Un nuovo Direttore al Dicea: è il prof. Francesco Pirozzi

Il prof. Francesco Pirozzi è il nuovo Direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale (Dicea) della Federico II. È stato eletto a metà novembre ed ha prevalso sull’altro candidato, il prof. Claudio Mancuso. Una sfida tra due docenti i quali hanno mosso insieme i primi passi da ricercatori in Ateneo e che Pirozzi ha vinto grazie alle 48 preferenze che ha ottenuto. Mancuso, che si era insediato in primavera, da vice Direttore, al vertice del Dipartimento, in sostituzione del prof. Maurizio Giugni, nominato Commissario straordinario di Governo per la progettazione e la realizzazione degli interventi di collettamento, fognatura e depurazione, si è fermato a 35 voti. Pirozzi ha sessant’anni ed è ordinario di Ingegneria sanitaria ambientale. “Ho la fortuna – commenta – di ereditare un Dipartimento molto vivace in molti campi. Tanti gruppi lavorano molto e bene ad alti livelli nel campo della ricerca. Obiettivo primario sarà il completamento del Laboratorio che possa fungere da sistema di coordinamento dei Laboratori specifici che abbiamo. Abbiamo già comprato varie attrezzature grazie ai fondi che abbiamo ottenuto dal Ministero dell’Università come Dipartimento di Eccellenza e bisognerà ora sistemarle nella sede fisica del Laboratorio, che sarà a San Giovanni a Teduccio”. Un altro obiettivo che il prof. Pirozzi conta di perseguire è l’incremento del numero degli immatricolati alle Lauree Triennali che afferiscono al Dipartimento. “Nonostante il fatto che i nostri laureati siano molto bravi e ricercati – dice il nuovo Direttore – abbiamo avuto in passato una riduzione di studenti. Nei prossimi anni ci dovrà essere una ripresa anche perché non si fa altro che parlare di infrastrutture, ambiente ed opere pubbliche senza le quali l’Italia difficilmente potrà ripartire. Una ripresa del numero di immatricolati per i vari Corsi di Laurea sarebbe coerente con le necessità del Paese e con la tradizione di Ingegneria dell’Ateneo Federico II, che è nata come Scuola di ponti e strade. Dobbiamo riprendere un ruolo più centrale rispetto alle scelte degli studenti che si immatricolano ad Ingegneria. Relativamente alle Magistrali, poi, dobbiamo consolidare una situazione che è positiva perché attirano anche un buon numero di persone che provengono da altre sedi universitarie”. In merito alla sfida con Mancuso, commenta Pirozzi: “Abbiamo quindici giorni di differenza di età e le nostre carriere si sono sviluppate in parallelo in tutte le fasi. Siamo due amici ed è stata una competizione serena”. Il Direttore uscente prof. Mancuso traccia a sua volta un bilancio dei suoi otto mesi al timone del Dipartimento. “È stata – sottolinea – una esperienza impegnativa e stimolante. Ho portato avanti il Dicea senza grandi intoppi nel bel mezzo di una situazione di difficoltà come quella determinata dalla pandemia e dai vari provvedimenti che si sono avvicendati e che hanno avuto ovviamente influenza anche sulla vita degli Atenei. Sono stati realizzati lavori edili necessari in alcuni laboratori ed il sistema di condizionamento, grazie alla collaborazione dell’ufficio tecnico che ha dato una mano”. Tra le attività condotte sotto la direzione del prof. Mancuso c’è stata anche l’assegnazione, grazie ai fondi che il Miur ha assegnato al progetto RE.SI.LAB, di 24 premi di studio, ciascuno del valore di 1500 euro, di 16 premi di laurea, ognuno da 1000 euro, e di 4 premi di dottorato da 2.000 euro ciascuno. I 24 premi di studio erano destinati a studenti laureati negli anni accademici 2017/2018 e 2018/2019 in Ingegneria dei Sistemi Idraulici e di Trasporto; Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio; Ingegneria Edile; Ingegneria Edile-Architettura. I 16 premi di laurea che sono stati attribuiti sono destinati esclusivamente a laureati negli anni accademici 2017/2018 e 2018/2019 discutendo una tesi svolta su tematiche inerenti al Progetto RESI-LAB.
Fabrizio Geremicca

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