Tra alta formazione ed attività culturali

Sembra puntare soprattutto sull’alta formazione e la specializzazione, con master e dottorati, il Dipartimento di Filosofia, diretto dal prof. Giuseppe Cacciatore. Un esempio il Master in Consulenza filosofica nel quale sono coinvolti, spiega il prof. Cacciatore, oltre all’Ateneo di Napoli, anche quelli di Cagliari e Pisa. Il Master prevede l’attivazione di convenzioni con enti pubblici come il Tribunale dei minori, puntando a realizzare una figura professionale che ad esempio in quella sede potrà affiancare psicologi e magistrati nell’assistenza ad udienze con minori coinvolti per poterne analizzare le specifiche problematiche etico-sociali. Una formazione annuale la cui didattica prevede una parte di teoria, una di stage, una di tirocinio, e il cui costo è in linea con i prezzi poco accessibili del mercato dei corsi post-laurea,  4.000 euro circa, che alla direzione del dipartimento giustificano soprattutto con i costi delle convenzioni con le varie istituzioni. Altro Master, per ora ancora in cantiere, è quello su Scienze e Fede, in collaborazione con lo Studio Dominicano. Un altro capitolo di alta formazione è quello dei Dottorati di eccellenza: quello promosso con l’Istituto per le scienze umane di Firenze sulle Geopolitiche e civiltà del Mediterraneo, quello in Filosofia, Ecologia e Scienze Umane negli scenari della globalizzazione o Filosofia e teoria delle scienze umane e, in collaborazione con l’Orientale, il  Dottorato in Culture dei paesi di lingue iberiche e iberoamericane. Per quanto riguarda gli appuntamenti culturali, è fissato invece per il 18 dicembre il convegno dedicato al filosofo Enzo Pace. Il Dipartimento di Filosofia è titolare di un progetto di ricerca di interesse nazionale incentrato sugli aspetti filosofici, culturali, politici dell’Interculturalità, i cui risultati saranno esposti in un convegno che avrà luogo il prossimo anno.
Anche al Dipartimento di Scienze Relazionali, uno dei fiori all’occhiello è costituito dall’alta formazione. Segnala il dottorato in Studi di Genere, la direttrice prof.ssa  Adele Nunziante Cesaro. Attivo da ormai sei anni raccoglie soprattutto ultimamente riconoscimenti crescenti e domande anche dall’estero e da altri atenei italiani. Sempre nel campo degli studi di genere è attivato anche un Corso di Perfezionamento, che nella scorsa edizione ha visto un alto numero di insegnanti partecipanti, mentre l’altro dottorato più classico è quello in Psicologia della Salute. Il Dipartimento è piuttosto attivo anche nei rapporti con altri atenei italiani ed esteri. “Si è appena concluso un convegno che abbiamo organizzato insieme alla Cattolica di Milano sul tema della trasformazione della famiglia – continua la prof.ssa Nunziante Cesaro- Siamo in contatto con il gruppo di Padova che lavora sulla previsione del rischio infantile ed a breve ospiteremo un esponente del modello Losanna, incentrato  sulla genitorialità e cura per la prevenzione precoce del rischio psichico”. Per volere del rettorato e dei sindacati, è stata affidata al Dipartimento la cura di un Centro Mobbing, per il quale è già stata predisposta una sede, un ufficio a sé con tanto di cartellino sulla porta. Per ora, fa sapere la Nunziante, che dovrebbe esserne poi il supervisore, si aspetta la disponibilità di quelli che tra i docenti sono psicologi clinici e che dovrebbero fornire l’attività di consulenza vera e propria.
Il nucleo più interessante delle ricerche interne al Dipartimento però sembra effettivamente ruotare intorno agli Studi di Genere. Per i primi di dicembre è previsto un incontro tra alcuni docenti del dottorato e esponenti della Provincia sulla necessità di mettere mano a questioni di genere anche nel campo della manualistica scolastica, dove i testi sono per lo più una successione di imprese e azioni declinate unicamente al maschile.  Così oltre ad un convegno sui transgender, a gennaio si terrà anche un incontro in cui discutere in maniera più compiuta di generi e libri di testo, ovvero “Che genere di saperi”, organizzato dalla Consulta Nazionale Provinciale, poiché è alle amministrazioni provinciali che va la supervisione dei testi che si adottano per le scuole medie e superiori, e dal collegio docenti del Dottorato degli Studi di Genere, i cui componenti saranno anche relatori durante la mattinata, oltre ad ospiti esterni e istituzionali; ma è nel pomeriggio della giornata che si andrà più sullo specifico, quando docenti e istituzioni incontreranno rappresentanti del mondo dell’editoria scolastica in una tavola rotonda in cui si spera si possa discutere concretamente di che genere dovranno essere i saperi futuri.
(V.S.)
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