Mentre andiamo in stampa si preparano le riunioni della Commissione didattica (15 marzo) e del Consiglio di Facoltà (19 marzo). Il principale punto all’ordine del giorno, in entrambi i casi, è la programmazione didattica per l’anno accademico 2007/08. In linea di massima verrà ripresa quella di quest’anno, come spiega il Preside della Facoltà, prof. Michele Scudiero. “Siamo tenuti a mantenere attivi gli insegnamenti previsti nell’attuale ordinamento didattico – dice- e una certa complessità deriva dal fatto che dobbiamo gestire due, anzi tre ordinamenti differenti: il nuovo percorso magistrale, quello triennale e il corso di laurea specialistica. Si deve far fronte a tutti gli insegnamenti che questi ordinamenti richiedono. Finora, con sforzi eroici, ci siamo riusciti. Io stesso tengo ben tre insegnamenti”. Che fine fa il vecchissimo ordinamento, quello quadriennale? “I corsi della laurea quadriennale sono esauriti ormai da tempo, il problema della programmazione didattica lì non si pone. Poi ogni docente mette a disposizione dei fuori corso strumenti didattici di ausilio”. In definitiva, si procederà nell’ambito del quadro già delineato per il 2006/07. “Naturalmente la speranza è che tale quadro resti fermo e che non intervengano ulteriori cambiamenti in sede nazionale – precisa il prof. Scudiero- E’ la premessa necessaria per poterci impegnare al fine di ulteriormente migliorare e sviluppare i contenuti”. C’è infine una segnalazione importante per coloro che sono ancora iscritti al 3+2: dal 1°al 10 aprile, se lo vogliono, possono effettuare l’opzione al corso di laurea quinquennale. E’ possibile reperire on line oppure presso la segreteria studenti tutte le informazioni necessarie. “A luglio dello scorso anno furono circa seimila gli studenti del vecchio ordinamento che scelsero di passare al nuovo- afferma il Preside- Ho dunque l’impressione che siano rimaste poche unità interessate ad effettuare l’opzione. E’ una scelta che ognuno fa in base a calcoli e valutazioni personali. Di certo, il corso triennale incoraggiava poco gli studenti per via della scarsa spendibilità del relativo titolo”.