Alla decima edizione i seminari di Storia e Cultura Giuridica promossi dalla prof.ssa Cristina Vano. Il ciclo di incontri si affianca alla didattica della disciplina di Storia del diritto medievale e moderno ed affronta il tema ‘Dimensioni giuridiche del soggetto sociale tra premoderno e postmoderno’, prescelto in quanto “mette a fuoco alcune figure sociali nel lungo periodo della storia occidentale, guardando sia la dimensione giuridica che la figura sociale femminile. Mi sta a cuore non incentrare i seminari sulla figura di genere femminile, riproducendo l’esito ‘ghettizzante’ che a volte assumono questi eventi”, sottolinea la prof.ssa Vano. Il tentativo è “quello di ripercorrere eventi importanti della storia sociale giuridica di lungo periodo, valorizzando la componente femminile nel contesto sociale di riferimento”. Nel primo appuntamento, si è tenuto il 16 marzo ed ha avuto come ospite la prof.ssa Beatrice Pasciuta dell’Università di Palermo, “siamo partiti dalla matrice teologica giuridica della sottomissione femminile al genere maschile. Come dal diritto canonico si è arrivati alla sottoispirazione giuridica della figura dell’uomo”. Poi (il 24 marzo) “abbiamo parlato di figure femminili fuori dall’ordinario come Matilde di Canossa, grazie all’intervento del prof. Luca Loschiavo dell’Università di Teramo. Si è discusso della posizione di un sovrano di sesso femminile, cosa non comune nel panorama medioevale”. Un salto di diversi secoli nel terzo appuntamento (31 marzo) quando, relatrice la prof.ssa Floriana Colao (Università di Siena), è stata messa a fuoco “la nascita del diritto agrario e la rilevanza estrema di alcuni lavoratori femminili della terra, come ad esempio le mondine”. Nell’incontro del 15 aprile “il prof. Carlos Petit Calvo dell’Universidad de Huelva ha parlato degli uomini e donne d’affari e di come iniziò la progressiva conquista nel diritto mercantile e commerciale delle donne”.
Due gli incontri a chiusura del calendario: il 21 aprile “ospiteremo la prof.ssa Claudia Storti della Statale di Milano che ha da poco pubblicato un libro sulla tratta degli schiavi; tratteremo il tema giuridico della schiavitù su persona o cosa, un argomento antichissimo declinato diversamente nel mondo giuridico odierno”; il 3 maggio il prof. Luigi Nuzzi (Università del Salento) parlerà “degli Indigeni e delle grandi vicende coloniali come la conquista delle Indie da parte della Spagna”.
Folta la platea. Gli studenti, che possono partecipare attivamente ponendo domande ai relatori, hanno risposto con grande interesse, così come nelle precedenti edizioni: “Cerchiamo di garantire ai ragazzi la possibilità di incontrare esperti e studiosi di livello internazionale, mantenendo un approccio comparativo e interdisciplinare con i colleghi del diritto positivo”.
Il ciclo si collega ad un progetto svolto in sinergia con un gruppo di dottorandi dell’area storica del diritto: “Un manuale di dimensione giuridica di soggetti sociali diversi, tra cui anche le donne, nel tentativo di dare rilievo allo spessore femminile e alle figure che hanno ricoperto”. Curiosità: “Le locandine che promuovono ciascun incontro raffigurano ogni volta un quadro diverso, particolare e significativo, scelto da un piccolo comitato di dottorandi. Segno del lavoro costante del gruppo di ricerca, nel voler fornire ai ragazzi ulteriori spunti di discussione. C’è un bell’equilibrio fra le parti. I seminari fanno da collante con il corso, che va decisamente bene”.
Due gli incontri a chiusura del calendario: il 21 aprile “ospiteremo la prof.ssa Claudia Storti della Statale di Milano che ha da poco pubblicato un libro sulla tratta degli schiavi; tratteremo il tema giuridico della schiavitù su persona o cosa, un argomento antichissimo declinato diversamente nel mondo giuridico odierno”; il 3 maggio il prof. Luigi Nuzzi (Università del Salento) parlerà “degli Indigeni e delle grandi vicende coloniali come la conquista delle Indie da parte della Spagna”.
Folta la platea. Gli studenti, che possono partecipare attivamente ponendo domande ai relatori, hanno risposto con grande interesse, così come nelle precedenti edizioni: “Cerchiamo di garantire ai ragazzi la possibilità di incontrare esperti e studiosi di livello internazionale, mantenendo un approccio comparativo e interdisciplinare con i colleghi del diritto positivo”.
Il ciclo si collega ad un progetto svolto in sinergia con un gruppo di dottorandi dell’area storica del diritto: “Un manuale di dimensione giuridica di soggetti sociali diversi, tra cui anche le donne, nel tentativo di dare rilievo allo spessore femminile e alle figure che hanno ricoperto”. Curiosità: “Le locandine che promuovono ciascun incontro raffigurano ogni volta un quadro diverso, particolare e significativo, scelto da un piccolo comitato di dottorandi. Segno del lavoro costante del gruppo di ricerca, nel voler fornire ai ragazzi ulteriori spunti di discussione. C’è un bell’equilibrio fra le parti. I seminari fanno da collante con il corso, che va decisamente bene”.
Su. Lu.
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