“E’ meglio un 18 ben preso che un 30 ottenuto ingoiando pagine e pagine di manuali a memoria”. L’autore di questa affermazione provocatoria è il professor Francesco Amarelli, ordinario della quarta cattedra di Storia del Diritto Romano, che da marzo tiene lezione agli studenti del primo anno di Scienze Giuridiche. L’obiettivo del professore è formare studenti consapevoli di ciò che stanno imparando e non degli automi specializzati a imparare manuali a memoria.
Le lezioni del professore vanno sempre oltre la semplice illustrazione della disciplina. Spingono lo studente ad esercitare il proprio senso critico, a non dare per scontato tutto ciò che viene letto e ascoltato, ma ad analizzare, e, se necessario, imparare a selezionare fra le informazioni ricevute. Azzardare addirittura alla formulazione di chiavi di lettura proprie. E se il tentativo risulta un fallimento? Il professore al corso rassicura gli studenti: “cimentarsi nell’analisi delle fonti romane può solo accrescere la vostra conoscenza”. Infatti il professore spesso precisa che considera gli studenti dei suoi pari con minore esperienza ma con più fantasia.
Il manuale utilizzato dalla cattedra “Storia del Diritto Romano” (a cura dei professori Amarelli, De Giovanni, Garbarino, Schiamone e Vincenti) concentrare in trecento pagine le mille pagine e più dei vecchi testi. Un manuale da coadiuvare quindi con il corso. Si studiano anche due parti speciali: “Trasmissione Rifiuto Usurpazione” del prof. Amarelli e “Il Processo contro Gesù” a cura dei prof. Amarelli e Lucrezi. Fondamentale è la “Guida alle principali fonti latine”.
Molti studenti si interrogano sul metodo migliore per superare l’esame. I consigli ricorrenti del docente a lezione sono: frequentare il corso cercando di cogliere le minime sfumature, anche esempi attuali che possono sembrare lontani dal Diritto Romano. L’importante è frequentare in modo costante. “Un corso è utile se è seguito dall’inizio alla fine” puntualizza il professore. Per gli studenti che non frequentano ci sono speranze? Assolutamente si. Gli assistenti del professore sono molto disponibili e ricevono tutti i giorni a rotazione, in Dipartimento, che si trova a via Mezzocannone. In particolare, la dott.ssa Galgano (il mercoledì alle 10.00) è disponibile a tenere delle piccole simulazioni d’esame collettive.
Insomma, un corso diverso dal solito. Non studenti come macchine da esami ma giovani giuristi in erba dotati di una propria coscienza critica.
Mimmo De Maio
Le lezioni del professore vanno sempre oltre la semplice illustrazione della disciplina. Spingono lo studente ad esercitare il proprio senso critico, a non dare per scontato tutto ciò che viene letto e ascoltato, ma ad analizzare, e, se necessario, imparare a selezionare fra le informazioni ricevute. Azzardare addirittura alla formulazione di chiavi di lettura proprie. E se il tentativo risulta un fallimento? Il professore al corso rassicura gli studenti: “cimentarsi nell’analisi delle fonti romane può solo accrescere la vostra conoscenza”. Infatti il professore spesso precisa che considera gli studenti dei suoi pari con minore esperienza ma con più fantasia.
Il manuale utilizzato dalla cattedra “Storia del Diritto Romano” (a cura dei professori Amarelli, De Giovanni, Garbarino, Schiamone e Vincenti) concentrare in trecento pagine le mille pagine e più dei vecchi testi. Un manuale da coadiuvare quindi con il corso. Si studiano anche due parti speciali: “Trasmissione Rifiuto Usurpazione” del prof. Amarelli e “Il Processo contro Gesù” a cura dei prof. Amarelli e Lucrezi. Fondamentale è la “Guida alle principali fonti latine”.
Molti studenti si interrogano sul metodo migliore per superare l’esame. I consigli ricorrenti del docente a lezione sono: frequentare il corso cercando di cogliere le minime sfumature, anche esempi attuali che possono sembrare lontani dal Diritto Romano. L’importante è frequentare in modo costante. “Un corso è utile se è seguito dall’inizio alla fine” puntualizza il professore. Per gli studenti che non frequentano ci sono speranze? Assolutamente si. Gli assistenti del professore sono molto disponibili e ricevono tutti i giorni a rotazione, in Dipartimento, che si trova a via Mezzocannone. In particolare, la dott.ssa Galgano (il mercoledì alle 10.00) è disponibile a tenere delle piccole simulazioni d’esame collettive.
Insomma, un corso diverso dal solito. Non studenti come macchine da esami ma giovani giuristi in erba dotati di una propria coscienza critica.
Mimmo De Maio