Tutto bene a San Giovanni, l’unico neo è la penuria di punti ristoro

Finiti i festeggiamenti, inizia la quotidianità nella nuova sede della Federico II a San Giovanni a Teduccio. Gli studenti del primo anno di Ingegneria, provenienti in gran parte dai paesi vesuviani, finalmente non devono più svegliarsi all’alba per seguire i corsi a Piazzale Tecchio. Inaugurata da poco, infatti, la sede è già punto di riferimento e vanto per gli abitanti della zona, nonché luogo di ritrovo per i mille e passa immatricolandi che già dal 20 settembre la frequentano. La loro giornata si svolge attraverso corsi di quattro ore, divisi in quattro giorni alla settimana, a seconda dell’indirizzo. È Antonio, iscritto ad Ingegneria delle Telecomunicazioni, a raccontarci le sue prime impressioni: “ottime direi. L’ho scelta perché è facilmente raggiungibile, sia per i salernitani che per i vesuviani. Io vengo da Pompei per seguire un corso che esiste solo qui e alla Parthenope, ma qui è più comodo da
raggiungere. Mia sorella per arrivare a Piazzale Tecchio si sveglia un’ora prima di me. Oggi, essendo lunedì, seguiamo dalle 13.30 alle 17.30, altri giorni iniziamo alle 8.30. Ci sono proiettori attrezzati nelle aule, servizi
igienici puliti ed aule studio al terzo piano dell’edificio SG, in cui seguiamo”. Difatti l’edificio adibito ai corsi è soltanto uno per ora ed ospita tutta la platea di iscritti. “Le strutture sono all’avanguardia, ma la cosa più importante è che la zona venga valorizzata. A San Giovanni la vita non è facile, con la nuova sede può cambiare solo in meglio, è un beneficio a livello economico (perché consente a molti di lavorare) e di sicurezza, perché la zona è più controllata. Per quanto riguarda i servizi, non abbiamo mensa, solo distributori automatici di bibite e snack”, afferma Maurizio. Cesare, invece, iscritto ad Ingegneria dell’Automazione parla della Segreteria: “non ancora
attiva. I bagni poi sono puliti, ma spesso manca il sapone. Questi, comunque, sono disagi dovuti alla recente apertura, diamogli il tempo di attrezzarsi”. Le studentesse sono veramente poche, pare sette in totale per il corso di Automazione: “non ho paura di tornare da sola, anche alle 17.30, poiché non capita mai. Siamo sempre in gruppo. In più, spesso prendo la macchina, dato che qui c’è un ampio parcheggio gratuito per gli studenti con più di 400 posti”, commenta Valeria. Il collega Luca parla delle condizioni che via via migliorano nel Campus: “seguiamo insieme agli informatici, all’inizio in un’aula piccola, la T2, che il secondo giorno è diventata il doppio, eliminando
il muro scorrevole. Siamo in 130 tutti i giorni di corso. La mensa non c’è, ma i bagni sono puliti e funzionali, manca il sapone che oggi hanno messo in un bicchiere di plastica e mancano anche i cestini per l’immondizia. C’è l’aria condizionata, ma stiamo aspettando i microfoni, per ora i docenti sono costretti ad urlare. Durante l’Open day abbiamo visto dei laboratori di fisica e radioattività, che adesso non utilizziamo”. Il fatto che la struttura sia ancora in costruzione lo testimoniano le parole di Debora, che studia Ingegneria Civile: “fra qualche mese probabilmente sarà perfetta, per ora mancano i banchi, abbiamo le tavole estraibili. Non so se resterà così. L’aspetto positivo è
che le aule non sono sovraffollate, per cui non c’è bisogno di correre per prendere i posti. Siamo in cinquanta nella stessa aula, provenienti da tre Corsi di Laurea: Civile, Gestionale, Ambiente e Territorio. L’aula conta più di cento posti. Finiamo alle 17.30. Per me non è un problema tornare a casa a quell’ora, perché hai la stazione della metro a cinque minuti di cammino, stessa cosa per la circumvesuviana”. Neanche la collega Michela trova difficoltà: “ho scelto questa sede proprio per la vicinanza e gli ottimi collegamenti. Siamo ben protette dai colleghi maschi. Anche Piazzale Tecchio ha una gran sede, ma qui il primo giorno profumava di pittura fresca. Di sicuro devono sistemare alcune cose, ma già ci sono le prese in aula studio e la rete wifi. Basta immatricolarsi per ottenere la password”. Anche il professore di Informatica Antonio Picariello dà la sua opinione: “stiamo superando pian piano i primi disagi. Ad esempio il rumore dei lavori, che però si interrompe mentre facciamo lezione. Gli operai sono molto rispettosi. Nell’edificio SG ci sono aule per la didattica, uffici di presidenza e un’Aula Magna enorme, che verrà inaugurata con l’Academy Apple. Oltre ai laboratori del colosso informatico, ne abbiamo alcuni per ricerca ed altri per i ragazzi, che saranno pronti a breve. L’unico problema è l’area ristoro che per ora è costituita da un unico bar-rosticceria all’uscita del plesso. L’idea comunque è quella di non far partire appalti per la mensa, proprio per favorire lo sviluppo del territorio”.
- Advertisement -




Articoli Correlati