Economia si prepara al nuovo anno fissando le date per la prova di ammissione al 10 settembre e al 1° ottobre per la ripresa delle attività. Sono notizie che provengono dal Consiglio di Facoltà del 21 maggio, aperto con la presentazione delle due studentesse che si sono aggiudicate il Premio dedicato alla memoria di Lilli Basile, Silvia Granato e Maria Carannante, selezionate fra un gruppo di sei candidate (“l’edizione di quest’anno ha visto la partecipazione di un nutrito gruppo di pretendenti, tutte valide. A Lilli avrebbe fatto molto piacere, lei teneva molto alla formazione dei giovani”, dice il prof. Luciano Basile, docente della Facoltà di Architettura e fratello della professoressa scomparsa), e la comunicazione della vittoria degli studenti Luigi Schiavi e Giuseppe Sanzone, seguiti dalla prof.ssa Rosa Cocozza, alla competizione di trading fra università europee, organizzata dalla Bloomberg.
In ottica studentesca, le novità più interessanti sono rappresentate dalla proposta di regolamento per le tesi – Triennali e Magistrali – formulata dal prof. Giancarlo Guarino e dal Preside Achille Basile, sostenitore della rinuncia alla figura del correlatore o, secondo una mediazione avvenuta in Facoltà, alla sua trasformazione in una valutazione del lavoro di tesi sul quale esprimere un giudizio scritto. “Il regolamento della Laurea Magistrale prevede, come unica modifica, che il voto finale sia la media aritmetica dei pareri della Commissione”, spiega il Preside. Per quanto riguarda, invece, quello della tesi Triennale, gli interventi sono di maggiore rilevanza, in virtù degli enormi numeri di studenti da gestire per una prova da soli tre crediti. Troppo pochi per influire sulla media complessiva. Quindi, perché non trasformare la seduta di laurea in una normale sessione d’esame di una disciplina d’interesse, a cui associare un bonus in caso di lode o a fronte di un percorso di studi concluso in tempi rapidi? La proclamazione avrebbe luogo in un secondo momento, nel corso di una cerimonia collettiva. Restano ancora alcuni punti cruciali da definire. “L’influenza della Laurea Triennale sulla Magistrale è una questione dura da sciogliere. Si tratta di due percorsi distinti e tutti riconosciamo la necessità, per i ragazzi, di rimandare l’acquisizione di alcuni concetti ad un momento in cui si potrà stare più calmi. Per quanto riguarda, invece, chi proviene da altre università, si potrebbe fare un test, non vincolante per l’ammissione, ma che assegni un voto che gli studenti si portano in carriera”, suggerisce ancora il Preside.
“La strada attuale era stata percorsa perché avevamo molti studenti. D’ora in poi, però, non ce ne saranno più così tanti. Tutti hanno diritto alla possibilità di migliorarsi e si migliora solo con l’impegno. La tesina è l’unica occasione di crescita che, confrontandosi con un docente, uno studente ha e l’unica opportunità di appassionarsi ad una disciplina. Che senso ha sostenere un esame in una materia già affrontata? All’estero le tesi si discutono in Dipartimenti come quelli che ci accingiamo a varare, in cui tutti possono esprimere un giudizio e non esiste correlatore. Questi sono problemi numerici, di basso profilo e scarso interesse per gli studenti”, interviene più volte e con forza il prof. Carlo Lauro. “Egoisticamente, sarei felice se la tesi Triennale venisse abolita, ma non si può. Allora cerchiamo di non vedere solo gli aspetti negativi. Spetta alla serietà del docente assicurarsi che la verifica sia effettiva. È vero pure che solo durante il lavoro per la Laurea Magistrale si crea un rapporto professionale con gli studenti”, dice da parte sua il prof. Stefano Ecchia. “La tesi è un momento di confronto ma i due percorsi, triennale e biennale, sono disgiunti. Se è la serietà la motivazione che ci induce ad introdurre queste norme, allora vuol dire che da qualche altra parte dei docenti non sono stati in grado di valutare”, aggiunge il prof. Nicolino Castiello, a proposito del test di valutazione per gli studenti Magistrali. “Non credo che ci sia incompatibilità fra eliminare la seduta di laurea e la preparazione di un buon lavoro di tesi. Una seduta prende tempo ed il correlatore è uno che legge il lavoro la mattina della discussione. L’incompatibilità c’è ora”, sottolinea la prof.ssa Jaqueline Morgan. La linea degli studenti è di sostegno alla proposta triennale a patto che, al primo livello, si aggiungano dei punti al voto finale in caso di lode alla prova conclusiva: “gli studenti di confine, con la media del 100/110, potrebbero così raggiungere un 105/110 finale che eviterebbe lo sbarramento ai concorsi”, dice il presidente del Consiglio degli Studenti Michele Coppola. “Nessuno può negare che abbiamo un problema di gestione delle tesi, soprattutto in alcune materie, ed un altro legato al loro ruolo nella formazione – interviene il prof. Riccardo Mercurio – Il primo nasce anche dall’abitudine diffusa di scaricare su alcuni docenti il carico di lavoro perché c’è chi non vuole seguire le tesi. La cattiva gestione ha forse contribuito nel tempo a rendere le valutazioni meno significative. Su questo dobbiamo intervenire. Le tesi devono essere davvero un elemento di formazione e tutto dipende dal docente. In tutte le business school si tengono corsi a valle di attività correlate, sui quali si fa un report. L’attività è condivisa fra i docenti di un’area e, quando c’è una lettera di convocazione, ci si presenta alla riunione”.
In conclusione della seduta, la decisione di assegnare tre crediti agli studenti della Magistrale in Economia Aziendale che hanno seguito il corso di Marketing non convenzionale organizzato dal prof. Luigi Cantone in collaborazione con gli studenti dell’associazione Unina.
Simona Pasquale
In ottica studentesca, le novità più interessanti sono rappresentate dalla proposta di regolamento per le tesi – Triennali e Magistrali – formulata dal prof. Giancarlo Guarino e dal Preside Achille Basile, sostenitore della rinuncia alla figura del correlatore o, secondo una mediazione avvenuta in Facoltà, alla sua trasformazione in una valutazione del lavoro di tesi sul quale esprimere un giudizio scritto. “Il regolamento della Laurea Magistrale prevede, come unica modifica, che il voto finale sia la media aritmetica dei pareri della Commissione”, spiega il Preside. Per quanto riguarda, invece, quello della tesi Triennale, gli interventi sono di maggiore rilevanza, in virtù degli enormi numeri di studenti da gestire per una prova da soli tre crediti. Troppo pochi per influire sulla media complessiva. Quindi, perché non trasformare la seduta di laurea in una normale sessione d’esame di una disciplina d’interesse, a cui associare un bonus in caso di lode o a fronte di un percorso di studi concluso in tempi rapidi? La proclamazione avrebbe luogo in un secondo momento, nel corso di una cerimonia collettiva. Restano ancora alcuni punti cruciali da definire. “L’influenza della Laurea Triennale sulla Magistrale è una questione dura da sciogliere. Si tratta di due percorsi distinti e tutti riconosciamo la necessità, per i ragazzi, di rimandare l’acquisizione di alcuni concetti ad un momento in cui si potrà stare più calmi. Per quanto riguarda, invece, chi proviene da altre università, si potrebbe fare un test, non vincolante per l’ammissione, ma che assegni un voto che gli studenti si portano in carriera”, suggerisce ancora il Preside.
“La strada attuale era stata percorsa perché avevamo molti studenti. D’ora in poi, però, non ce ne saranno più così tanti. Tutti hanno diritto alla possibilità di migliorarsi e si migliora solo con l’impegno. La tesina è l’unica occasione di crescita che, confrontandosi con un docente, uno studente ha e l’unica opportunità di appassionarsi ad una disciplina. Che senso ha sostenere un esame in una materia già affrontata? All’estero le tesi si discutono in Dipartimenti come quelli che ci accingiamo a varare, in cui tutti possono esprimere un giudizio e non esiste correlatore. Questi sono problemi numerici, di basso profilo e scarso interesse per gli studenti”, interviene più volte e con forza il prof. Carlo Lauro. “Egoisticamente, sarei felice se la tesi Triennale venisse abolita, ma non si può. Allora cerchiamo di non vedere solo gli aspetti negativi. Spetta alla serietà del docente assicurarsi che la verifica sia effettiva. È vero pure che solo durante il lavoro per la Laurea Magistrale si crea un rapporto professionale con gli studenti”, dice da parte sua il prof. Stefano Ecchia. “La tesi è un momento di confronto ma i due percorsi, triennale e biennale, sono disgiunti. Se è la serietà la motivazione che ci induce ad introdurre queste norme, allora vuol dire che da qualche altra parte dei docenti non sono stati in grado di valutare”, aggiunge il prof. Nicolino Castiello, a proposito del test di valutazione per gli studenti Magistrali. “Non credo che ci sia incompatibilità fra eliminare la seduta di laurea e la preparazione di un buon lavoro di tesi. Una seduta prende tempo ed il correlatore è uno che legge il lavoro la mattina della discussione. L’incompatibilità c’è ora”, sottolinea la prof.ssa Jaqueline Morgan. La linea degli studenti è di sostegno alla proposta triennale a patto che, al primo livello, si aggiungano dei punti al voto finale in caso di lode alla prova conclusiva: “gli studenti di confine, con la media del 100/110, potrebbero così raggiungere un 105/110 finale che eviterebbe lo sbarramento ai concorsi”, dice il presidente del Consiglio degli Studenti Michele Coppola. “Nessuno può negare che abbiamo un problema di gestione delle tesi, soprattutto in alcune materie, ed un altro legato al loro ruolo nella formazione – interviene il prof. Riccardo Mercurio – Il primo nasce anche dall’abitudine diffusa di scaricare su alcuni docenti il carico di lavoro perché c’è chi non vuole seguire le tesi. La cattiva gestione ha forse contribuito nel tempo a rendere le valutazioni meno significative. Su questo dobbiamo intervenire. Le tesi devono essere davvero un elemento di formazione e tutto dipende dal docente. In tutte le business school si tengono corsi a valle di attività correlate, sui quali si fa un report. L’attività è condivisa fra i docenti di un’area e, quando c’è una lettera di convocazione, ci si presenta alla riunione”.
In conclusione della seduta, la decisione di assegnare tre crediti agli studenti della Magistrale in Economia Aziendale che hanno seguito il corso di Marketing non convenzionale organizzato dal prof. Luigi Cantone in collaborazione con gli studenti dell’associazione Unina.
Simona Pasquale