Sarà una prima assoluta per Napoli la proiezione del 2 aprile presso il Cinema Filangieri di “Katyn” del regista polacco Andrzej Waida. Il film, che ha ricevuto anche una nomination agli Oscar e che tratta del massacro della foresta di Katyn, ha visto una scarsissima diffusione nelle sale cinematografiche italiane e nella nostra città arriverà per la prima volta grazie all’iniziativa organizzata da L’Orientale. L’idea -appoggiata dal prof. Valerio Caprara, docente di Storia del Cinema- è nata dall’interesse della prof.ssa Luigia Melillo, docente di Storia della Medicina, che già da due anni si occupa della questione.
“Tutto è iniziato – racconta la docente- con l’invito da parte del prof. Santini, ordinario di Storia della Medicina all’Università di Ginevra, ad un convegno internazionale su Katyn, che si tenne proprio nella città svizzera due anni fa, promosso dalla Croce Rossa Internazionale e dalle Facoltà di Lettere e di Medicina ginevrine. All’incontro furono invitati a relazione tutti i membri della Commissione sul Massacro istituita dalla Croce Rossa; io partecipai per l’Italia in rappresentanza del prof. Vincenzo Maria Palmieri, il quale, nel ’45, presentò alla Commissione la sua perizia sulla strage in cui si indicava la responsabilità dei sovietici. Palmieri è stato vittima, come tutti i membri della Commissione, di continui ricatti e persecuzioni”. Dietro il massacro di Katyn, che ha visto l’uccisione di circa 22 mila polacchi, tra i quali circa 8.000 ufficiali, per anni è caduto il silenzio e ogni tentativo di ricerca della verità è stato boicottato e insabbiato. Attribuito per mezzo secolo alle truppe naziste, solo nel 1990 il governo di Gorbaciov ha riconosciuto la responsabilità sovietica in quel massacro che ha visto morire quasi tutta la classe dirigente polacca. “Quando ho saputo del film di Waida ho pensato- continua la prof.ssa Melillo- che sarebbe stata una buona opportunità per recuperare le relazioni della Commissione e ripubblicare la perizia di Palmieri”.
“Avevo già visto il film a Berlino, ma stimolato dalla prof.ssa Melillo mi sono adoperato per organizzare quest’anteprima napoletana- spiega Caprara- Ho ricevuto la massima collaborazione da parte della Movimento Film, la coraggiosa casa di distribuzione italiana e da parte del Cinema Filangieri che ha trovato una serata per noi nonostante la fitta programmazione di questo periodo”.
La proiezione -gratuita- è prevista per le ore 20.30 del 2 aprile. Sarà anticipata dai saluti dei Rettori de L’Orientale, del Federico II e della Seconda Università oltre che dal Rettore della CRUI Polonia, dall’Ambasciatore polacco in Italia, dai rappresentanti della Croce Rossa Internazionale e dal direttore del Centro InterUniversitario di Ricerca Bioetica. Verrà inoltre presentata la ripubblicazione della perizia di Palmieri, ad opera della prof.ssa Melillo. A seguire la relazione del dott. Di Fiore, dottorando di ricerca, sulle pressioni e le campagne diffamatorie portate avanti sul massacro.
“Gli studenti sono i primi ad essere invitati. Io posso offrire la garanzia tecnica su questa pellicola di grande qualità. Nonostante il tema impegnativo, il film non stanca e non risulta criptico ma presenta un buon intreccio narrativo”, conclude il prof. Caprara.
Valentina Orellana
“Tutto è iniziato – racconta la docente- con l’invito da parte del prof. Santini, ordinario di Storia della Medicina all’Università di Ginevra, ad un convegno internazionale su Katyn, che si tenne proprio nella città svizzera due anni fa, promosso dalla Croce Rossa Internazionale e dalle Facoltà di Lettere e di Medicina ginevrine. All’incontro furono invitati a relazione tutti i membri della Commissione sul Massacro istituita dalla Croce Rossa; io partecipai per l’Italia in rappresentanza del prof. Vincenzo Maria Palmieri, il quale, nel ’45, presentò alla Commissione la sua perizia sulla strage in cui si indicava la responsabilità dei sovietici. Palmieri è stato vittima, come tutti i membri della Commissione, di continui ricatti e persecuzioni”. Dietro il massacro di Katyn, che ha visto l’uccisione di circa 22 mila polacchi, tra i quali circa 8.000 ufficiali, per anni è caduto il silenzio e ogni tentativo di ricerca della verità è stato boicottato e insabbiato. Attribuito per mezzo secolo alle truppe naziste, solo nel 1990 il governo di Gorbaciov ha riconosciuto la responsabilità sovietica in quel massacro che ha visto morire quasi tutta la classe dirigente polacca. “Quando ho saputo del film di Waida ho pensato- continua la prof.ssa Melillo- che sarebbe stata una buona opportunità per recuperare le relazioni della Commissione e ripubblicare la perizia di Palmieri”.
“Avevo già visto il film a Berlino, ma stimolato dalla prof.ssa Melillo mi sono adoperato per organizzare quest’anteprima napoletana- spiega Caprara- Ho ricevuto la massima collaborazione da parte della Movimento Film, la coraggiosa casa di distribuzione italiana e da parte del Cinema Filangieri che ha trovato una serata per noi nonostante la fitta programmazione di questo periodo”.
La proiezione -gratuita- è prevista per le ore 20.30 del 2 aprile. Sarà anticipata dai saluti dei Rettori de L’Orientale, del Federico II e della Seconda Università oltre che dal Rettore della CRUI Polonia, dall’Ambasciatore polacco in Italia, dai rappresentanti della Croce Rossa Internazionale e dal direttore del Centro InterUniversitario di Ricerca Bioetica. Verrà inoltre presentata la ripubblicazione della perizia di Palmieri, ad opera della prof.ssa Melillo. A seguire la relazione del dott. Di Fiore, dottorando di ricerca, sulle pressioni e le campagne diffamatorie portate avanti sul massacro.
“Gli studenti sono i primi ad essere invitati. Io posso offrire la garanzia tecnica su questa pellicola di grande qualità. Nonostante il tema impegnativo, il film non stanca e non risulta criptico ma presenta un buon intreccio narrativo”, conclude il prof. Caprara.
Valentina Orellana