Sarà completato a breve il nuovo Aulario in via Torretta

Acqua, aria, sole e vento: ci sono tutte le quattro fonti di energia rinnovabile nei vari insegnamenti che saranno erogati nella Magistrale interclasse di Energia e Ambiente attivata dal prossimo anno all’Università Vanvitelli. Il Corso, nato dalla sinergia tra i Dipartimenti di Ingegneria Civile, Design, Edilizia e Ambiente (Dicdea) e di Ingegneria Industriale e dell’Informazione (Dii), “molto innovativo, vede rarissimi esempi in Italia. Si tratta di un percorso formativo utile ai nostri giovani perché energia ed ambiente sono ormai parole chiave di tutti i nostri problemi. Se guardiamo in particolare al nostro territorio, questo argomento diventa importante soprattutto rispetto alla tematica ambiente e rifiuti”, spiega il prof. Alessandro Mandolini, Direttore del Dicdea. Il Corso combinerà, quindi, le competenze dell’ingegnere meccanico e di quello ambientale inserendosi in un quadro dove le energie rinnovabili rappresentano il futuro: “Non ci sarà solo lo studio della risorsa in sé ma anche il suo sfruttamento, quindi la parte strettamente ingegneristica: penso agli impianti idroelettrici, a quelli eolici o di produzione di energia elettrica. Se guardiamo nello specifico agli aspetti legati a problematiche ambientali incidenti sul nostro territorio, siamo sicuri di dare grande impulso ai temi della bonifica di siti contaminati o alla gestione rifiuti solidi urbani”.
Insomma, si tratta di una figura che dovrà avere una sua chiara collocazione sul mercato: “Attraverso un Corso interclasse cerchiamo di formare una figura che abbia una visione d’insieme. Anche perché ormai è chiaro che ulteriori livelli di specializzazione vanno conseguiti attraverso percorsi post laurea, come Master o dottorati”. Impegno anche sulla Laurea Triennale in Civile, Edile e Ambientale per stringere legami sempre più stretti con il mondo del lavoro: “per facilitare l’inserimento degli studenti nelle fasi di tirocinio e stage. Sono infatti aumentati i tirocini e sempre più tesi di laurea prendono spunto dalle attività intraprese nelle aziende, in modo da dare anche una continuità e maggiore forza all’impegno profuso”. Si prosegue anche sfruttando le possibilità offerte dall’alternanza Scuola/Lavoro: “ad interagire con il Comune di Aversa e le scuole sul territorio, per dar vita ad un progetto unico di formazione, che parta dal terzo anno delle superiori, su tematiche strettamente inerenti il territorio comunale, come il recupero dei beni artistici e monumentali, i trasporti o le infrastrutture idrauliche, i problemi legati alle cavità del sottosuolo che rappresentano una condizione di pericolo. Vogliamo fare sistema con scuole e istituzioni: è un modo per orientare ma soprattutto ha uno scopo sociale, ossia l’università lavora sul territorio stimolando nei giovani anche un grado di affezione verso la loro terra. Terra che conoscono poco e che spesso, purtroppo, sono costretti a lasciare”.
Geotecnica, primi in Italia
Si è lavorato molto bene anche sul versante della ricerca se i risultati dell’ultima VQR possono dirsi lusinghieri: “Il nostro Dipartimento si è collocato abbastanza bene perché, in riferimento al parametro sintetico R, abbiamo ricevuto valutazione 0,97, quindi siamo prossimi ad 1, a questo si aggiunge che nell’ambito dell’ingegneria civile abbiamo avuto 1,06. Tra i settori scientifico-disciplinari, quello della Geotecnica è risultato il primo in Italia. Siamo, dunque, molto soddisfatti. Possiamo essere considerati un’eccellenza in questo campo. Abbiamo lavorato bene, la stessa VQR riconosce che la nostra area è tra quelle che hanno segnato un progresso rispetto alla precedente valutazione. C’è stato uno sforzo collettivo da parte di tutti i colleghi dell’area ingegnerianel voler produrre una ricerca di qualità e nel voler comprendere bene imeccanismi di valutazione”. Una boccata di ossigeno arriver  invece per gli studenti con l’apertura, prevista entro l’estate, del nuovo aulario di via Torretta: 11 nuove aule con relative strutture di supporto. “Entro il 31 marzo saranno conclusi i lavori, quindi si procederà al completamento degli arredi. Per l’estate dovrebbe essere tutto pronto. È un importante potenziamento delle strutture della Scuola Politecnica. Inoltre, si stanno completando le procedure per la sicurezza antincendio e per la riapertura della bouvette".
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