Ultimo anno per Biotecnologie

Sarà questo l’ultimo anno di Biotecnologie, nella versione attuale di Corso di Laurea interfacoltà. Dal 2001/2002, infatti gli studenti potranno iscriversi ad una facoltà autonoma in Scienze Biotecnologiche, che partirà all’insegna delle novità previste dalla Riforma Zecchino: laurea breve in tre anni e laurea quinquennale specialistica. “Per il prossimo anno, -sottolinea il professor Giovan Battista Marino, Presidente del Comitato di Coordinamento-, gli studenti si immatricoleranno alla tradizionale struttura. Cinque anni, un numero di esami che varia da 26 a 32, a seconda degli indirizzi prescelti, che sono: Biotecnologie Agrarie Vegetali, Biotecnologie Farmaceutiche, Biotecnologie Industriali, Biotecnologie Mediche, Biotecnologie Veterinarie. Naturalmente, nel 2000/2001, saranno predisposti meccanismi di passaggio alla facoltà che sarà attivata”. Nel prossimo anno accademico complessivamente le matricole ammesse a Biotecnologie saranno 150, trenta per ciascuno dei cinque indirizzi. Le selezioni si svolgeranno l’11 settembre. “Gli studenti -sottolinea il prof. Luciano Mayol-, dovranno svolgere un quiz di ottanta domande a risposta multipla. Il test è diviso in quattro sezioni, da 20 domande ciascuna, su Matematica, Fisica, Chimica e Biologia. Non a caso sono poi le discipline di base che affronta subito chi si iscrive”. Rispetto alle analoghe prove che selezionano le aspiranti matricole ai corsi di laurea in Medicina, in Odontoiatria ed in Veterinaria, quella di Biotecnologie ha una peculiarità. La sottolinea Mayol: “le domande sono preparate da una apposita commissione e non dal Ministero. La presiede l’ex Preside di Medicina Guido Rossi e ne fa parte un docente per ciascuna delle aree interessate al corso di laurea: Carlo Pedone per la Chimica, Lucio Parlato per la Matematica, Pietro Luigi Indovina per la Fisica e Stefano Bonatti per la Biologia. Sono quiz calibrati sui programmi che gli studenti svolgono alle superiori e non contengono domande che invece richiedono una preparazione di tipo universitario, come invece capita troppo spesso per i quiz ministeriali. Questo consente di tenere sotto controllo l’elemento della casualità e di selezionare effettivamente chi è più preparato. La riprova? Sono andato a verificare i curricula universitari degli studenti ed ho verificato che quelli più brillanti appartengono ai ragazzi i quali si sono meglio piazzati alla prova di selezione”. Per iscriversi alla prova di immatricolazione gli studenti possono rivolgersi alla Prima Ripartizione studenti in via De Gasperi (palazzo Inpdap), a partire dalla seconda metà di luglio. 
Nel bene e nel male, le biotecnologie rappresentano oggi un settore di estrema attualità, capace di offrire ottimi sbocchi professionali. Resta aperta la questione dell’uso che se ne fa, di una gestione sostanzialmente oligopolistica dei brevetti da parte delle grandi multinazionali del settore, dei limiti che separano una ricerca effettivamente finalizzata a migliorare la qualità della vita ed una rincorsa al profitto dei grandi gruppi privati. Insomma, estremizzando, è un corso di laurea dal quale può uscire un genetista impegnato nella cura di gravi malattie ereditarie così come un apprendista stregone che inserisce l’ormai celebre gene del pesce artico nelle fragole per renderle più resistenti al gelo.
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