Volti nuovi all’università, ma non al CUS. Sono quelli delle matricole che, per la prima volta, usufruiranno dei vantaggi riservati agli studenti universitari dal Centro Universitario Sportivo. Per molti di loro le strutture di via Campegna non hanno segreti, avendole frequentate quotidianamente già da diversi anni. È il caso di Francesco
Federico, diciotto anni, che sta muovendo i primi passi da studente di Chimica Industriale alla Federico II: “abito vicino alle strutture del CUS. Mia mamma pratica lì nuoto e, fino a poco tempo fa, la seguivo in questo sport”. Da ottobre il Francesco sportivo ha iniziato una nuova avventura, il fitness: “qualche volta andrò in piscina, ma avevo
bisogno di cambiare perché mi ero scocciato. Le agevolazioni per gli universitari sono importanti. Ci permettono di frequentare la struttura sia la mattina sia il pomeriggio. Anche sui prezzi mi sono trovato bene. Un trimestre, comprensivo di iscrizione e visita medica, mi è costato 135 euro”. Sulle prime volte in palestra: “la struttura mi è piaciuta molto, vorrei soltanto che gli allenatori dedicassero maggiore attenzione alle persone, perché non sempre ci riescono”. Ha già scelto l’attrezzo che userà di più: “amo correre, quindi credo che sfrutterò tanto il tapis roulant”. Altro anno, altro sport pure per Daniele Arfe, matricola di Lingue e Culture comparate a L’Orientale: “conosco il CUS da tanto tempo. Ho iniziato col basket, poi sono passato al nuoto e adesso ho scelto il fitness”. Come mai? “Voglio far crescere un po’ di massa muscolare”. L’obiettivo principale, però, “è trovare un momento di svago per
staccare dallo studio”. Impresa non semplice: “il mio programma prevedeva tre allenamenti a settimana, ma già l’inizio dei corsi mi ha fatto cambiare idea. Per rispettare quella scaletta dovrei andarci di sabato”. Oppure di domenica, quando la palestra sarà aperta dalle 9.30 alle 14.00: “è una notizia molto positiva per noi studenti. Permette di organizzarci meglio e di non perdere allenamenti”. Sarà così più semplice per lui alternare le ripetute in
palestra con lo studio di Spagnolo e Giapponese: “ho impiegato un anno per scegliere il Corso di Laurea. Alla fine ha prevalso il mio amore per le lingue e per i viaggi. Pur venendo da uno scientifico, di matematica non volevo sentirne più parlare”. Chi ne sentirà parlare tanto, invece, è Virgilio Calvanese, nuova leva di Ingegneria Aerospaziale alla Federico II: “mi trovo bene. È un Corso molto duro, ma me lo aspettavo”. Conosce da tanto il CUS: “ci vado da quando ero bambino. Ho iniziato con il basket, poi sono passato alla palestra e adesso ho scelto
nuoto”. Un cambiamento dettato dall’esigenza di poter organizzare meglio tutti i suoi impegni: “l’allenamento è più concentrato e al nuoto libero posso dedicarmi di sera”. Ha scelto la formula da dodici ingressi, con costo di 50 euro, per usufruire di “una piscina pulita e tenuta molto bene”. Non sarà una matricola Benedetta Liberti, che invano ha provato a entrare nel mondo di Medicina: “ho fatto il test, ma non l’ho superato. Al CUS mi toccherà
pagare l’integrazione da non universitaria”. Il fitness è al servizio del suo piano B: “mi sto preparando per un concorso nell’Esercito e devo mettermi in forma”. Nelle strutture di Fuorigrotta ha mosso i primi passi: “ci andavo già da bambina per il nuoto”. Sport che, dopo una lunga pausa, ha ripreso un paio di anni fa: “adoravo nuotare lì. L’istruttrice, Flavia Piemonte, è rigida, ma bravissima a insegnare. Ho suggerito a molte mie amiche di iscriversi al
CUS”. Dalla piscina alla palestra: “funziona benissimo, le attrezzature sono moderne e veloci. Qualche mio amico usa ‘l’istruttore digitale’, il piano di allenamento su chiavetta USB. Io al momento preferisco la tradizionale scheda cartacea”. Lei, come tutti gli allievi di fitness, potrà chiedere consigli al tecnico Italo Gatta che, in merito all’apertura domenicale della palestra, afferma: “abbiamo voluto fornire un servizio sempre più completo e rispondente
alle aspettative dei nostri utenti”. La domenica mattina: “non si terranno corsi, ma sicuramente ci sarà un istruttore in sala”. Lo scopo è: “continuare a essere un punto di riferimento per i giovani universitari che vogliono fare sport e per tutto il territorio. Il centro offre tante possibilità”. Incoraggiante l’inizio dei lavori in palestra: “già dal 3 ottobre c’è
stato uno scatto numerico notevole. Per le iscrizioni c’erano file all’ingresso molto lunghe. Abbiamo avuto la risposta che ci aspettavamo”.
Federico, diciotto anni, che sta muovendo i primi passi da studente di Chimica Industriale alla Federico II: “abito vicino alle strutture del CUS. Mia mamma pratica lì nuoto e, fino a poco tempo fa, la seguivo in questo sport”. Da ottobre il Francesco sportivo ha iniziato una nuova avventura, il fitness: “qualche volta andrò in piscina, ma avevo
bisogno di cambiare perché mi ero scocciato. Le agevolazioni per gli universitari sono importanti. Ci permettono di frequentare la struttura sia la mattina sia il pomeriggio. Anche sui prezzi mi sono trovato bene. Un trimestre, comprensivo di iscrizione e visita medica, mi è costato 135 euro”. Sulle prime volte in palestra: “la struttura mi è piaciuta molto, vorrei soltanto che gli allenatori dedicassero maggiore attenzione alle persone, perché non sempre ci riescono”. Ha già scelto l’attrezzo che userà di più: “amo correre, quindi credo che sfrutterò tanto il tapis roulant”. Altro anno, altro sport pure per Daniele Arfe, matricola di Lingue e Culture comparate a L’Orientale: “conosco il CUS da tanto tempo. Ho iniziato col basket, poi sono passato al nuoto e adesso ho scelto il fitness”. Come mai? “Voglio far crescere un po’ di massa muscolare”. L’obiettivo principale, però, “è trovare un momento di svago per
staccare dallo studio”. Impresa non semplice: “il mio programma prevedeva tre allenamenti a settimana, ma già l’inizio dei corsi mi ha fatto cambiare idea. Per rispettare quella scaletta dovrei andarci di sabato”. Oppure di domenica, quando la palestra sarà aperta dalle 9.30 alle 14.00: “è una notizia molto positiva per noi studenti. Permette di organizzarci meglio e di non perdere allenamenti”. Sarà così più semplice per lui alternare le ripetute in
palestra con lo studio di Spagnolo e Giapponese: “ho impiegato un anno per scegliere il Corso di Laurea. Alla fine ha prevalso il mio amore per le lingue e per i viaggi. Pur venendo da uno scientifico, di matematica non volevo sentirne più parlare”. Chi ne sentirà parlare tanto, invece, è Virgilio Calvanese, nuova leva di Ingegneria Aerospaziale alla Federico II: “mi trovo bene. È un Corso molto duro, ma me lo aspettavo”. Conosce da tanto il CUS: “ci vado da quando ero bambino. Ho iniziato con il basket, poi sono passato alla palestra e adesso ho scelto
nuoto”. Un cambiamento dettato dall’esigenza di poter organizzare meglio tutti i suoi impegni: “l’allenamento è più concentrato e al nuoto libero posso dedicarmi di sera”. Ha scelto la formula da dodici ingressi, con costo di 50 euro, per usufruire di “una piscina pulita e tenuta molto bene”. Non sarà una matricola Benedetta Liberti, che invano ha provato a entrare nel mondo di Medicina: “ho fatto il test, ma non l’ho superato. Al CUS mi toccherà
pagare l’integrazione da non universitaria”. Il fitness è al servizio del suo piano B: “mi sto preparando per un concorso nell’Esercito e devo mettermi in forma”. Nelle strutture di Fuorigrotta ha mosso i primi passi: “ci andavo già da bambina per il nuoto”. Sport che, dopo una lunga pausa, ha ripreso un paio di anni fa: “adoravo nuotare lì. L’istruttrice, Flavia Piemonte, è rigida, ma bravissima a insegnare. Ho suggerito a molte mie amiche di iscriversi al
CUS”. Dalla piscina alla palestra: “funziona benissimo, le attrezzature sono moderne e veloci. Qualche mio amico usa ‘l’istruttore digitale’, il piano di allenamento su chiavetta USB. Io al momento preferisco la tradizionale scheda cartacea”. Lei, come tutti gli allievi di fitness, potrà chiedere consigli al tecnico Italo Gatta che, in merito all’apertura domenicale della palestra, afferma: “abbiamo voluto fornire un servizio sempre più completo e rispondente
alle aspettative dei nostri utenti”. La domenica mattina: “non si terranno corsi, ma sicuramente ci sarà un istruttore in sala”. Lo scopo è: “continuare a essere un punto di riferimento per i giovani universitari che vogliono fare sport e per tutto il territorio. Il centro offre tante possibilità”. Incoraggiante l’inizio dei lavori in palestra: “già dal 3 ottobre c’è
stato uno scatto numerico notevole. Per le iscrizioni c’erano file all’ingresso molto lunghe. Abbiamo avuto la risposta che ci aspettavamo”.