Soddisfatti gli ingegneri

Tantissimi sono i giovani che si sono accalcati presso gli stand delle aziende presenti al Career Day nel tentativo di consegnare il proprio curriculum. L’affluenza è notevole, nonostante la giornata di pioggia. Grandi sono le aspettative che laureandi e laureati ripongono nell’evento.
“Sono un Ingegnere meccanico, il mio profilo è molto richiesto. Non so, però, se poi sarò effettivamente convocato da qualcuna delle aziende”, afferma Antonio Tortora. “E’ importante poter consegnare il curriculum dal vivo – asserisce l’Ingegnere meccanico Nicola Macena – Allo stand dell’Ansaldo ho potuto anche sostenere un colloquio con il Responsabile della progettazione”.
Meno soddisfatta è Giuditta Altea, laureata in Ingegneria chimica: “non ho avuto modo di fare alcun colloquio. Mi hanno permesso di consegnare il curriculum ma non è detto affatto che ne tengano conto”. “Cercano solo ingegneri ed economisti!”, si lamenta, delusa, Luisa Trombetta, laureata in Scienze della Comunicazione. “Varie imprese mi hanno consigliato di contattarle per uno stage appena finiti gli studi”, racconta Maria Liguori che studia Statistica e Informatica per l’Economia e le Imprese  alla Parthenope assieme a Francesco Spera e Giancarlo Cornelio. “Io andrei a lavorare con piacere anche all’estero ma mi devo impegnare seriamente nello studiare le lingue”, rileva Giancarlo mentre Francesco ribatte: “Non intendo spostarmi dalla Campania. Non mi va di allontanarmi dagli affetti”.
Maddalena Granata e Eliana Di Stefano, dopo la Triennale in Economia, si sono iscritte per la Specialistica l’una in Germania e l’altra a Venezia. “Ho deciso di cercare lavoro a Napoli ma, se non lo trovo in breve tempo, ripartirò per altre terre”, racconta Maddalena, ed Eliana è dello stesso parere: “A meno che non trovi un’opportunità in zona, faccio le valigie per l’estero”.
Polemico sulla manifestazione è un altro laureato in Economia, G. S.: “Sarebbe opportuno invitare solo aziende che hanno in programma assunzioni a breve termine. Molti hanno solo interesse ad incrementare le proprie banche dati. E’ un’operazione di immagine piuttosto che un evento realmente finalizzato all’occupazione”.
“Studio Giurisprudenza e mi sono resa conto che per noi giuristi non c’è tanta richiesta. Gli ambiti più interessanti sono quello previdenziale e di diritto del lavoro”, asserisce Rosaria Ciriello.
“Ci piacerebbe lavorare nell’ufficio marketing e comunicazione della multinazionale P&G”, rivelano Daniela Rescigno e Serena Corrido, laureande in Scienze della Comunicazione.
Numerosissimi sono i giovani presenti che hanno frequentato questo stesso Corso di Laurea. “Per noi laureati in Scienze della Comunicazione la situazione è avvilente – sostengono Eleonora Troise e Maria Vittoria Vanacore – Speravamo di trovare stand di aziende impegnate nel campo degli eventi o della pubblicità, o di agenzie di comunicazione di livello nazionale”.
“La nostra Laurea non è considerata. Dopo 60 esami ci sembra di aver studiato inutilmente. L’Unicef, ad esempio, cerca solo volontari. Noi possiamo soltanto elemosinare un posto da corriere espresso alla SDA”, affermano Rosa Di Lorenzo e Barbara Cresci. 
“La comunicazione non è fatta solo di teoria ma di professionalità – sostiene la Responsabile dell’Accademia della Comunicazione Annalisa Persia – I laureati devono investire in un Master per acquisire gli strumenti pratici che dovrebbe dar loro l’Università”.
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