didattica”.
Non meno importante, la questione relativa agli sbocchi occupazionali dei laureati in Conservazione. Attualmente, per accedere ai concorsi banditi dalla Soprintendenza per i ruoli direttivi, devono frequentare due anni di Scuola di Specializzazione. “E’ una normativa che va modificata, ma noi possiamo solo dire la nostra, insieme agli altri corsi di laurea in Conservazione. Poi dipende dal Ministero. Comunque se ne sta discutendo”.
Napoletana, cinquantatré anni, la Perriccioli insegna Storia della miniatura e Storia dell’arte medioevale. Si è laureata presso la Facoltà di Lettere della Federico II, corso di laurea in Lettere Moderne.
Un mandato, il suo, che coincide con una fase fondamentale, quella della trasformazione di Conservazione da corso di laurea quadriennale in corso di laurea articolato su una laurea triennale di primo livello ed una di secondo livello, da conseguire in cinque anni. “Questo è certamente l’appuntamento più importante del mio mandato- sottolinea la docente- Noi a Conservazione abbiamo già avviato sperimentalmente la riforma, sin da quest’anno. Abbiamo adottato per le matricole i moduli ed i crediti. Adesso dobbiamo proseguire nel lavoro intrapreso. Tra l’altro bisognerà approntare una serie di meccanismi che, sin dal prossimo anno, consentano agli studenti del vecchio ordinamento che lo desiderino di passare al nuovo sistema”.
Il mandato della professoressa Perriccioli coincide anche con un’altra tappa importante, per il Corso di laurea: il trasferimento nella nuova sede, all’interno dell’ex carcere borbonico di Santa Maria Capua Vetere. “Ad aprile, se non si verificheranno intoppi, passeremo nella nuova sede. La segreteria è già lì. Attendiamo con ansia questo momento, perché nella sede attualmente occupata la situazione non è delle migliori, sotto il profilo logistico. Ci mancano aule e spazi per la didattica”.
Non meno importante, la questione relativa agli sbocchi occupazionali dei laureati in Conservazione. Attualmente, per accedere ai concorsi banditi dalla Soprintendenza per i ruoli direttivi, devono frequentare due anni di Scuola di Specializzazione. “E’ una normativa che va modificata, ma noi possiamo solo dire la nostra, insieme agli altri corsi di laurea in Conservazione. Poi dipende dal Ministero. Comunque se ne sta discutendo”.