Residenze per studenti fuorisede a Palazzo Fuga

Trovare un alloggio, un appartamento -il più delle volte, costituito da due o, al massimo, tre camere da condividere con altri coinquilini- è un problema che ogni anno assilla migliaia di studenti provenienti da svariate regioni del Sud Italia e i numerosi ragazzi stranieri che scelgono di intraprendere i loro studi universitari a Napoli. Basta un solo preoccupante dato per comprendere le dimensioni del fenomeno: i fuori sede iscritti alle facoltà partenopee sono più di 62 mila, i posti letto disponibili 185. A tutti gli altri non resta che rivolgersi ai privati i quali, molto spesso, sono anche evasori fiscali e non stipulano alcun contratto con gli studenti.
Sulla questione, interviene il consigliere comunale Carlo Lamura di Alleanza Nazionale. Ha proposto all’assise cittadina, nella riunione del 19 febbraio, un ordine del giorno per l’istituzione di convenzioni tra gli atenei napoletani e l’amministrazione comunale mirate a riservare ulteriori aree già ristrutturate, o da ristrutturare a breve, di Palazzo Fuga (meglio conosciuto come “Real Palazzo dei Poveri”) a residenze per fuori-sede e studenti stranieri. Il documento è stato approvato all’unanimità. 
“Sono molto sensibile all’annoso problema degli alloggi – spiega il dott. Lamura –Abitando a Fuorigrotta, noto da anni i numerosi edifici che vengono fittati a studenti, iscritti soprattutto del Federico II. Negli anni Settanta, le Università di Napoli rappresentavano un riferimento e il primo approccio allo studio per migliaia di ragazzi residenti nel Meridione. Purtroppo, oggi, a mio avviso, stanno perdendo iscritti e competitività proprio a causa della mancanza di alloggi”. Un’esperienza personale: “mio figlio è uno studente fuori sede, è iscritto alla Luiss a  Roma. Fortunatamente, e soprattutto per il limitato numero di iscritti all’ateneo romano, ha trovato un alloggio all’interno dello stesso campus universitario a fronte di una spesa mensile di 300 euro. La proposta del consigliere nasce nell’ambito dell’iniziativa “Fondazione Città dei Giovani”, ideata dall’amministrazione e che predispone svariate attività legate al supporto dei giovani napoletani: dalle sale lettura ai cineforum alle postazioni internet, tutte soluzioni per la realizzazione di momenti di aggregazione. “La prima parte dei lavori di ristrutturazione è già in fase di completamento –aggiorna Lamura – e riguarda la zona centrale dell’immenso edificio storico. Il Comune organizza anche visite guidate per tutti i cittadini che, in questo modo, possono ammirare l’area ristrutturata. Palazzo Fuga è molto esteso, rimangono ancora lavori per uno spazio che è doppio di quello già ristrutturato. In questo contesto, c’è la possibilità di aprire aule universitarie e dipartimenti oltre ai necessari alloggi per gli studenti. Questo è, oltretutto, un modo per tramandare anche la storica vocazione di ospitalità di Palazzo Fuga, già dal Settecento, luogo di accoglienza per senza tetto”. 
La proposta non si ferma all’analisi della situazione degli studenti universitari ma guarda anche ai giovani ricercatori, a coloro che proseguono il loro percorso di studi con corsi di alta formazione. “Trovare un alloggio a questi ragazzi è un modo per consentire loro di rimanere a Napoli, evitando che giovani intelligenze si spostino fuori dalla regione”.
E’ logico che le residenze predisposte a palazzo Fuga non basteranno, e questo Lamura lo sa: “mi rendo conto che non si potrà risolvere il problema in pieno – conclude – per questo bisogna spronare l’esecutivo affinché effettivamente venga realizzato il progetto in tempi brevi. Anche le università devono premere sul Comune allo scopo di identificare le aree da adibire a residenze universitarie”.
(Ma.Es.)
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