Tre nuovi Direttori di Dipartimento

Fabrizio Amatucci a Giurisprudenza
Eletto con 82 voti su 89 aventi diritto, il prof. Fabrizio Amatucci è il nuovo Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza. La consultazione è stata convocata il 16 dicembre, dopo le dimissioni del prof. Gian Paolo Califano.
“Credo che il dato più rilevante, e che mi dà tanta fiducia e un forte incoraggiamento, è quello di una quasi unanimità di consenso, che rispecchia una forte unità all’interno del Dipartimento”, il commento del neo eletto.
Docente di Diritto Tributario, aveva già guidato il Dipartimento di Scienze Giuridiche dal 2009 al 2012, prima della riforma Gelmini. L’incarico si preannuncia impegnativo. “Dovranno essere rivisti gli obiettivi formativi, soprattutto in relazione alla Riforma delle Magistrali che sta per essere approvata, in un’ottica di maggiore attenzione al mondo del lavoro. Occorre andare incontro alle esigenze degli studenti fornendo, già durante la Magistrale, indirizzi specifici che diano una formazione verso sbocchi occupazionali che possono essere anche diversi da quelli tradizionali, e che guardino a nuovi settori di impiego per i laureati in Giurisprudenza”.
Attenzione anche alle questioni logistiche e amministrative che per un Dipartimento diviso tra le due sedi di Palazzo Melzi e di via Mazzocchi non sono poche: “L’ubicazione su due strutture ci porta a dover ben razionalizzare le risorse anche per quanto riguarda il personale amministrativo, in modo da avere una giusta ripartizione degli incarichi”.
Gli studenti e le loro problematiche: “In questi giorni ho avuto modo di parlare e di ascoltare i ragazzi, che si muovono anche attraverso diverse associazioni molto attive. Penso che questo dialogo sia stato molto proficuo: si sono sentiti ‘ascoltati’, ci hanno espresso le loro difficoltà e ci hanno presentato una serie di proposte direi ragionevoli”. Uno dei problemi più urgenti, per il neo Direttore, è “quello del calo di immatricolazioni (i primi dati di quest’anno parlano di circa 400 neo iscritti per la Magistrale in Giurisprudenza e una cinquantina per la Triennale in Scienze dei Servizi Giuridici). Bisogna organizzare una struttura di tutoraggio che segua gli studenti fin dai primi giorni, in modo da evitare gli abbandoni, e che accompagni gli ormai tanti fuori corso, attraverso dei percorsi guidati, affinché possano terminare i loro studi. Quella dei fuori corso è, infatti, una problematica molto sentita dagli stessi studenti, e che incide sulla complessiva valutazione del Dipartimento”.
Furio Cascetta ad Ingegneria Industriale e dell’Informazione
È Furio Cascetta il nuovo Direttore del Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione (DII). Eletto l’11 dicembre con 65 voti di preferenza su 78 votanti (88 gli aventi diritto, 4 voti al prof. Beniamino Di Martino, 9 le schede bianche), subentra al prof. Massimiliano Mattei, docente di Meccanica del Volo, dimissionario per la nomina a ProRettore con delega alla ricerca, valutazione e informatizzazione. “Sono onorato per la numerosa partecipazione al voto e per il largo consenso (circa l’85%) espresso dai colleghi, dal personale tecnico-amministrativo e dalla rappresentanza degli studenti. Questo risultato testimonia la volontà di coesione del gruppo che condivide gli obiettivi comuni per il potenziamento del Dipartimento. Tutto ciò rafforza in me il senso di responsabilità nel rappresentare degnamente il Dipartimento. Alla fiducia ricevuta vorrei rispondere con impegno e dedizione, al massimo della mie capacità”, è il primo commento del neo Direttore.
55 anni, docente di Fisica Tecnica Industriale, il prof. Cascetta, membro di numerosi Comitati Scientifici di Centri di Ricerca e Consorzi, ha all’attivo oltre 120 pubblicazioni scientifiche, di cui circa la metà su riviste internazionali, tra articoli, libri e testi didattici universitari. Il suo campo di ricerca è la metrologia e i sistemi di misura, di supervisione e telecontrollo, sia in campo industriale che in applicazioni civili e ambientali.
Subito al lavoro, il neo Direttore ha trovato una struttura “in ‘ottima salute’: grazie al pregevole lavoro svolto dal mio predecessore, il prof. Massimiliano Mattei (al quale va il ringraziamento mio personale e del Dipartimento tutto), nell’ultima valutazione dei 19 Dipartimenti della SUN, il DIII è alla quarta posizione. Ma ciò che è incoraggiante è la potenzialità che il DIII può ulteriormente esprimere, con ragionevoli aspettative di crescita”.
Spazi e risorse umane, tra gli obiettivi da raggiungere a breve e lungo termine. “Come in tutte le realtà dipartimentali, bisogna coniugare gli aspetti pratici ed operativi, inerenti la qualità della vita all’interno del Dipartimento, sia di chi ci lavora sia degli studenti, con gli aspetti strategici. In un mandato triennale il ‘lungo termine’ può riguardare obiettivi ragionevolmente conseguibili. Ad esempio, la possibilità di realizzare una programmazione del reclutamento, equilibrata e consapevole, che dia serenità a chi nutre ragionevoli aspettative di carriera. Ottimizzare gli spazi e la logistica (valorizzando, potenziando e accreditando i Laboratori), è un altro obiettivo realizzabile ed auspicabile”. Altro intendimento: “rafforzare il posizionamento del DIII sul territorio, implementando le relazioni e le collaborazioni con il tessuto industriale ed imprenditoriale. Il Rettore Paolisso ha cominciato il suo mandato in maniera stimolante, con un approccio molto dinamico, all’insegna dell’efficienza e dell’ottimizzazione. Le politiche rettorali saranno certamente di incitamento e di motivazione per tutte le strutture dipartimentali, ed in particolare per il nostro”.
Marcello Rotili a Lettere e Beni Culturali
Dopo le dimissioni della prof.ssa Rosanna Cioffi, in seguito alla sua nomina come ProRettore Vicario, è il prof. Marcello Rotili il Direttore del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali. È stato eletto il 16 dicembre con 30 voti di preferenza. “Si tratta per me di un risultato soddisfacente – commenta il docente – che rispecchia l’orientamento della maggioranza. Ho sempre chiesto ai colleghi la massima coesione e lavorerò per mantenere l’unità del Dipartimento”.
Docente di Archeologia Cristiana e Medievale, è già stato, dal 2000 al 2008, Direttore del Dipartimento di Studio delle componenti culturali del territorio e, dal 2008 al luglio 2012, Presidente della Laurea Specialistica in Archeologia, nonché membro del Senato Accademico. Ha dunque seguito da vicino tutte le trasformazioni che hanno investito l’Ateneo negli ultimi anni. “Quello di Lettere è un Dipartimento ben strutturato, che lavora in perfetta efficienza. Ora svolge anche le funzioni di Facoltà e ne è l’erede, perché il lavoro svolto nei due decenni precedenti oggi ci offre i suoi frutti: è un patrimonio che abbiamo trovato in eredità”. Si dovrà puntare soprattutto a potenziare e massimizzare quelle che sono le risorse interne: “Tra gli obiettivi del mio programma c’è la necessità di provvedere allo sviluppo del Dipartimento nel contesto dell’Ateneo, continuare ad incrementare il suo ruolo di carattere culturale, sia per quanto riguarda i beni culturali, che sono molto ben strutturati, sia per le lettere, altrettanto ben articolate. In un Ateneo generalista come il nostro, è chiaro che un Dipartimento di Lettere ha un ruolo certamente significativo. Il Rettore Paolisso mi sembra sia intenzionato a dare il giusto risalto al nostro ruolo, anche in rapporto al territorio”. Da incrementare e valorizzare sono, infatti, i già proficui contatti con il territorio casertano e del basso Lazio, “e operare una generale attività di potenziamento dei rapporti con i Comuni e con le Istituzioni”. Le risorse. Per quanto riguarda il corpo docente: “si deve favorire il reclutamento di nuovi talenti dando seguito allo scorrimento di fascia, sia per i ricercatori che per gli associati. Questo purtroppo non avviene in base ad una nostra discrezionalità, ma sempre seguendo i parametri ministeriali, nell’ambito delle normative e dei coefficienti per lo sviluppo dell’organico messi a disposizione dal Ministero. Già la prof.ssa Cioffi si era occupata di seguire questo iter e un piccolo gruppo di ricercatori ha visto riconosciuto il ruolo di associato. Adesso dobbiamo completare le procedure per tutti gli altri”. Il personale tecnico amministrativo: “è molto valido e motivato, lavora con dedizione affrontando anche un carico burocratico sempre maggiore. Speriamo di poter integrare l’organico con qualche unità in più”.
In programma anche la possibile attivazione di un nuovo Corso di Laurea, ma frena il docente: “è ancora tutto da stabilire e da valutare. Ancora non sappiamo se sarà un Corso Triennale, una Magistrale o se ci saranno risorse per entrambi”.
 
- Advertisement -




Articoli Correlati