Riconfermato alla guida del Dipartimento Multidisciplinare di Specialità Medico-chirurgiche ed Odontoiatriche della Seconda Università il prof. Angelo Itro, ordinario di Clinica Odontoiatrica. Alle elezioni, che si sono svolte il 3 febbraio, infatti, il Dipartimento ha votato compatto in favore del Direttore uscente con 41 voti su altrettanti votanti. Un risultato lusinghiero, specchio di una realtà coesa e che vuole lavorare nel segno della continuità: “È stata una grande soddisfazione perché ho avuto l’unanimità dei voti – commenta il prof. Itro – Anche se ero l’unico candidato, il fatto che non ci sia stata neanche una scheda bianca mi ha dato la sensazione di non aver sbagliato, di aver svolto bene il lavoro in questi ultimi tre anni. Ogni elezione è sempre carica di tensioni e di timori di non aver agito bene, invece il risultato è stata una conferma. I sacrifici e l’impegno sono stati ricompensati”.
Gli obiettivi per il prossimo triennio: “Stiamo lavorando su un gran numero di progetti, che dobbiamo portare a conclusione. Il significato della mia conferma sta proprio in questo: tre anni sono pochi nell’Università per riuscire a portare a termine qualcosa di concreto. Alla fine dei sei anni potremo mostrare un bilancio completo di quello che abbiamo fatto, sia sul piano della didattica e della ricerca che della gestione dipartimentale”.
Tra le questioni che stanno più a cuore al prof. Itro c’è quella del ricambio generazionale: “Un Dipartimento che funziona è quello che riesce a gratificare i colleghi più giovani, che riesce ad affidare ruoli e spazio adeguato alle nuove leve. In questo senso, nonostante tutte le difficoltà anche economiche che ci attanagliano, si stanno aprendo degli spiragli. Il Rettore Paolisso ha infuso una nuova linfa e dinamismo. Avendo la possibilità di interfacciarsi con il rettorato in maniera più veloce, si riesce ad essere più costruttivi e si riescono a risolvere con più facilità i problemi che di volta in volta si incontrano. In questo contesto si sta lavorando molto anche sulle progressioni di carriera, importantissimo strumento per tenere in vita il Dipartimento”.
Gli obiettivi per il prossimo triennio: “Stiamo lavorando su un gran numero di progetti, che dobbiamo portare a conclusione. Il significato della mia conferma sta proprio in questo: tre anni sono pochi nell’Università per riuscire a portare a termine qualcosa di concreto. Alla fine dei sei anni potremo mostrare un bilancio completo di quello che abbiamo fatto, sia sul piano della didattica e della ricerca che della gestione dipartimentale”.
Tra le questioni che stanno più a cuore al prof. Itro c’è quella del ricambio generazionale: “Un Dipartimento che funziona è quello che riesce a gratificare i colleghi più giovani, che riesce ad affidare ruoli e spazio adeguato alle nuove leve. In questo senso, nonostante tutte le difficoltà anche economiche che ci attanagliano, si stanno aprendo degli spiragli. Il Rettore Paolisso ha infuso una nuova linfa e dinamismo. Avendo la possibilità di interfacciarsi con il rettorato in maniera più veloce, si riesce ad essere più costruttivi e si riescono a risolvere con più facilità i problemi che di volta in volta si incontrano. In questo contesto si sta lavorando molto anche sulle progressioni di carriera, importantissimo strumento per tenere in vita il Dipartimento”.