Saggio degli studenti del corso di avviamento alla musica

Ridenti Iniziative Stimolano Matematiche Allegrie. È l’acronicmo di RISMA, nome della storica Commissione del Dipartimento di Matematica fondata dal prof. Paolo Fergola, dedita alla promozione di attività di formazione musicale che, il 27 maggio, presso la propria sede all’ultimo piano dei Centri Comuni di Monte Sant’Angelo, ha organizzato il saggio di chiusura di un corso gratuito di avviamento alla musica. Iniziativa rivolta agli iscritti di tutti i Corsi di Laurea della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base. Due pezzi, un blues e la colonna sonora de ‘La Carica dei 101’, a conclusione di un percorso durato un mese e mezzo, da aprile e metà maggio, con un appuntamento settimanale fisso, reso possibile dalla disponibilità della Scuola che ha stanziato i finanziamenti necessari a rinnovare l’iniziativa in autunno. “Abbiamo chiesto e ottenuto di riprendere in seno al Dipartimento gli incontri di musica, grazie anche alla disponibilità del Presidente Salatino. Sono ormai in pensione, ma ci tenevo a riproporre ancora una volta queste attività soprattutto in un momento in cui prevale una burocrazia poco attenta alle esigenze dei ragazzi e le azioni in loro favore incontrano solo opposizioni. Per rinnovare l’esperienza negli anni, proporremo di ricorrere alle quote di finanziamento dei progetti per gli studenti”, afferma il prof. Fergola.
I Maestri coinvolti nel progetto sono i musicisti del Centro di Formazione Musicale (cfmnapoli.it, info@cfmnapoli.it), nomi storici del jazz partenopeo come Bruno Persico (pianoforte), Massimo Mercogliano (basso), Enrico Del Gaudio (batteria) e Sergio Casamassima (chitarra). “È stato interessante e divertente, i ragazzi hanno subito fatto gruppo e frequentato con entusiasmo e assiduità le lezioni – racconta Persico – La ragazza che oggi si esibirà alla batteria all’inizio non sapeva nemmeno tenere le bacchette in mano. Siamo partiti in sordina, ora speriamo di crescere”.
Entusiasti gli studenti che hanno preso parte al progetto. “La batteria è una passione di famiglia, ma non ne avevo mai toccata una. Quando ho scoperto il seminario, sono stata molto contenta e devo dire che è stata un’esperienza davvero emozionante. Non pensavo di poter fare così tanto in così poco tempo”, confessa Federica Gigante, studentessa Magistrale di Geologia. “Sento di dover ringraziare chi ha mi ha dato questa possibilità – dice Davide Di Sarno, primo anno di Ingegneria Gestionale, anche lui batterista in erba, con già un po’ di esercizio nella pratica delle percussioni – Nella formazione universitaria la musica è basilare, perché va a braccio con tutte le materie. Trascurarla è come commettere un omicidio”. Antonella Bianchi, iscritta alla Laurea Magistrale di Fisica, ha il pallino del sassofono: “ma costa troppo e ho dovuto ripiegare sul pianoforte. Mi sono divertita, non è mai stato noioso, anzi si è trattato di un corso leggero che ci ha permesso di avere un’introduzione alla musica che ci consente di suonare discretamente, pur non sapendo leggere la musica alla perfezione. Un’occasione, una delle poche che l’università metta a disposizione”. Luca De Rosa, primo anno di Laurea Magistrale in Matematica, non è alla sua prima esperienza con il basso elettrico: “avevo già preso qualche lezione di basso e chitarra e ho aderito con piacere a questa bellissima iniziativa. É stata poco pubblicizzata, in tanti non ne erano a conoscenza persino in Dipartimento. Se si sapesse, ci sarebbero molte più adesioni. I Maestri poi sono molto bravi, sono riusciti a farci raggiungere una preparazione omogenea, pur partendo ciascuno da livelli diversi”.
Gli altri corsisti, tutti impegnati al pianoforte sono: Carmen Della Pietra (Ingegneria Biomedica) e Giuseppe Iodice, Antonia Leone e Valentina Perazzo (Fisica).
Simona Pasquale
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