Internazionalizzazione. Ha un nome preciso la priorità degli studenti di Medicina quando lo sguardo mira al futuro. Nell’ottica di un continuum con quanto realizzato nel recente passato, AsMed (Associazione degli Studenti di Medicina) riparte con l’intenzione di incrementare i servizi già rodati e di aprire il più possibile le vie d’accesso all’Erasmus, il programma di mobilità studentesca dell’Unione Europea. A parlarne è uno dei membri dell’Associazione, Gennaro Addato: “con il prof. Sabino De Placido e con i ragazzi che fanno parte della commissione Erasmus stiamo provando a implementare il numero delle borse di studio. Gli studenti che partono sono tanti, ma non ci basta”. Questo perché l’attenzione si concentra non su chi parte, ma su chi è costretto a rinunciare: “è vero che ogni anno partono circa novanta studenti, ma le richieste arrivano pure a toccare quota quattrocento. Perciò saremmo soddisfatti già se riuscissimo a incrementare di una decina il numero di borse di
studio”. Considerando un aspetto fondamentale: “l’internazionalizzazione non è soltanto un tema caro a noi studenti, ma è un punto cardine del programma del Rettore. È interesse dell’Università che ci sia un confronto con le realtà estere”. Non si chiede alcun cambiamento in merito alle norme di valutazione delle domande di partecipazione, sebbene in passato abbia fatto storcere un po’ il naso il colloquio motivazionale con i candidati: “abbiamo lavorato affinché la graduatoria venisse stilata nel modo più trasparente possibile. I colloqui motivazionali
sono stati pubblici e non hanno dato alcun problema. Cercheremo di non far cambiare le norme attualmente vigenti”. Si spera, invece, di poter riproporre al secondo semestre i corsi di lingua che hanno permesso ai ragazzi in procinto di partire per l’Erasmus di acquisire le competenze linguistiche di base: “la sinergia con il Centro Linguistico di Ateneo e il fatto di avere un nostro rappresentante nel direttivo ci ha permesso di offrire agli studenti lezioni di tedesco, francese e spagnolo seguite al Policlinico o al CLA”. Un piccolo rammarico: “quest’anno non è stato possibile attivare il corso di tedesco perché, per problemi di risorse, il CLA non ha potuto metterci a disposizione alcun docente”. Al Policlinico, intanto, proseguono step by step i lavori di ammodernamento delle strutture. Ha da poco rivisto la luce l’edificio 6. “Una bella vittoria”. È così che l’ha definita il Presidente AsMed Andrea de Siena: “aspettavamo l’apertura del 6. È un bellissimo edificio che presenta al suo interno la possibilità di
un collegamento con la sala operatoria per dare ai ragazzi la possibilità di osservare ciò che faranno in futuro”. Affiancando sempre più la pratica alla teoria. A tal proposito, iniziative come le clinical rotation: “hanno permesso agli studenti di avere un primo approccio con i pazienti. Il nostro obiettivo è provare a migliorarne l’organizzazione, per non appesantire eccessivamente il carico didattico”. Rivedere alcuni aspetti del tirocinio e organizzare
esercitazioni pratiche sono alcuni dei progetti principali che emergono dal mondo delle Professioni sanitarie. A spiegarlo è Lydia Framondi, ventunenne iscritta al terzo anno di Infermieristica, impegnata dallo scorso maggio come rappresentante degli studenti e Presidentessa dell’Associazione Sanitariamente: “l’obiettivo per il tirocinio è chiedere un tutor specifico che ci consenta di essere maggiormente seguiti e avere un programma specifico del lavoro da svolgere”. Nel bagaglio delle intenzioni c’è il “riproporre il corso di sutura tenuto l’anno scorso dal prof. Carlo De Werra. A questo vorremmo aggiungere anche un corso di medicazione”. Da definire il calendario: “probabilmente le esercitazioni saranno svolte a marzo, con la ripresa delle lezioni”. Più vicina, invece, la trasformazione dell’associazione Sanitariamente in Sanitariamente AsMed. Dovrebbe concretizzarsi tra qualche settimana. Un cambio nome che rappresenta “un modo per riproporre come associazione quella sinergia tra medici e infermieri che costituisce un elemento basilare della professione futura. I ragazzi di AsMed mi stanno dando una grossa mano. Siamo
una famiglia”.
studio”. Considerando un aspetto fondamentale: “l’internazionalizzazione non è soltanto un tema caro a noi studenti, ma è un punto cardine del programma del Rettore. È interesse dell’Università che ci sia un confronto con le realtà estere”. Non si chiede alcun cambiamento in merito alle norme di valutazione delle domande di partecipazione, sebbene in passato abbia fatto storcere un po’ il naso il colloquio motivazionale con i candidati: “abbiamo lavorato affinché la graduatoria venisse stilata nel modo più trasparente possibile. I colloqui motivazionali
sono stati pubblici e non hanno dato alcun problema. Cercheremo di non far cambiare le norme attualmente vigenti”. Si spera, invece, di poter riproporre al secondo semestre i corsi di lingua che hanno permesso ai ragazzi in procinto di partire per l’Erasmus di acquisire le competenze linguistiche di base: “la sinergia con il Centro Linguistico di Ateneo e il fatto di avere un nostro rappresentante nel direttivo ci ha permesso di offrire agli studenti lezioni di tedesco, francese e spagnolo seguite al Policlinico o al CLA”. Un piccolo rammarico: “quest’anno non è stato possibile attivare il corso di tedesco perché, per problemi di risorse, il CLA non ha potuto metterci a disposizione alcun docente”. Al Policlinico, intanto, proseguono step by step i lavori di ammodernamento delle strutture. Ha da poco rivisto la luce l’edificio 6. “Una bella vittoria”. È così che l’ha definita il Presidente AsMed Andrea de Siena: “aspettavamo l’apertura del 6. È un bellissimo edificio che presenta al suo interno la possibilità di
un collegamento con la sala operatoria per dare ai ragazzi la possibilità di osservare ciò che faranno in futuro”. Affiancando sempre più la pratica alla teoria. A tal proposito, iniziative come le clinical rotation: “hanno permesso agli studenti di avere un primo approccio con i pazienti. Il nostro obiettivo è provare a migliorarne l’organizzazione, per non appesantire eccessivamente il carico didattico”. Rivedere alcuni aspetti del tirocinio e organizzare
esercitazioni pratiche sono alcuni dei progetti principali che emergono dal mondo delle Professioni sanitarie. A spiegarlo è Lydia Framondi, ventunenne iscritta al terzo anno di Infermieristica, impegnata dallo scorso maggio come rappresentante degli studenti e Presidentessa dell’Associazione Sanitariamente: “l’obiettivo per il tirocinio è chiedere un tutor specifico che ci consenta di essere maggiormente seguiti e avere un programma specifico del lavoro da svolgere”. Nel bagaglio delle intenzioni c’è il “riproporre il corso di sutura tenuto l’anno scorso dal prof. Carlo De Werra. A questo vorremmo aggiungere anche un corso di medicazione”. Da definire il calendario: “probabilmente le esercitazioni saranno svolte a marzo, con la ripresa delle lezioni”. Più vicina, invece, la trasformazione dell’associazione Sanitariamente in Sanitariamente AsMed. Dovrebbe concretizzarsi tra qualche settimana. Un cambio nome che rappresenta “un modo per riproporre come associazione quella sinergia tra medici e infermieri che costituisce un elemento basilare della professione futura. I ragazzi di AsMed mi stanno dando una grossa mano. Siamo
una famiglia”.