Il CAOT diventa Servizio di Orientamento e Tutorato di Ateneo e viene centralizzato all’interno dell’Ufficio di Rettorato. Ne assume la direzione la prof.ssa Valeria Micillo, docente di Filologia Germanica, con esperienza nel settore in quanto componente della Commissione di Ateneo, Commissione che rimarrà attiva e nella quale operano diversi docenti interni all’Orientale.
“Con la ristrutturazione, il Servizio – spiega la prof.ssa Micillo – punterà non tanto sui grandi eventi, più che altro di facciata, ma sulla quotidianità attraverso il rapporto diretto e concreto con lo studente. Vogliamo portare il nostro intervento su un piano pratico, di interventi mirati: a volte i nostri studenti, o quelli che devono per la prima volta avvicinarsi all’Università, si sentono spaesati e non sanno a chi rivolgersi, per questo noi vogliamo lanciare una rete di punti di contatto per rispondere a tutte le loro esigenze”.
In concreto quest’attività si svilupperà, per quanto riguarda l’orientamento in entrata, in un più stretto contatto con le scuole superiori con interventi specifici per i singoli istituti. Relativamente all’orientamento in itinere, sono già stati migliorati i servizi degli sportelli informazione, “ma anche il sito web e le caselle di posta elettronica. Sia per gli studenti in ingresso che per quelli in itinere, è indispensabile avere a disposizione una rete di informazioni capillare e precisa”, aggiunge la Micillo. Una grossa fetta di lavoro sarà diretta al recupero dei fuori corso, sia della vecchia laurea quadriennale che delle triennali 509, attraverso programmi ad hoc. “Oltre ai fuori corso del vecchio ordinamento, che hanno bisogno di piani di recupero, ci sono già diversi fuoricorso delle triennali. In questi casi si tratta di ragazzi scoraggiati che vanno seguiti presentando loro anche alcune agevolazioni, magari appelli d’esame dedicati. Ci impegneremo per fornire loro delle sessioni d’esame straordinarie perché le riteniamo utili a velocizzare dei percorsi dove spesso finiscono per accavallarsi lezioni ed esami. Purtroppo non è facile per questioni organizzative; confidiamo sulla collaborazione dei colleghi”, aggiunge la docente. E passiamo al post-laurea, altro momento molto delicato. “L’inserimento nel mondo del lavoro sarà un punto centrale del nostro lavoro. Le nostre sono lauree umanistiche e quindi considerate ‘deboli’. Però questo termine si può e si deve trasformare in ‘forti’. Attualmente seguiamo i giovani fino a 18 mesi dal conseguimento della laurea; il nostro Ufficio stage e tirocini è molto dinamico nell’attivazione di tutti i progetti possibili allo scopo di fornire percorsi formativi alternativi ed integrativi e consentire il contatto tra laureati e aziende. Siamo contenti di notare che quando aziende e laureati si conoscono attraverso rapporti diretti, i nostri giovani sono molto apprezzati e favoriti nell’inserimento lavorativo”. Per portare avanti tutto questo lavoro e questi progetti, il Servizio ha aumentato anche il suo organico attraverso l’assunzione a tempo indeterminato di un’unità di personale e l’attivazione di due contratti a tempo determinato per altre due persone.
Valentina Orellana
“Con la ristrutturazione, il Servizio – spiega la prof.ssa Micillo – punterà non tanto sui grandi eventi, più che altro di facciata, ma sulla quotidianità attraverso il rapporto diretto e concreto con lo studente. Vogliamo portare il nostro intervento su un piano pratico, di interventi mirati: a volte i nostri studenti, o quelli che devono per la prima volta avvicinarsi all’Università, si sentono spaesati e non sanno a chi rivolgersi, per questo noi vogliamo lanciare una rete di punti di contatto per rispondere a tutte le loro esigenze”.
In concreto quest’attività si svilupperà, per quanto riguarda l’orientamento in entrata, in un più stretto contatto con le scuole superiori con interventi specifici per i singoli istituti. Relativamente all’orientamento in itinere, sono già stati migliorati i servizi degli sportelli informazione, “ma anche il sito web e le caselle di posta elettronica. Sia per gli studenti in ingresso che per quelli in itinere, è indispensabile avere a disposizione una rete di informazioni capillare e precisa”, aggiunge la Micillo. Una grossa fetta di lavoro sarà diretta al recupero dei fuori corso, sia della vecchia laurea quadriennale che delle triennali 509, attraverso programmi ad hoc. “Oltre ai fuori corso del vecchio ordinamento, che hanno bisogno di piani di recupero, ci sono già diversi fuoricorso delle triennali. In questi casi si tratta di ragazzi scoraggiati che vanno seguiti presentando loro anche alcune agevolazioni, magari appelli d’esame dedicati. Ci impegneremo per fornire loro delle sessioni d’esame straordinarie perché le riteniamo utili a velocizzare dei percorsi dove spesso finiscono per accavallarsi lezioni ed esami. Purtroppo non è facile per questioni organizzative; confidiamo sulla collaborazione dei colleghi”, aggiunge la docente. E passiamo al post-laurea, altro momento molto delicato. “L’inserimento nel mondo del lavoro sarà un punto centrale del nostro lavoro. Le nostre sono lauree umanistiche e quindi considerate ‘deboli’. Però questo termine si può e si deve trasformare in ‘forti’. Attualmente seguiamo i giovani fino a 18 mesi dal conseguimento della laurea; il nostro Ufficio stage e tirocini è molto dinamico nell’attivazione di tutti i progetti possibili allo scopo di fornire percorsi formativi alternativi ed integrativi e consentire il contatto tra laureati e aziende. Siamo contenti di notare che quando aziende e laureati si conoscono attraverso rapporti diretti, i nostri giovani sono molto apprezzati e favoriti nell’inserimento lavorativo”. Per portare avanti tutto questo lavoro e questi progetti, il Servizio ha aumentato anche il suo organico attraverso l’assunzione a tempo indeterminato di un’unità di personale e l’attivazione di due contratti a tempo determinato per altre due persone.
Valentina Orellana