“Faccio vita da ufficio, non pratico sport, quanti cucchiai d’olio al giorno dovrei consumare?”. “Vorrei smettere di fumare, posso avere una brochure?”. “Io sono dipendente dal caffè. È vero che fa bene al fegato e posso berne quanti ne voglio?”. È una cittadinanza di tutte le età, dai ragazzi in età scolare
agli anziani, quella che si è ritrovata al Policlinico collinare il 22 settembre, in occasione della prima delle due giornate di “Atelier della salute: esperienze, percorsi, soluzioni per vivere… meglio!”, la manifestazione firmata Scuola di Medicina e Chirurgia e Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II. Riflettori puntati su alimentazione, stili di vita corretti, prevenzione, informazione. Una lotta a stereotipi e idee confuse combattuta a colpi di stand informativi ed esperienziali, workshop interattivi, visite mediche gratuite ed attività en plein air condotte da società consolidate del panorama sportivo campano. A tal proposito il Presidente della Scuola di Medicina Luigi Califano: “quella di oggi è una grande iniziativa per la nostra struttura, aperta alla cittadinanza.
L’idea è di fare prevenzione, insegnare i corretti stili di vita, combattere i falsi miti della medicina, promuovere la prevenzione di tante patologie e presentare la struttura e l’offerta didattica della Scuola”. Incipit dei lavori affidato alla cerimonia inaugurale “Insieme contro i falsi miti”, moderata dalla giornalista Rai Chiara del Gaudio. Ha parlato di atelier come “officina, il luogo in cui i maestri, gli allievi e il pubblico lavorano insieme per trasmettere
il sapere” il ProRettore e latinista Arturo De Vivo che ha aggiunto: “l’Azienda e la Scuola di Medicina si aprono agli utenti, in funzione di un orientamento e di una informazione corretta che faccia giustizia dell’approssimazione. Esprimo il compiacimento della Federico II per l’iniziativa”. Promuovere stili di vita corretti sta diventando “l’imperativo categorico per il sistema di tutela della salute”, ha spiegato il Direttore Generale dell’Azienda Vincenzo Viggiani: “se non investiamo nella prevenzione, non avremo mai una struttura adeguata per affrontare i problemi che stanno avanzando in questi tempi”. Ma ci può essere salute su un pianeta non sano? A rivolgere l’interrogativo al pubblico che ha riempito quasi per intero l’Aula Magna Gaetano Salvatore è stato Mario Tozzi, geologo e divulgatore scientifico che ha passato in rassegna alcune delle problematiche che affliggono la Terra, partendo da un’aria irrespirabile, “in Italia crescono sempre più le morti dovute all’inquinamento atmosferico”, per passare poi ad acqua, spesso insufficiente o di scarsa qualità, e cibo: “è sufficiente per tutti? Se tutti i cinesi volessero mangiare lo stesso quantitativo di pesce che mangiano i giapponesi, occorrerebbero cento milioni di tonnellate solo per loro. Se ne pesca più o meno lo stesso quantitativo per tutto il mondo”. Insomma, non tutto procede per il meglio. Qualcosa va rivisto. I consigli: puntare a un’aria più pulita, “magari usando meno la macchina”, e fare attenzione a ciò che si mangia, “la dieta che seguiamo cambia l’ambiente, basti pensare al viaggio necessario per far arrivare sulle nostre tavole una bistecca argentina”. Nel frattempo, all’esterno dell’aula tutto è rimasto fermo fino all’arrivo del Cardinale di Napoli Crescenzio Sepe, autore della benedizione e del taglio del nastro che hanno dato il via a tutte le attività dell’Atelier della salute.
agli anziani, quella che si è ritrovata al Policlinico collinare il 22 settembre, in occasione della prima delle due giornate di “Atelier della salute: esperienze, percorsi, soluzioni per vivere… meglio!”, la manifestazione firmata Scuola di Medicina e Chirurgia e Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II. Riflettori puntati su alimentazione, stili di vita corretti, prevenzione, informazione. Una lotta a stereotipi e idee confuse combattuta a colpi di stand informativi ed esperienziali, workshop interattivi, visite mediche gratuite ed attività en plein air condotte da società consolidate del panorama sportivo campano. A tal proposito il Presidente della Scuola di Medicina Luigi Califano: “quella di oggi è una grande iniziativa per la nostra struttura, aperta alla cittadinanza.
L’idea è di fare prevenzione, insegnare i corretti stili di vita, combattere i falsi miti della medicina, promuovere la prevenzione di tante patologie e presentare la struttura e l’offerta didattica della Scuola”. Incipit dei lavori affidato alla cerimonia inaugurale “Insieme contro i falsi miti”, moderata dalla giornalista Rai Chiara del Gaudio. Ha parlato di atelier come “officina, il luogo in cui i maestri, gli allievi e il pubblico lavorano insieme per trasmettere
il sapere” il ProRettore e latinista Arturo De Vivo che ha aggiunto: “l’Azienda e la Scuola di Medicina si aprono agli utenti, in funzione di un orientamento e di una informazione corretta che faccia giustizia dell’approssimazione. Esprimo il compiacimento della Federico II per l’iniziativa”. Promuovere stili di vita corretti sta diventando “l’imperativo categorico per il sistema di tutela della salute”, ha spiegato il Direttore Generale dell’Azienda Vincenzo Viggiani: “se non investiamo nella prevenzione, non avremo mai una struttura adeguata per affrontare i problemi che stanno avanzando in questi tempi”. Ma ci può essere salute su un pianeta non sano? A rivolgere l’interrogativo al pubblico che ha riempito quasi per intero l’Aula Magna Gaetano Salvatore è stato Mario Tozzi, geologo e divulgatore scientifico che ha passato in rassegna alcune delle problematiche che affliggono la Terra, partendo da un’aria irrespirabile, “in Italia crescono sempre più le morti dovute all’inquinamento atmosferico”, per passare poi ad acqua, spesso insufficiente o di scarsa qualità, e cibo: “è sufficiente per tutti? Se tutti i cinesi volessero mangiare lo stesso quantitativo di pesce che mangiano i giapponesi, occorrerebbero cento milioni di tonnellate solo per loro. Se ne pesca più o meno lo stesso quantitativo per tutto il mondo”. Insomma, non tutto procede per il meglio. Qualcosa va rivisto. I consigli: puntare a un’aria più pulita, “magari usando meno la macchina”, e fare attenzione a ciò che si mangia, “la dieta che seguiamo cambia l’ambiente, basti pensare al viaggio necessario per far arrivare sulle nostre tavole una bistecca argentina”. Nel frattempo, all’esterno dell’aula tutto è rimasto fermo fino all’arrivo del Cardinale di Napoli Crescenzio Sepe, autore della benedizione e del taglio del nastro che hanno dato il via a tutte le attività dell’Atelier della salute.
I NUMERI DELL’EVENTO
2.300 visitatori partecipanti alle diverse iniziative proposte, di cui circa ,400 studenti provenienti da licei ed istituti superiori; 660 prestazioni mediche: i numeri dell’evento coordinato dal prof. Cesare Formisano e da Alessandra Dionisio dell’Ufficio Comunicazione dell’Azienda. 15 i workshop interattivi, in cui i professori e professionisti della Scuola di Medicina e dell’Azienda hanno incontrato i cittadini per affrontare insieme i falsi miti in tema di stili di vita; 30 stand esperienziali sui grandi temi che riguardano la gestione della salute; 5 show cooking frutto della collaborazione tra esperti di nutrizione e chef internazionali e campani; 10 diverse attività per l’area benessere sul prato centrale, dove si sono alternate performance sportive, tecniche di rilassamento, sessioni di Taichi, preparazione atletica ed appuntamenti per passeggiate nelle aree verdi del complesso ospedaliero, accompagnati da esperti di medicina dello sport e agronomi, 3 seminari sulle esperienze della Regione Campania in Europa, nell’ambito dell’innovazione a supporto della salute e una ventina di diverse tipologie di visite mediche specialistiche gratuite offerte alla cittadinanza.