Il Corso di Laurea in Ingegneria Aerospaziale è uno di quelli tradizionali della Federico II. “Abbiano 40 anni e siamo tra i pochi attivati in Italia -spiega il professor Giovanni Maria Carlomagno-: gli altri sono a Torino, Milano, Pisa, Roma, Napoli 2 e Palermo. Siamo attualmente nell’ordine di circa duecento immatricolazioni ed ottanta laureati all’anno”. Cosa fanno? “Ho il campione dei ragazzi che hanno svolto la tesi con me. Gente a spasso non ne vedo. Credo che sia la situazione generale di tutti o quasi i laureati in Aerospaziale della Federico II. I settori nei quali lavorano sono vari: c’è chi resta nel campo aerospaziale, nelle grandi aziende nazionali ed internazionali; altri trovano occupazione nel ramo dell’industria automobilistica; altri ancora nelle manifatture. Dipende dal fatto che quello aerospaziale è un settore di punta, le cui ricerche trovano regolarmente applicazione in altri settori. L’ultimo esempio, in ordine cronologico, è il digitale. Nato come tecnologia aerospaziale ed oggi diffuso praticamente ovunque”. Tempi medi di laurea? “Siamo nella media, che come noto è superiore ai cinque anni previsti a statuto. Direi che i nostri studenti impiegano poco meno di sette anni, per conseguire la laurea in Ingegneria aerospaziale”. L’unico anno interamente semestralizzato è il terzo. Sei gli indirizzi: Struttura e Meccanica del volo, Fluidodinamica, Propulsione, Spaziale, Impianti energetici, Impiantistico. Differenze clamorose di iscritti tra gli orientamenti non ce ne sono; prevalgono, comunque Struttura e Meccanica del Volo, Fluidodinamica, Spaziale. Un corso di laurea, dunque, dal quale si esce con ottime prospettive di lavoro. “Laureati bravi e brillantemente inseriti nella realtà professionale ne abbiamo davvero tanti -sottolinea Carlomagno-. Un nostro punto di onore è rappresentato dalla collaborazione continua con le aziende del settore”. Funziona bene il progetto Erasmus, anche per merito di una politica elastica adottata dal Corso di Laurea. “Riteniamo che una esperienza all’estero rappresenti un momento essenziale nella formazione di un ingegnere aeronautico. Di conseguenza valutiamo con una certa flessibilità la corrispondenza dei programmi degli esami che lo studente supera all’estero”. Le discipline del primo anno sono: Analisi Matematica I, Fisica Generale I, Chimica, Geometria ed algebra, Fondamenti di Informatica I.