Tasse, gli studenti si oppongono alla modifica delle fasce di reddito

E’ stato incentrato sulle nuove esigenze di razionalizzazione delle risorse e di risparmio il Senato Accademico del Parthenope lo scorso 17 novembre. La proposta di cambiare le fasce di reddito per la determinazione degli importi delle tasse non ha trovato d’accordo i rappresentanti degli studenti, i quali, alla prospettiva di un aumento generale, hanno risposto con l’invito a diminuire le tasse per i meno abbienti e ad aumentarle per le fasce più elevate. Anche la proposta di aumentare da 400 a 800 euro le tasse per i fuori corso ha trovato molte resistenze. E’ stata allora lanciata un’idea diversa e più equa: introdurre la fasciazione di reddito per la determinazione delle tasse anche per chi non è in regola con gli esami, partendo dal primo anno di fuori corso. Ad oggi, infatti, tutti i fuori corso pagano lo stesso importo (400 euro, appunto) a partire dal terzo anno. Per mitigare gli effetti della presenza dei fuori corso ai fini della valutazione ministeriale, qualcuno ha pensato di sostituire questa figura con quella dello studente ripetente, ma una simile soluzione sarebbe vantaggiosa solo per l’Ateneo, con gravi danni, però, per gli studenti, che resterebbero bloccati fino al momento del rientro in regola con gli esami. Anche questa proposta, dunque, ha destato delle perplessità e ne vanno approfonditi i contenuti. Come per quella che vorrebbe anticipare la chiusura dell’università dalle ore 20.00 alle 17.00 o alle 18.00, allo scopo di risparmiare sull’energia elettrica, almeno in questo periodo in cui la luce naturale diventa scarsa prima. 
Rinviata al Senato Accademico di dicembre la discussione sulla bozza di statuto della Fondazione Parthenope presentata il mese scorso dal Rettore. 
Una notizia positiva riguarda lo stato dei lavori a Villa Doria d’Angri, inagibile dall’inizio dell’anno accademico. Stanno procedendo celermente e a Villa Doria ha già riaperto il Centro Linguistico di Ateneo.
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