Teatro, cinema e grandi classici: gli ingredienti del corso di Letteratura Inglese del prof. Stefano Manferlotti. Il docente, con entusiasmo e voglia di fare, trasmette la sua passione per la materia agli studenti della Triennale e Magistrale di Lettere Moderne. “Se non si ha passione per ciò che si fa, come la si può trasmettere? Gli studenti, scherzando, sostengono che sono residente in Via Porta di Massa, 1. Questo fa capire come comprendano che amo il mio lavoro”. È il motivo per il quale sono stati coinvolti in attività esterne, oltre la tradizionale lezione in aula. “Ho avuto un’ottima Triennale. I miei settanta studenti hanno seguito il corso fino alla fine, senza perdere una lezione”, commenta soddisfatto il docente. “Bisogna organizzare un lavoro differente per Triennale e Magistrale. Gli studenti che si accostano per la prima volta allo studio devono partire dai rudimenti della materia, mentre gli specialisti hanno già una buona formazione alle spalle su cui poter lavorare. Infatti per costoro è necessario approfondire”. Tra le attività esterne previste dal professore, la visione di “Remake. Un racconto di tempesta”, spettacolo in scena a maggio al teatro Mercadante, rivisitazione de “La Tempesta” di Shakespeare. Proprio il poeta inglese è stato il protagonista del corso. Da qui anche l’interesse per il secondo spettacolo previsto nelle attività: “Sogno di una notte di mezza estate”, regia di Carlo Cecchi, al teatro Bellini.
È sempre Shakespeare l’argomento principale della Magistrale. Gli studenti hanno approfondito il dramma “Macbeth” e anche per loro, oltre alle letture critiche, è stata proposta un’attività esterna: un cineforum. “I film li abbiamo scelti insieme, tra quelli mai visti dai ragazzi”. “Antonio e Cleopatra”, con Giorgio Albertazzi, il “Don Giovanni” diretto da Joseph Losey, “Il processo” con la regia di Orson Welles, “I morti”, tratto dal libro di James Joyce, sono solo alcuni dei titoli scelti. Un’ampia tematica per discutere insieme e studiare la transcodificazione dal libro al film. Inoltre, iniziative seminariali hanno coinvolto i ragazzi. “L’Aula Piovani era stracolma in occasione del seminario organizzato dal prof. Francesco de Cristofaro, in cui ho parlato dell’antinaturalismo in Dickens, mentre il prof. Merlino di Flaubert”.
Numerosi stimoli, dunque, per un esame ritenuto dalla maggior parte degli studenti tra i più difficili da superare a Lettere. “Devo essere una guida, non un amico degli allievi. Il miglior insegnante è quello che con il tempo si rende superfluo”, dice il prof. Manferlotti che non dà una ricetta per passare l’esame. Ricetta implicita se alla domanda “Le attività esterne sono obbligatorie?” risponde convinto: “No. Gli studenti devono scegliere la cultura perché la amano, non perché vi sono costretti. Fanno un atto di fede per se stessi, non serve a niente far contento il professore”. Conoscenza e amore per la materia, dunque, la combinazione vincente per superare l’esame. E non manca il modo di dimostrare questo amore. Tra le iniziative lanciate dal docente, infatti, ce n’è anche una rivolta agli appassionati di Charles Dickens: “Risolvi il mistero di Edwin Drood”. Si tratta di portare a termine l’ultimo romanzo dello scrittore, rimasto incompiuto a causa della sua repentina morte. In occasione della ristampa del romanzo, gli studenti si possono cimentare nel trovare una conclusione, partecipando al concorso della cattedra di Letteratura Inglese, di concerto con la Biblioteca Nazionale: “Che fine ha fatto Edwin Drood? Risolvi il mistero in un capitolo”. Gli elaborati non dovranno superare le trentamila battute e devono essere inviati entro il 30 settembre all’indirizzo e-mail del docente: s.manferlotti@libero.it.
Novità in cantiere per i corsi del prossimo anno accademico. “Gli argomenti saranno: il rapporto tra la raccolta di racconti “Gente di Dublino” e l’“Ulisse” di Joyce, per la Magistrale; lo studio del “Riccardo III” di Shakespeare, per la Triennale”. Anche per l’anno venturo sono previste attività esterne. Ad esempio, la partecipazione allo spettacolo del Bellini “Riccardo III”, regia di Alessandro Gassman e all’omonimo spettacolo del teatro Galleria Toledo, con la regia di Laura Angiulli (“una delle personalità più attente al dialogo con le Università. Il biglietto per gli studenti, infatti, costerà un terzo del prezzo stabilito”).
Allegra Taglialatela
È sempre Shakespeare l’argomento principale della Magistrale. Gli studenti hanno approfondito il dramma “Macbeth” e anche per loro, oltre alle letture critiche, è stata proposta un’attività esterna: un cineforum. “I film li abbiamo scelti insieme, tra quelli mai visti dai ragazzi”. “Antonio e Cleopatra”, con Giorgio Albertazzi, il “Don Giovanni” diretto da Joseph Losey, “Il processo” con la regia di Orson Welles, “I morti”, tratto dal libro di James Joyce, sono solo alcuni dei titoli scelti. Un’ampia tematica per discutere insieme e studiare la transcodificazione dal libro al film. Inoltre, iniziative seminariali hanno coinvolto i ragazzi. “L’Aula Piovani era stracolma in occasione del seminario organizzato dal prof. Francesco de Cristofaro, in cui ho parlato dell’antinaturalismo in Dickens, mentre il prof. Merlino di Flaubert”.
Numerosi stimoli, dunque, per un esame ritenuto dalla maggior parte degli studenti tra i più difficili da superare a Lettere. “Devo essere una guida, non un amico degli allievi. Il miglior insegnante è quello che con il tempo si rende superfluo”, dice il prof. Manferlotti che non dà una ricetta per passare l’esame. Ricetta implicita se alla domanda “Le attività esterne sono obbligatorie?” risponde convinto: “No. Gli studenti devono scegliere la cultura perché la amano, non perché vi sono costretti. Fanno un atto di fede per se stessi, non serve a niente far contento il professore”. Conoscenza e amore per la materia, dunque, la combinazione vincente per superare l’esame. E non manca il modo di dimostrare questo amore. Tra le iniziative lanciate dal docente, infatti, ce n’è anche una rivolta agli appassionati di Charles Dickens: “Risolvi il mistero di Edwin Drood”. Si tratta di portare a termine l’ultimo romanzo dello scrittore, rimasto incompiuto a causa della sua repentina morte. In occasione della ristampa del romanzo, gli studenti si possono cimentare nel trovare una conclusione, partecipando al concorso della cattedra di Letteratura Inglese, di concerto con la Biblioteca Nazionale: “Che fine ha fatto Edwin Drood? Risolvi il mistero in un capitolo”. Gli elaborati non dovranno superare le trentamila battute e devono essere inviati entro il 30 settembre all’indirizzo e-mail del docente: s.manferlotti@libero.it.
Novità in cantiere per i corsi del prossimo anno accademico. “Gli argomenti saranno: il rapporto tra la raccolta di racconti “Gente di Dublino” e l’“Ulisse” di Joyce, per la Magistrale; lo studio del “Riccardo III” di Shakespeare, per la Triennale”. Anche per l’anno venturo sono previste attività esterne. Ad esempio, la partecipazione allo spettacolo del Bellini “Riccardo III”, regia di Alessandro Gassman e all’omonimo spettacolo del teatro Galleria Toledo, con la regia di Laura Angiulli (“una delle personalità più attente al dialogo con le Università. Il biglietto per gli studenti, infatti, costerà un terzo del prezzo stabilito”).
Allegra Taglialatela