Quattro chiacchiere con gli student

“La struttura è funzionale, nuova e ci sono tanti  servizi. Di solito usufruisco della mensa e mi trovo molto bene, è sempre tutto buono e molto pulito. Anche il Corso di laurea è organizzato bene, si potrebbe far di meglio per l’orario, ma tendenzialmente non ho lamentele particolari”, dice Nicola Forte studente di Biologia Generale e Applicata. Nunzio Cifariello studia Fisica, ritiene che i servizi funzionano discretamente a Monte Sant’Angelo anche se “negli orari di punta c’è un po’ folla. Unico suggerimento, migliorerei i mezzi di trasporto: chi viene dalla provincia impiega parecchio a raggiungere la sede”. Angela Amiro, matricola a Biologia Generale e Applicata, è soddisfatta di questi primi mesi all’università; non usufruisce di tanti servizi (“mi porto il pranzo e studio a casa”). Approva il calendario delle lezioni che le consente di non recarsi tutti i giorni in Facoltà, perché è “di Terzigno e il viaggio è stancante, dura più di due ore”. La collega Giovanna Avino condivide la stessa sorte e gli stessi lunghi trasferimenti. Racconta “nelle aule studio, spesso c’è confusione però mi trovo benissimo”: ha sostenuto il primo esame di Citologia, “l’impatto si è sentito però la professoressa è stata bravissima”. Salvatore Iengo, studente di Informatica, ritiene buoni i servizi “mi capita spesso di mangiare in mensa e di comprare i libri nella libreria dei centri comuni”;  avverte però carenza di personale. Il suo Corso di Laurea: “è organizzato bene e c’è un buon rapporto numerico studenti docenti; anche il calendario didattico è ben programmato, anche se le finestre d’esame non sono quante vorremmo”. Nutre però timore per il futuro: “con molta probabilità dopo la laurea si deve  andare via da Napoli”. Soddisfatto anche Domenico Iannone, studente di Chimica che trascorre nel campus tutta la giornata: “la struttura è bella ed è organizzata abbastanza bene, spesso mangio in mensa e studio in biblioteca”. Chimica “ha un centinaio di iscritti l’anno, così se abbiamo un problema possiamo parlarne direttamente con i professori”.
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