Si costituisce la Commissione Didattica Paritetica

Il 24 novembre sono stati eletti i nuovi membri della Commissione Didattica. In attesa che si conosca, nelle prossime settimane, il nome del Presidente, l’organo risulta composto dai professori Francesca Reduzzi Merola, Salvatore Prisco e Massimiliano Delfino, dal dott. Fabrizio De Vita e dai rappresentanti degli studenti in Consiglio di Dipartimento Stefania Russo, Vincenzo De Lisio e Francesco Petruzzi. 
Tesi di laurea, calendari d’esame, laboratorio di scrittura: i tre punti sui quali i rappresentanti degli studenti concentreranno la loro attenzione in Commissione. Stefania Russo, eletta con 8 voti (“è una grande soddisfazione, c’è stata la convergenza fra tutti i colleghi, questa cosa mi rende orgogliosa”), ritiene indispensabile si parta con l’affrontare “un tema serio, che ci sta molto a cuore: le sedute di laurea”. Sarebbe molto utile una data aggiuntiva alle quattro previste (marzo, luglio, ottobre e dicembre). “A nostro avviso si dovrebbe prevedere una seduta intermedia, ad aprile, per evitare che i laureandi siano costretti a pagare nuovamente le tasse se si sfora il mese di marzo. Capita che non si riesca a consegnare la tesi per febbraio, magari per pochi giorni, e che quindi la laurea slitti a luglio”. Purtroppo, aggiunge Stefania, “nel nostro Dipartimento non c’è la possibilità di impiegare quel tempo – 4 lunghi mesi – per dedicarsi alla pratica forense. Il ritardo si accumula ad altro ritardo, si entra nel mondo del lavoro a fine estate, praticamente settembre”. Altra questione da affrontare: il calendario degli appelli d’esame. “Nonostante gli sforzi fatti dai nostri predecessori – commenta Vincenzo De Lisio – non siamo riusciti ancora ad ottenere una calendarizzazione annuale delle sedute d’esame, diversamente da altri Dipartimenti. Apprendere le date un mese prima della prova è inconcepibile, non consente una programmazione sul lungo periodo, indispensabile per gli esami complessi”. Allo stesso modo, i calendari non tengono conto delle propedeuticità. “Capita, ad esempio, sia fissato prima l’appello dei complementari e poi quello della disciplina propedeutica. In questo modo si può sostenere un solo esame, rimandando quello che necessita della propedeuticità al mese successivo”. Occorre trovare il metodo: “ogni docente potrebbe comunicare il calendario degli appelli entro una data stabilita”. Si punta anche a consolidare progetti già avviati. “Chiederemo che il Laboratorio di scrittura degli atti giuridici diventi permanente – informa Francesco Petruzzi – I due incontri di Procedura Civile hanno raccolto molti consensi richiamando una platea non solo di studenti ma anche di laureati, molti dei quali iscritti alla Scuola di Specializzazione per le professioni legali. Questo è dato che fa riflettere: i laureati hanno bisogno di rafforzare la scrittura, lacuna non colmabile con la sola pratica forense”. Dunque, “c’è la volontà di tutti di trasformare il Laboratorio in esame complementare”. Non si escludono proposte di interventi sulla didattica: “per dare spazio a nuove discipline”. 
Su.Lu.
 
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