Sociologia pubblica gli atti del convegno su Max Weber

“Max Weber, un nuovo sguardo” è il volume, edito da Franco Angeli e a cura di Rossella Savarese, Gianfranco Pecchinenda, Giuseppe Di Costanzo, che racchiude le pubblicazioni degli atti dell’omonimo convegno, tenutosi il 13 e 14 ottobre 2005, e promosso dalla Facoltà di Sociologia, con la collaborazione dell’Assessorato all’Università e Ricerca Scientifica e il Consolato di Germania. “Un convegno, quello di due anni fa, omaggio ad un grande studioso – ha detto la prof.ssa Enrica Amaturo, Preside della Facoltà di Sociologia, in apertura della tavola rotonda tenutasi il 27 novembre presso la sede della Facoltà in occasione della pubblicazione degli atti del convegno – Nel 1905, la pubblicazione dei saggi ‘L’etica protestante e lo spirito del capitalismo’ e ‘L’oggettività conoscitiva della scienza sociale e della politica sociale’ portò ad una ridefinizione del mondo scientifico. Questa giornata è proprio l’occasione per riflettere insieme a coloro che non hanno seguito il convegno nel 2005…”. Presenti alla tavola rotonda: il prof. Gianfranco Pecchinenda, Direttore del Dipartimento di Sociologia; la prof.ssa Rossella Savarese, docente di Sociologia delle Comunicazioni di massa e, ospite, il prof. Giovanni Bechelloni. La prof.ssa Savarese parte dalla concezione di Weber dell’Occidente, visto come “un ideal-tipo di società” per arrivare alla lettura critica di Fulvio Tessitore. Con Bechelloni, ex Presidente del Corso di Laurea in Sociologia del Federico II oggi all’Università di Firenze, i temi trattati da Weber vengono ripresi e rovesciati grazie alle letture critiche di altri autori: da George Steiner a Leo Strauss citando “La rassegna italiana di Sociologia”. “La prima questione di Weber, da cui parto, – spiega Bechelloni – pone interrogativi su una modernità che va collegata senza dubbio all’antichità. E allora, ricollegandomi alle società del passato, mi chiedo se non si possa pensare che la società romana conteneva già attributi di una società moderna… Siamo alla questione della frattura tra antichi e moderni, dove per ‘antichi’ intendo sempre la società greco-romana…”. Secondo il prof. Pecchinenda “l’analisi de ‘L’Etica protestante e lo spirito del capitalismo’ sta nella complessità dei nessi causali, nel fenomeno delle idee e dei passaggi che si manifestano nella storia”. Un capolavoro, dunque, quello di Weber che produce nuovi sguardi, ogni volta che viene letto.
Maddalena Esposito
- Advertisement -





Articoli Correlati