La giornata dedicata alle Biotecnologie Industriali si chiude con il momento tanto atteso della premiazione dei migliori studenti, laureati fra giugno 2014 e marzo 2015. Selezionati dalla commissione presieduta dalla prof.ssa Renata Piccoli e costituita dai docenti Viola Calabrò, Giuseppe Oliviero e dalla ricercatrice Alessandra Piscitelli, sulla base di un regolamento che ha tenuto conto del curriculum comprendendo, nella valutazione, le lodi e il tempo impiegato. “Il regolamento è pubblico, se pensate che possa essere migliorato, siamo a disposizione – afferma la prof.ssa Piccoli che si definisce ‘una docente della prima ora’ del Corso di Studi – Abbiamo lavorato
in maniera molto intensa in questi anni, con colleghi e studenti. Penso che giornate come questa aiutino chi è ai primi anni e ha ancora tanti dubbi a buttare un occhio sul futuro e capire che i professori non sono né lontani, né terribili, che i programmi sono sostenibili e che quello che si deve attraversare non è un lungo tunnel buio”. Ecco i veri protagonisti della giornata, le loro storie, aspirazioni e passioni. Lilia Ruban, 26 anni, è nata in Ucraina ma vive a Napoli da dieci anni. Iscritta alla Magistrale, è risultata essere la migliore laureata Triennale. Ha scelto Biotecnologie seguendo i consigli di un amico di famiglia ma all’inizio era molto indecisa: “Dopo il primo semestre
ho capito che era il Corso migliore per me. Mi piacciono moltissimo le applicazioni concrete della biologia e della chimica”. Il futuro: “non voglio restare all’università ma cercare lavoro in un’industria”. I suoi suggerimenti: “informarsi su cosa si studia. Andare avanti con determinazione e, anche se non può piacere tutto quello che si fa, pensare solo a finire”. Laura Capasso, 22 anni, originaria di Frattamaggiore, in provincia di Napoli, è seconda
nella graduatoria Triennale e sta proseguendo gli studi. Sognava di iscriversi a Medicina. Respinta alla prova di ammissione, ha compiuto una deviazione che le ha cambiato la vita: “sono rimasta molto colpita dalle applicazioni pratiche della scienza e ho capito che questa era la strada più adatta a me. Ho scoperto materie che non conoscevo e mi hanno appassionata. Bisogna informarsi bene, però, non si studiano solo biologia e chimica, ci sono anche esami di area ingegneristica e si fa tanto laboratorio. Dopo la Laurea Magistrale, mi piacerebbe
andare all’estero”. Alessia Pancaro ha 23 anni, è di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta. Sogna di diventare ricercatrice fin dal liceo, magari in azienda, come i testimonial della giornata. E, perché no, all’estero. “All’inizio ho sostenuto il test di Medicina. Sono anche entrata, ma ho capito che quella delle Biotecnologie, con tutti i suoi risvolti applicativi, sarebbe stata una strada più adatta a me. Penso che si debba ragionare molto su sè stessi, capire cosa si vuole fare”. Saverio Niglio, 25enne di Agropoli, in provincia di Salerno, è il migliore laureato Magistrale selezionato dalla Commissione. Dottorando in Biotecnologie, dedica il premio ai suoi genitori: “per tutti i
sacrifici che hanno fatto per farmi studiare e il supporto che mi hanno sempre dato”. Vorrebbe impegnarsi nella ricerca in campo ambientale e trovare un’azienda che gli permetta di sviluppare biocarburanti di nuova generazione: “abbiamo bisogno di ridurre lo sfruttamento del pianeta. È stato questo che mi ha attirato fin dall’inizio e spinto ad andare avanti”. Mariamichela Lanzillo, 25 anni, di Cervinara in provincia di Avellino, dottoranda in
Microbiologia, è la seconda migliore laureata Magistrale della giornata: “ho nutrito tanti dubbi per tutto il mio primo anno universitario. Non avevo avuto molte informazioni a scuola e ho deciso in base alle materie, la Matematica, la Fisica, le discipline ingegneristiche. Passato questo momento, ho fatto tutto il mio percorso con tranquillità affrontando materie bellissime. Mi piacerebbe dedicarmi alla ricerca, trascorrere dei periodi all’estero, però vorrei restare a lavorare e vivere in Italia”. Joseph Spina, di Casoria (NA), terzo nella graduatoria Magistrale, è alla ricerca di lavoro: “non escludo la possibilità di tornare all’università, ma spero di riuscire ad inserirmi in un percorso aziendale. Mi piace questo settore, è dinamico e mette insieme teoria e pratica. Spero di avere l’opportunità di fare una buona gavetta, con prospettive di crescita. Questi studi presentano obiettivi che, all’inizio, sembrano un po’ sfocati, ma diventano subito molto nitidi. È utile, pertanto, avere già le idee chiare e orientare il proprio cammino attraverso gli esami a scelta”. La giornata ha visto il coinvolgimento e il contributo delle aziende ENCO (che ha
messo a disposizione alcuni premi, in particolare il tablet e i due mini tablet consegnati ai vincitori Triennali e l’hard drive esterno vinto dal terzo migliore laureato Magistrale), Capua BioService (assegno da mille euro per il primo classificato fra i laureati Magistrali), Agriges (assegno da cinquecento euro per la seconda classificata fra i laureati Magistrali) e Steroglass (coffee-break).
in maniera molto intensa in questi anni, con colleghi e studenti. Penso che giornate come questa aiutino chi è ai primi anni e ha ancora tanti dubbi a buttare un occhio sul futuro e capire che i professori non sono né lontani, né terribili, che i programmi sono sostenibili e che quello che si deve attraversare non è un lungo tunnel buio”. Ecco i veri protagonisti della giornata, le loro storie, aspirazioni e passioni. Lilia Ruban, 26 anni, è nata in Ucraina ma vive a Napoli da dieci anni. Iscritta alla Magistrale, è risultata essere la migliore laureata Triennale. Ha scelto Biotecnologie seguendo i consigli di un amico di famiglia ma all’inizio era molto indecisa: “Dopo il primo semestre
ho capito che era il Corso migliore per me. Mi piacciono moltissimo le applicazioni concrete della biologia e della chimica”. Il futuro: “non voglio restare all’università ma cercare lavoro in un’industria”. I suoi suggerimenti: “informarsi su cosa si studia. Andare avanti con determinazione e, anche se non può piacere tutto quello che si fa, pensare solo a finire”. Laura Capasso, 22 anni, originaria di Frattamaggiore, in provincia di Napoli, è seconda
nella graduatoria Triennale e sta proseguendo gli studi. Sognava di iscriversi a Medicina. Respinta alla prova di ammissione, ha compiuto una deviazione che le ha cambiato la vita: “sono rimasta molto colpita dalle applicazioni pratiche della scienza e ho capito che questa era la strada più adatta a me. Ho scoperto materie che non conoscevo e mi hanno appassionata. Bisogna informarsi bene, però, non si studiano solo biologia e chimica, ci sono anche esami di area ingegneristica e si fa tanto laboratorio. Dopo la Laurea Magistrale, mi piacerebbe
andare all’estero”. Alessia Pancaro ha 23 anni, è di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta. Sogna di diventare ricercatrice fin dal liceo, magari in azienda, come i testimonial della giornata. E, perché no, all’estero. “All’inizio ho sostenuto il test di Medicina. Sono anche entrata, ma ho capito che quella delle Biotecnologie, con tutti i suoi risvolti applicativi, sarebbe stata una strada più adatta a me. Penso che si debba ragionare molto su sè stessi, capire cosa si vuole fare”. Saverio Niglio, 25enne di Agropoli, in provincia di Salerno, è il migliore laureato Magistrale selezionato dalla Commissione. Dottorando in Biotecnologie, dedica il premio ai suoi genitori: “per tutti i
sacrifici che hanno fatto per farmi studiare e il supporto che mi hanno sempre dato”. Vorrebbe impegnarsi nella ricerca in campo ambientale e trovare un’azienda che gli permetta di sviluppare biocarburanti di nuova generazione: “abbiamo bisogno di ridurre lo sfruttamento del pianeta. È stato questo che mi ha attirato fin dall’inizio e spinto ad andare avanti”. Mariamichela Lanzillo, 25 anni, di Cervinara in provincia di Avellino, dottoranda in
Microbiologia, è la seconda migliore laureata Magistrale della giornata: “ho nutrito tanti dubbi per tutto il mio primo anno universitario. Non avevo avuto molte informazioni a scuola e ho deciso in base alle materie, la Matematica, la Fisica, le discipline ingegneristiche. Passato questo momento, ho fatto tutto il mio percorso con tranquillità affrontando materie bellissime. Mi piacerebbe dedicarmi alla ricerca, trascorrere dei periodi all’estero, però vorrei restare a lavorare e vivere in Italia”. Joseph Spina, di Casoria (NA), terzo nella graduatoria Magistrale, è alla ricerca di lavoro: “non escludo la possibilità di tornare all’università, ma spero di riuscire ad inserirmi in un percorso aziendale. Mi piace questo settore, è dinamico e mette insieme teoria e pratica. Spero di avere l’opportunità di fare una buona gavetta, con prospettive di crescita. Questi studi presentano obiettivi che, all’inizio, sembrano un po’ sfocati, ma diventano subito molto nitidi. È utile, pertanto, avere già le idee chiare e orientare il proprio cammino attraverso gli esami a scelta”. La giornata ha visto il coinvolgimento e il contributo delle aziende ENCO (che ha
messo a disposizione alcuni premi, in particolare il tablet e i due mini tablet consegnati ai vincitori Triennali e l’hard drive esterno vinto dal terzo migliore laureato Magistrale), Capua BioService (assegno da mille euro per il primo classificato fra i laureati Magistrali), Agriges (assegno da cinquecento euro per la seconda classificata fra i laureati Magistrali) e Steroglass (coffee-break).