È iniziata la seconda serie di incontri sul tema “Scrivere la città”. L’iniziativa parte dalle cattedre di Letteratura Italiana e Letterature comparate delle Università Federico II e Suor Orsola Benincasa , in collaborazione con il CIDI (Centro Iniziativa Democratica Insegnanti) di Napoli.
Il ciclo d’incontri si propone d’indagare su come dei testi letterari, che hanno al centro della narrazione la città, diventino un “modo di essere al mondo”, come direbbe Calvino, “un momento interpretativo della forma storica della città stessa”. L’intento è quello di accostare ad ogni romanzo un’esperienza reale, che vive nella quotidianità le stesse difficoltà oggetto della finzione. Questo per mostrare in che modo, attraverso la scrittura letteraria, si possano mettere in scena i problemi di una metropoli postmoderna. Ipotesi di partenza, quella di affidare i testi a lettori “non istituzionali”, ovvero non a critici letterari, ma a geografi, antropologi, architetti o registi, per vedere il tipo d’interpretazione che si può ricavare dal confronto diretto con le opere e con i loro autori.
Prossimi incontri da non perdere: venerdì 26 ottobre, alle ore 16.00, nell’Aula Piovani della sede di Porta di Massa con “Il flaneur criminale” dove lo scrittore Giuseppe Montesano parla con Fabio Amato; mercoledì 7 novembre alle ore 16.30 nella Sala degli Angeli del Suor Orsola si discuterà sul tema “Le città di frontiera”, protagonisti lo scrittore Mauro Covacich e Alessio D’Auria; gli ultimi due incontri si svolgeranno, a partire da giovedì 15, entrambi alla Biblioteca di area umanistica in Piazza Bellini alle 16.00. Nel primo si parlerà di “Quei fantastici anni ’80”, dove l’autore Nicola Lagioia si confronterà con Marino Niola, e in quello successivo, “Annegare nel/la città”, Luigi Pingitore discuterà con Francesco Patierno. Coordinatori i docenti: Raffaele Giglio, Nunzia Ruggiero, Ugo Olivieri e Francesco de Cristofaro.
Il ciclo d’incontri si propone d’indagare su come dei testi letterari, che hanno al centro della narrazione la città, diventino un “modo di essere al mondo”, come direbbe Calvino, “un momento interpretativo della forma storica della città stessa”. L’intento è quello di accostare ad ogni romanzo un’esperienza reale, che vive nella quotidianità le stesse difficoltà oggetto della finzione. Questo per mostrare in che modo, attraverso la scrittura letteraria, si possano mettere in scena i problemi di una metropoli postmoderna. Ipotesi di partenza, quella di affidare i testi a lettori “non istituzionali”, ovvero non a critici letterari, ma a geografi, antropologi, architetti o registi, per vedere il tipo d’interpretazione che si può ricavare dal confronto diretto con le opere e con i loro autori.
Prossimi incontri da non perdere: venerdì 26 ottobre, alle ore 16.00, nell’Aula Piovani della sede di Porta di Massa con “Il flaneur criminale” dove lo scrittore Giuseppe Montesano parla con Fabio Amato; mercoledì 7 novembre alle ore 16.30 nella Sala degli Angeli del Suor Orsola si discuterà sul tema “Le città di frontiera”, protagonisti lo scrittore Mauro Covacich e Alessio D’Auria; gli ultimi due incontri si svolgeranno, a partire da giovedì 15, entrambi alla Biblioteca di area umanistica in Piazza Bellini alle 16.00. Nel primo si parlerà di “Quei fantastici anni ’80”, dove l’autore Nicola Lagioia si confronterà con Marino Niola, e in quello successivo, “Annegare nel/la città”, Luigi Pingitore discuterà con Francesco Patierno. Coordinatori i docenti: Raffaele Giglio, Nunzia Ruggiero, Ugo Olivieri e Francesco de Cristofaro.