Ragione e sentimento: le linee guida del TOUR DI ORIENTAMENTO targato SOFTel

Il camper con lo stemma della Federico II e targato SOFTel, il Centro di Ateneo per l’Orientamento, la Formazione e la Teledidattica, ha macinato chilometri per raggiungere di settimana in settimana Licei e Istituti della Campania. Napoli, Pomigliano d’Arco, Nola, Avellino, alcune delle mete impostate sul navigatore. Idee precise hanno viaggiato su quattro ruote, girando in lungo e in largo la Campania. Orientare oggi per accogliere in un domani vicino cervelli consapevoli delle difficoltà e pronti al sacrificio. Vendere Corsi di Laurea come se fossero pentole in offerta è un’intenzione che su quel camper non trova posto. È questa la rotta tracciata con decisione da Luigi Verolino, professore di Elettrotecnica in vari Corsi di Laurea in Ingegneria della Federico II che, in qualità di Direttore del SOFTel, ha parlato a migliaia di maturandi. “Il confronto diretto è importante per umanizzare l’Università. Per i ragazzi è spesso un’istituzione astratta. Penso che il contatto con le persone generi un salto culturale che può contribuire a spingere verso la scelta corretta”. Nessun proselitismo in aula: “l’obiettivo non è stato far iscrivere i ragazzi da noi, ma poter contare in futuro su intelligenze chiare e cuori ben allineati che scelgano di studiare seriamente e non di venire all’Università per perdere tempo o per uniformarsi agli altri. Gli studenti devono capire che la strada che stanno per intraprendere è irta di difficoltà e richiede cura, talento e impegno. Per fare un buon professionista ci vogliono anni di studio”. I Corsi più gettonati dalle future matricole? “Quelli dell’area tecnico-scientifica, in particolare Ingegneria, Matematica, Fisica e Chimica Industriale, Architettura e i Corsi dell’area sanitaria”. Ciò non significa che manchi interesse verso altri percorsi formativi: “adotto spesso come esempio il Corso di Agraria, facendo capire a chi mi ascolta che si tratta di una realtà dai numeri contenuti, ma che dà grande soddisfazione dal punto di vista occupazionale. Molti cadono dalle nuvole perché non la conoscono affatto”. Ansia e preoccupazione la fanno da padrone quando si tocca il discorso del come “affrontare i famigerati test d’ingresso ai Corsi di studio a numero chiuso, perché rappresentano una grossa difficoltà. Lo studente a scuola è abituato ad avere a disposizione tutto il tempo che vuole per ragionare. Nei test, invece, è contingentato”. Rispetto al passato sta crescendo il team degli orientatori: “nell’ultimo incontro in calendario, al Liceo Cantone di Pomigliano d’Arco, sono stato con il prof. Nicola Zambrano – docente di Biologia Molecolare – che ha parlato ai ragazzi di Biotecnologie per la Salute, un Corso che durante il tour è stato presentato da lui in prima persona o da qualche sua collaboratrice. È giusto che i Corsi di Laurea e i Dipartimenti facciano orientamento, ma allo stesso tempo è giusto che seguano il tour dell’Ateneo, perché è da questo giro che i ragazzi si aspettano le informazioni. È necessario ampliare la platea degli orientatori per portare messaggi, posizioni culturali e modi di presentare l’Università diversi”. Al Liceo Umberto di Napoli, il prof. Verolino si è alternato con il Direttore del Dipartimento di Ingegneria Elettrica e Tecnologie dell’Informazione Giorgio Ventre: “anche i Direttori di Dipartimento cominciano a muoversi in questa direzione. Mi sembra notevole che i docenti universitari ritengano che l’orientamento non è una perdita di tempo, ma un modo per sperare di avere studenti più motivati quando verranno da noi”. Il consiglio alle potenziali nuove leve: “andare dove porta il cuore. Allo slancio iniziale dettato dal sentimento, però, deve seguire la ragione. Conta marciare velocemente e bene. Negli studi servono rapidità ed efficacia. I ‘tagliatori di teste’ delle aziende guardano soprattutto al numero di anni impiegati per conseguire il titolo”. Il camper torna alla base, in attesa di nuovi tour di orientamento: “per me è stata un’esperienza utile sotto tutti i punti di vista. Spero lo sia stata anche per i ragazzi”