Sessione estiva troppo corta, petizione degli studenti

Non è ancora terminata la sessione straordinaria che gli studenti pensano già alla successiva. “Prevenire è meglio che curare..” dicono in coro, pronti a presentare una petizione. “Siamo stanchi di non poter sfruttare pienamente la sessione estiva – dice Marco Del Giudice, portavoce della proposta – Ogni anno gli appelli d’esame sono posizionati tutti in 20 giorni, tra fine giugno ed inizi luglio. In questo modo non c’è possibilità di sostenere due prove. Nella nostra Facoltà, le discipline non si preparano in due settimane”. Un disagio che gli studenti avvertono ogni anno: non sempre vengono rispettati i 15 giorni di distanza da un appello all’altro. “I corsi di materie come Commerciale o Procedura Penale termineranno il 30 maggio e subito dopo, in genere l’intervallo è di una settimana, iniziano gli esami. Inoltre, quasi sempre le prove di discipline ostiche vengono posizionate nella prima decade di luglio. Come si fa a preparare Commerciale in così breve tempo?”. Una sbirciatina ai calendari degli scorsi anni e la statistica è presto fatta. Quasi tutte le materie incentrano gli appelli nei primi giorni di luglio, mentre resta vacante la fine del mese. “Le vacanze fanno gola a tutti – ammette Floriana, studentessa che ha firmato la petizione – sarebbe bello poter smettere di studiare già a fine giugno. Purtroppo la vita degli studenti non può permettersi soste lunghe, per questo troviamo inammissibile che non vi siano appelli che vadano oltre il 10 del mese”. “Gli esami inizieranno quasi sicuramente il 4 giugno – incalza MariaLuisa – per terminare all’inizio di luglio. Come si può sperare di dare almeno due discipline? Raccogliamo firme per presentarle in Presidenza, diciamo no al ‘solito’ calendario estivo”. Altra questione: la possibilità per i fuori corso di dare esami anche nel mese di maggio. “Tanto tempo fa il mese di maggio era disponibile per tutti – dichiara Del Giudice – un’ancora di salvezza in una sessione così breve. Con l’avvento del semestre le cose sono cambiate. Eppure per le vecchie matricole non vi sono lezioni, né seminari integrativi. Se non è più possibile frequentare, perché non prevedere esami nel mese di maggio? Si tratterebbe di prevedere solo una data aggiuntiva, non credo si minerebbero equilibri preziosi”. La petizione, partita in sordina, “forse non era stata ben pubblicizzata”, a distanza di tre settimane ha raccolto già duecento firme. “La questione è molto sentita. Chiediamo, quindi, la possibilità di poter usufruire di tutto il mese di luglio e che materie come Commerciale, Procedura Civile o Penale, abbiano date più elastiche, che prevedano un maggior lasso di tempo per la preparazione”. Inoltre: “Sarebbe auspicabile che il mese di maggio sia reso disponibile per chi è ancora molto indietro negli studi, al fine di evitare l’incremento, sempre più costante, del numero dei fuoricorso”.
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